Soggetti coinvolti, durata del tirocinio, attestazione finale
Per attivare uno stage è necessario un contratto sottoscritto da 3 soggetti: lo stagista o tirocinante, il soggetto ospitante presso cui viene svolto il tirocinio (es. aziende, cooperative, enti pubblici ecc.) e l’ente promotore del percorso di stage (Università, Agenzie per il lavoro, Enti di formazione ecc).
Il contratto contiene la convenzione tra soggetto ospitante ed ente promotore, cui è allegato il Piano formativo individuale del tirocinante con i dettagli del percorso formativo, come la sua durata, l’orario di lavoro e le attività previste.
L’ospitante e il promotore nominano entrambi un tutor: quello indicato dal primo affianca lo stagista nel percorso di formazione, mentre il secondo deve controllare il corretto svolgimento dello stage.
Lo stage non può durare meno di 2 mesi (1 mese per le attività stagionali).
La durata massima, invece, dipende dal tipo di tirocinio: 6 mesi per il tirocinio formativo e di orientamento, 12 mesi per quello di inserimento/reinserimento lavorativo (24 mesi per le persone disabili); le normative regionali possono stabilire limiti inferiori.
Si, ma attenzione: la proroga è ammessa solo entro i limiti di durata massima.
Ad esempio, un neolaureato può concordare con il datore uno stage di 3 mesi, che poi può essere prolungato per altri 3.
Si. In caso di maternità, infortunio o malattia superiore a 30 giorni, oltre che nei periodi di chiusura aziendale sopra i 15 giorni: questi periodi non verranno contati ai fini della durata massima del tirocinio.
Si. Il tirocinante può liberamente interrompere il tirocinio (ad esempio perché ha trovato un altro lavoro), ma deve darne motivata comunicazione scritta ai tutor.
L’ospitante e il promotore, invece, possono interrompere il tirocinio in caso di impossibilità di portare a compimento il progetto di formazione o di fronte a gravi inadempienze di uno dei soggetti coinvolti.
In ogni caso lo stage può essere interrotto sulla base del libero accordo tra le parti.
Lo stagista, al termine dell’esperienza formativa, riceve un’attestazione finale che descrive le attività svolte e le competenze acquisite: è uno strumento prezioso da spendere nella ricerca di un successivo lavoro.
Naturalmente, il soggetto ospitante può assumere alle proprie dipendenze il tirocinante al termine dello stage.
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