Con infortunio sul lavoro si intende ogni patologia derivante da una causa violenta che si verifica in occasione della prestazione lavorativa, riducendo parzialmente o totalmente la capacità lavorativa di una persona o, nei casi peggiori, causando la morte del lavoratore. In questa sezione raccogliamo tutti gli approfondimenti e le novità sul tema dell’infortunio sul lavoro scritti dai nostri esperti di diritto del lavoro.
L'infortunio fa parte delle tutele dei lavoratori, perché consente a chi si è fatto male sul lavoro di ricevere un’indennità. È un concetto diverso rispetto alla malattia e anche alla malattia professionale.
I componenti fondamentali dell’infortunio sul lavoro includono: la lesione, la causa violenta e l'occasione di lavoro. Il concetto di "occasione di lavoro" implica un legame causale tra l'attività lavorativa e l'insorgere del rischio che può portare all'infortunio. Il rischio considerato è specifico e dipende dalla natura stessa del lavoro svolto. Questo spiega la differenza tra infortunio sul lavoro e malattia professionale: l’infortunio ha una causa violenta e immediata, mentre la malattia ha una causa lenta e prolungata.
Due esempi concreti:
Gli infortuni sul lavoro possono avere diverse cause. Ad esempio, un operaio che cade da un’impalcatura o viene investito da un carrello elettrico subisce l’infortunio, quindi viene naturalmente risarcito. Tuttavia, se il dipendente si fa male per non aver indossato i DPI (dispositivi di protezione individuali) o per non aver osservato le norme di sicurezza sul lavoro, avrà diritto a un risarcimento del danno inferiore, secondo l’articolo 1227 del Codice Civile, nel caso in cui emerga una qualche sua effettiva responsabilità.
In caso di infortuni sul lavoro viene corrisposta al lavoratore un’indennità sostitutiva della retribuzione. Una parte è a carico del datore di lavoro e un’altra a carico dell’Inail. L’indennità per l’infortunio sul lavoro si calcola sulla base della retribuzione effettivamente corrisposta al lavoratore nei 15 giorni precedenti. Oltre a questa indennità, il lavoratore può chiedere il risarcimento di ulteriori danni, come ad esempio il riconoscimento di una percentuale più elevata di invalidità, il risarcimento del danno esistenziale, la perdita di chance lavorative.
Va considerato infortunio anche l’infortunio in itinere, ovvero quello che si verifica nel normale tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il luogo di lavoro. Anche in questo caso, il dipendente ha diritto alle medesime tutele come se l’infortunio fosse successo durante l’orario lavorativo.
L’Inail è un’assicurazione che tutela il lavoratore contro i danni fisici ed economici che derivano da infortuni causati dall’attività lavorativa e malattie professionali. Sono tenuti a iscriversi: gli artigiani, i lavoratori autonomi dell’agricoltura, i commercianti che operano in società, gli associati in partecipazione e i collaboratori dell’impresa familiare. Non è obbligatoria l’iscrizione per: gli agenti e rappresentanti di commercio, i commercianti titolari di ditta individuale e i liberi professionisti.
Le tutele per i lavoratori autonomi iscritti all’Inail sono le stesse dei lavoratori dipendenti.