Favorire il benessere, la soddisfazione e la felicità dei dipendenti al lavoro è un elemento chiave per il successo delle organizzazioni, così molte aziende stanno introducendo la figura del CHO
di Gianluca Spolverato e Marta Manti
Il Chief Happiness Officer (CHO) è uno dei nuovi ruoli che si sta facendo strada all’interno delle organizzazioni più innovative e attente al benessere dei propri dipendenti. Il Chief Happiness Officer agisce come collegamento tra il management e i dipendenti nel creare un ambiente favorevole ad un aumento del livello generale di felicità delle persone al lavoro. Questa figura ha spesso una formazione in psicologia, sociologia o gestione delle risorse umane che mette al servizio dell’organizzazione con l’obiettivo ultimo di aumentare l’engagement dei dipendenti nei confronti del proprio lavoro e della propria azienda.
Il Chief Happiness Officer (CHO) è il responsabile delle iniziative improntate al benessere e alla felicità dei dipendenti all’interno di un’azienda. La sua posizione viene di norma collocata all’interno del dipartimento delle risorse umane.
Questa figura ha il compito di mantenere la cultura aziendale positiva e ottimista e lavorerà per promuovere la felicità ad ogni livello dell’organizzazione attraverso l’ideazione e la diffusione di attività, buone pratiche e comportamenti positivi.
Ciascuno ha la propria idea di felicità, così come ognuno ha i propri bisogni e le proprie aspirazioni, non c’è dunque una ricetta della felicità di cui il CHO è depositario, ma ci sono alcuni comportamenti che questo può promuovere all’interno dell’organizzazione per favorire un ambiente di lavoro felice, come ad esempio:
Molti CHO hanno anche responsabilità sociali o di coinvolgimento della comunità, come per esempio l’organizzazione di attività di volontariato in cui coinvolgere gli stessi dipendenti per nutrire il proprio senso di scopo e l’allineamento valoriale con l’azienda.
Quattro sono le abilità essenziali che sono richieste a qualsiasi CHO:
Essere in grado di lavorare con tutti e per la felicità di tutti, dal CEO all’ultimo entrato in azienda. Questo include una grande capacità di empatia e di comprensione della struttura e della cultura aziendale.
Essere buoni comunicatori e avere qualità di leadership come il carisma sono fondamentali per essere un Chief Happiness Officer di successo.
Per rendere felici i dipendenti è necessaria un’eccellente capacità di problem solving. I casi di conflitto tra i dipendenti e l’insoddisfazione in alcune aree di lavoro possono porre seri problemi al morale e alla felicità dei lavoratori e, indirettamente, ai risultati dell’organizzazione. Il CHO dovrebbe essere in grado di prevenire e risolvere questi conflitti prima che possano produrre degli effetti negativi sull’organizzazione.
Un CHO dovrebbe essere in grado di proporre idee e strategie creative per aumentare la felicità dei dipendenti. Una capacità di pensiero rapido, efficace e creativo è una delle caratteristiche principali per il successo di questa posizione.
È evidente da diverse ricerche in ambito internazionale che la felicità dei dipendenti ha un impatto diretto sul tasso di assenteismo e turnover, sulla produttività e sull’innovazione.
Quello del Chief Happiness Officer (CHO) è pertanto un ruolo strategico e capace di un grande impatto sull’organizzazione partendo da azioni che impattano sul benessere e sulla felicità di ogni singolo dipendente.
Dunque, se state cercando delle soluzioni per migliorare la produttività, l’engagement o la capacità di innovazione sul vostro posto di lavoro, potrebbe essere il momento di considerare l’assunzione di un Chief Happiness Officer!