Come si calcolano le ferie

(foto Shutterstock)

Quante ferie spettano al mese? Dove e come leggere di quante ferie si dispone?

QUANTE FERIE MATURA UN LAVORATORE?

Il lavoratore a tempo pieno ha diritto ad un periodo di ferie retribuite pari a 4 settimane annue salvo che il contratto collettivo applicato non preveda condizioni di miglior favore.
Le ferie vengono conteggiate in
ore, giorni, oppure settimane (dipende dal contratto collettivo).

Se un lavoratore è stato assunto a tempo parziale maturerà le ferie in proporzione al suo orario di lavoro e quindi non avrà diritto a 4 settimane piene, ma solo a parte di esse.

COME E QUANDO MATURANO LE FERIE?

Le ferie generalmente maturano mensilmente in modo progressivo e proporzionale all’attività effettivamente svolta.

Esistono delle eccezioni in cui, durante il rapporto di lavoro, anche se il lavoratore non svolge di fatto attività lavorativa, matura comunque le ferie: congedo obbligatorio di paternità e maternità, congedo matrimoniale, infortunio sul lavoro, malattia, e incarichi elettorali.

Al contrario, il lavoratore non matura ferie in caso di astensione facoltativa per la maternità, assenze per malattia del bambino, sciopero, sospensione dal lavoro con ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni (CIG) a zero ore.

DOVE E COME LEGGERE DI QUANTE FERIE SI DISPONE?

Dal cedolino della busta paga. Normalmente nella parte bassa del cedolino, ogni mese, vengono indicate tre cifre: maturato, goduto e saldo.

  • Il maturato indica la somma delle ore di ferie maturate a disposizione; normalmente è espresso in ore (più raramente in giorni).
  • Il goduto rappresenta il conteggio delle ore di ferie di cui si è usufruito in un certo mese.
  • Il saldo è il risultato delle ore che spettano al lavoratore, ovvero la differenza tra le maturate e quelle di cui ha fruito in un certo mese. Se si sono godute più ore rispetto alle dovute, perché il datore di lavoro ha anticipato alcune ferie, è probabile che il contatore abbia un saldo negativo e cioè con un segno meno davanti.

Facciamo l’esempio di un lavoratore il cui contratto collettivo prevede 173 ore annue di ferie retribuite e giornate lavorative di 8 ore. Se il suo rapporto di lavoro è cominciato a maggio e in giugno va in ferie un giorno, cosa troverà scritto nella sua busta paga di giugno?

Il lavoratore matura ogni mese 14,41 ore (173/12 mesi=14,41 ore al mese). Quindi nella busta paga di giugno troverà 28,83 ore di ferie maturate (14,41 x 2).

Essendo stato in ferie un giorno, alla voce goduto troverà 8 (corrispondenti alle ore lavorative della giornata di ferie).

Il saldo, invece, corrisponderà alle ore maturate meno le ore di ferie godute: 28,83 – 8 = 20,83. Corrisponde alle ore di ferie ancora a disposizione.

SE IL DATORE DI LAVORO SI RIFIUTA DI CONCEDERE LE FERIE È POSSIBILE PRENDERLE COMUNQUE?

È il datore di lavoro che determina il periodo di ferie in quanto è il titolare del cosiddetto potere direttivo ed organizzativo. Infatti, tenendo conto delle esigenze aziendali e degli interessi del lavoratore, stabilisce quando è il momento più opportuno per far godere al lavoratore le ferie. 

Se il datore non esprime il suo consenso, il lavoratore non può decidere di andare in ferie. Tale comportamento andrebbe contro l’ordinaria regolarità dell’attività tecnico-produttiva dell’impresa.

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