Il decreto legge del 24 novembre 2020 estende le misure di sostegno alle aziende delle nuove zone rosse e arancioni, inizialmente escluse dai precedenti decreti Ristori
Il decreto Ristori Ter, in vigore dal 24 novembre, è il terzo provvedimento adottato dal Governo per tutelare le imprese colpite dal secondo lockdown. Con questa disposizione si estendono le misure di sostegno anche alle aziende e partite Iva ricomprese nelle nuove zone rosse e arancioni, inizialmente escluse dai precedenti decreti.
Il fondo è stato rafforzato con un nuovo stanziamento da 1,5 miliardi di euro. Inoltre, il contributo a fondo perduto, ora spetta anche al settore del commercio al dettaglio di calzature e accessori e nella misura del 200%.
Le previsioni sulle proroghe dei versamenti di imposte e contributi sono invece contenuti nel successivo decreto Ristori Quater.
l decreto Ristori Ter estende la platea dei beneficiari del contributo a fondo perduto a tutte quelle aziende che, per effetto dei provvedimenti governativi e dell’aggiornamento delle classificazioni delle Regioni, si sono ritrovate collocate successivamente in una zona rossa o in una zona arancione. L’appartenenza ad una delle tre zone dipende dall’applicazione dei criteri previsti dal Comitato Tecnico Scientifico, che effettua un monitoraggio a cadenza settimanale.
Il nuovo provvedimento si rivolge alle attività che, all’entrata in vigore dei precedenti decreti Ristori e Ristori Bis, non erano collocate nelle zone a rischio e, potendo continuare a lavorare, non avevano diritto a richiedere il contributo a fondo perduto. Tuttavia, con le nuove limitazioni, molte di queste attività sono state oggetto di successive chiusure o restrizioni. Si pensi, per esempio, alle attività commerciali della Campania, passata da zona gialla a zona rossa. Il decreto Ristori Ter ha previsto quindi l’estensione anche a loro favore del contributo a fondo perduto già disciplinato nei precedenti decreti.
La disciplina, i requisiti di calo di fatturato, le percentuali e le modalità di richiesta del contributo sono le medesime previste in precedenza.
Con il Decreto Ristori Ter, il settore del commercio al dettaglio di calzature e di accessori rientra espressamente tra i codici Ateco, e dunque tra le attività che possono accedere al contributo a fondo perduto.
Viene riproposta l’iniziativa solidale già sperimentata nella scorsa primavera. Un fondo da 400 milioni di euro è previsto a favore dei Comuni, che realizzeranno gli aiuti alimentari sotto forma di buoni spesa, a sostegno dei nuclei familiari più bisognosi. L’erogazione delle somme ai Comuni – che poi allestiranno la macchina organizzativa per distribuire i buoni spesa ai soggetti beneficiari – è prevista entro i primi giorni di dicembre.
La proroga della scadenza dei versamenti delle imposte (Irpef, Ires, Irap), previste per il 30 novembre 2020, e dei contributi previsti per il 16 dicembre, sono contenuti nel quarto provvedimento governativo del decreto Ristori Quater.
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