Il Reddito di emergenza è una misura introdotta dal decreto Rilancio volta ad aiutare le famiglie in stato di necessità economica causata dall’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Il REM si configura come un sostegno al reddito straordinario e viene erogato dall’INPS.
Spetta per i mesi di maggio e giugno 2020.
L’importo è determinato moltiplicando 400 euro per il corrispondente parametro della scala di equivalenza, cioè in base al numero di persone appartenenti al nucleo familiare e alla loro categoria: 1 per il primo componente del nucleo familiare e incrementato di 0,4 per ogni ulteriore componente di età maggiore di 18 anni; 0,2 per ogni ulteriore componente minorenne. Il limite massimo previsto è infatti riservato a quei nuclei familiari in cui vi sia un soggetto in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza (2,1).
I detenuti o i ricoverati in strutture per lunga degenza a carico dello Stato o altri istituti dell’amministrazione pubblica non devono essere conteggiati all’interno del nucleo familiare.
L’INPS ha fornito alcuni esempi utili per comprendere l’ammontare del REM cui si ha diritto, in base alla composizione del nucleo familiare:
Essendo il REM un sussidio di stato l’importo percepito non entrerà a far parte del reddito del beneficiario.
Per ottenere il REM tutti i familiari del nucleo familiare devono rispettare determinati requisiti, da ritenersi cumulativi:
L’INPS e l’Agenzia delle Entrate verificheranno i saldi e le giacenze medie del patrimonio mobiliare di tutti i componenti del nucleo familiare.
Non hanno diritto al reddito di emergenza i detenuti per tutta la durata della pena, i ricoverati in istituti di cura di lunga degenza a carico dello Stato o di altra amministrazione pubblica.
È possibile inviare, entro il 30 giugno 2020, la domanda all’INPS, che ammetterà le richieste pervenute esclusivamente attraverso i canali telematici.
Con il decreto 52/2020 il termine per la presentazione della richiesta è stato prorogato al 31 luglio 2020.
La domanda potrà essere inviata in autonomia accedendo al sito INPS e autenticandosi (PIN, SPID, Carta Nazionale dei Servizi e Carta di Identità Elettronica), o con l’ausilio di centro per l’assistenza fiscale o un patronato.
La domanda deve essere presentata da uno dei componenti del nucleo familiare, che diventerà l’unico beneficiario in nome e per conto di tutto il nucleo.
Il REM non è compatibile:
In tal caso, una volta verificata la mancanza dei requisiti prescritti dal decreto rilancio, il beneficio verrà immediatamente revocato e verrà altresì richiesta la sua restituzione oltre al pagamento delle sanzioni.
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