Le conseguenze per i lavoratori senza vaccino o esenzione

(foto Shutterstock)

Nessun licenziamento dal lavoro, ma sanzioni per chi cerca di entrare in azienda senza green pass rafforzato

Con il primo decreto legge del 2022, il Governo ha esteso l’obbligo vaccinale a tutti i lavoratori ultracinquantenni o che compiranno 50 anni entro il 15 di giugno 2022. L’obbligo di vaccino è in vigore dal 15 febbraio 2022, vediamo le conseguenze per i lavoratori no vax. 

Quali lavoratori hanno l’obbligo di vaccino?

La nuova disposizione allarga la platea di coloro che sono obbligati a sottoporsi a vaccinazione.

L’obbligo non sussiste per tutti i lavoratori guariti dal virus perché la certificazione di avvenuta guarigione consente il rilascio del super green pass che permette l’ingresso nei luoghi di lavoro. Lo stesso dicasi per i soggetti in possesso di valida documentazione medica di esonero dalla vaccinazione.

Questo è l’elenco dei dipendenti con obbligo vaccinale:

  • tutti i lavoratori della scuola dell’istruzione e dell’università, a prescindere dall’età;
  • i dipendenti del settore sanitario e assistenziale e tutti i lavoratori del comparto ordine pubblico e sicurezza, anche in questi casi indipendentemente dall’anzianità;
  • tutti i lavoratori di ogni settore pubblico e privato che abbiano già compiuto i 50 anni di età o che compiano 50 anni entro il 15 giugno 2022. L’obbligo vale anche per tutti gli over 50 che a qualsiasi titolo, anche gratuito, prestano la propria attività presso strutture o aziende pubbliche o private. Come visto in precedenza, l’obbligo non sussiste per i soggetti in possesso di idonea e documentata esenzione.

Licenziamento per no pass?

No, non possono essere licenziati e non possono subire alcuna contestazione disciplinare da parte dell’azienda. Coerentemente con le precedenti previsioni in tema di green pass base, anche questa volta è previsto che i lavoratori non vaccinati privi di green pass rafforzato non possono entrare in azienda e «sono considerati assenti ingiustificati, senza conseguenze disciplinari  e  con  diritto  alla conservazione del rapporto di lavoro».

Significa che deve considerarsi illegittima, perché in violazione della legge, qualsiasi contestazione disciplinare formulata dal datore di lavoro a carico dei lavoratori senza il green pass rafforzato. 

Senza green pass rafforzato niente stipendio

I lavoratori senza green pass rafforzato non possono essere licenziati, ma non possono nemmeno entrare in azienda. Sono infatti considerati «assenti ingiustificati» e perdono tutto lo stipendio. Il decreto-legge prevede infatti che «per i giorni di assenza ingiustificata non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominati.»   

Sanzioni, da 600 a 1.500 euro, per chi cerca di entrare in azienda senza vaccino e questo comportamento può, inoltre, essere oggetto di contestazione disciplinare da parte dell’azienda.

 

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