Dpcm 13 ottobre 2020, le nuove misure restrittive contro i contagi

Dpcm 13 ottobre 2020, le nuove misure restrittive contro i contagi
(foto Shutterstock)

Dal 14 ottobre, oltre all’obbligo di mascherina anche all’aperto, chiusura di bar, ristoranti e affini alle ore 24.00. Stretta su feste, cerimonie e sport da contatto amatoriali

Per arginare l’aumento del numero di contagi da Covid-19, il Governo è intervenuto con una serie di misure restrittive e attraverso l’ormai noto strumento del dpcm, il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Sono previste limitazioni per alcune attività (bar, locali e ristoranti) e veri e propri divieti (attività sportiva amatoriale di contatto e gite scolastiche). Vediamo nel dettaglio alcune delle misure più importanti introdotte dal dpcm del 13 ottobre, in vigore dal 14 ottobre al 13 novembre 2020.

Mascherine

Come già anticipato dal precedente decreto legge, è obbligatorio avere sempre con sé la mascherina (anche di produzione propria) ed è obbligatorio indossarla all’aperto e al chiuso, in tutti i casi in cui non sia garantito l’isolamento dagli altri presenti.

Nel testo viene riproposta l’espressione “isolamento”, già utilizzata nel precedente decreto legge: significa che è obbligatoria la mascherina anche in tutte le occasioni in cui si possa rispettare il distanziamento sociale, ma non l’isolamento. In altri termini, l’uso della mascherina è obbligatorio in tutti i casi in cui, all’aperto o al chiuso, non si sia da soli.
L’obbligo non sussiste in caso di persone conviventi e per chi opera attività sportiva. Sul punto, è stato chiarito che il running/jogging rientra nell’attività sportiva, mentre la semplice camminata è “attività motoria”, per la quale non è prevista alcuna deroga. Quindi, niente mascherina solo per i runner e i ciclisti.

Sport e manifestazioni

È consentita l’attività sportiva e motoria anche all’aperto, sempre con il rispetto del distanziamento sociale. Le palestre, le piscine e i centri sportivi rimangono aperti, con l’osservanza dei protocolli già adottati e con le limitazioni e tracciamento dei presenti.

È invece vietato lo sport da contatto praticato a livello amatoriale: dal 14 ottobre non è più consentita la partitella a calcetto o due tiri a canestro al campetto.

Nessuna deroga per la presenza degli spettatori negli stadi e nei palazzetti: massimo il 15% della capienza e in ogni caso non più di 200 spettatori al chiuso e 1.000 all’aperto.

Locali, bar e ristoranti

L’ultimo dpcm limita l’orario di apertura di tutti i locali che operano nel mondo della “movida” che, dagli esperti, viene ritenuto l’ambiente in cui è più alto il rischio di contagio.

In particolare, ristoranti, bar, pizzerie, pub e affini, devono chiudere alle ore 24.00, mentre dalle ore 21.00 è consentita esclusivamente la consumazione al tavolo, con divieto per i clienti di stanziare nei pressi del locale. È sempre consentita la vendita da asporto e a domicilio.

Rimangono chiuse le discoteche e le sale da ballo.

Attività commerciali, professionali, produttive

Restano aperte tutte le altre attività commerciali e professionali, senza particolari limitazioni.
Viene ricordato il generale obbligo di evitare la formazione di assembramenti, di utilizzo della mascherina e di osservare le indicazioni fornite dai vari protocolli e linee guida emanati per ciascun specifico settore. Pertanto, al di fuori dei locali della movida, non c’è alcuna particolare restrizione per le altre attività commerciali e produttive.

Feste e cerimonie

Si può festeggiare, ma solo per cerimonie e in pochi selezionati ospiti. La nuova disposizione è perentoria nell’affermare che “sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto”

Sono ammesse solo le feste conseguenti a cerimonie civili o religiose, ma con la partecipazione massima di 30 persone. Ciò significa che, per esempio, si possono festeggiare i matrimoni, ma al massimo in 30 persone (sposi inclusi). 

E le feste in casa? È “fortemente raccomandato” di evitarle e di ricevere non più di sei persone non conviventi.

Spettacoli, cinema e teatri

Rimangono aperti i luoghi di intrattenimento, ma con l’osservanza di tutte le misure anticontagio già in uso: obbligo di mascherina, prenotazione numerica del posto, distanziamento sociale, limite massimo di 200 spettatori al chiuso e 1000 all’aperto.

Stop alle gite scolastiche

Per quanto riguarda il settore dell’istruzione, non è stata prevista alcuna limitazione alle lezioni in presenza. Si legge che “le istituzioni scolastiche continuano a predisporre ogni misura utile all’avvio nonché al regolare svolgimento dell’anno scolastico”.
Sono invece “sospesi” i viaggi d’istruzione, le visite guidate, le gite e gli scambi culturali.

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