Arriva la cassa integrazione per le piccole e medie imprese

(foto Shutterstock)

I primi ammortizzatori sociali dedicati a Veneto ed Emilia Romagna per affrontare le conseguenze del coronavirus

La Cassa integrazione guadagni in deroga (CIGD) è lo strumento utilizzato dal Governo per permettere alle micro e piccole imprese, che normalmente non potrebbero accedere a nessuno degli ammortizzatori sociali, di poter affrontare una crisi. Recentemente il coronavirus ha creato non poche difficoltà, soprattutto per quelle aziende che non hanno potuto adibire i propri lavoratori allo smart working

LE PRIME DISPOSIZIONI ARRIVANO PER LE REGIONI MAGGIORMENTE COLPITE 

Il d.l. 9/2020 aveva già previsto l’ammortizzatore sociale in deroga per i comuni della ex zona rossa e per le regioni Veneto, Emilia Romagna e Lombardia.
Il 10 marzo è stato approvato dalla Giunta Regionale del
Veneto l’accordo quadro per la CIGD e per la concessione dell’indennità del lavoro autonomo, anche se si sa già che arriverà un ulteriore decreto. In via di definizione vi è anche quella per la Lombardia mentre per l’Emilia Romagna è già stata approvata il 6 marzo 2020.

COSA PREVEDE LA CIG EMILIANA

Il 6 marzo 2020 è stato siglato tra Regione, organizzazioni sindacali e associazioni di categoria un accordo che prevede lo stanziamento di 38 milioni di euro a favore dei datori che operano in Emilia Romagna. L’accordo del 6 marzo 2020 prevede che solo le aziende che non possano accedere ad altro ammortizzatore sociale possano accedere all’istituto anche retroattivamente e cioè dallo scorso 23 febbraio 2020.

Beneficeranno di questo strumento tutti i lavoratori subordinati il cui rapporto di lavoro sia stato sospeso o ridotto a causa degli effetti del coronavirus e delle successive ordinanze.

La CIG in deroga è rivolta anche ai lavoratori somministrati ed intermittenti in forza dal 23 febbraio 2020. 

COSA PREVEDE LA CIG VENETA

Anche la regione Veneto il 10 marzo ha siglato l’Accordo Quadro per l’attivazione della cassa integrazione guadagni in deroga. Questa regione ha previsto come forma di sostegno al reddito fondi non solo per i lavoratori dipendenti (con esclusione dei dirigenti) ma anche per i soci di cooperativa ed i lavoratori autonomi (co.co.co, professionisti, agenti e rappresentanti).

Anche il Veneto prevede che l’attivazione della Cassa integrazione potrà avvenire con effetti retroattivi e cioè dal 23 febbraio scorso. Chiaramente i datori di lavoro interessati sono quelli delle micro e piccole imprese situate a Vo’ e nel Veneto che abbiano avuto comprovate difficoltà legate agli effetti del coronavirus.

In entrambi i casi le regioni hanno previsto delle procedure sindacali semplificate per agevolare il più possibile le imprese colte dall’improvviso calo di lavoro.

Leggi gli aggiornamenti del 20 marzo:
COVID-19, CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA PER LE REGIONI PIÙ COLPITE

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