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Fondo pensione

Vuoi sapere come funziona la pensione integrativa? In questa sezione noi di laborability ti raccontiamo tutto sui fondi pensione per avere una pensione complementare.

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Il fondo pensione è un fondo di raccolta e investimento che raccoglie e gestisce tutti i contributi versati dagli aderenti, anche trasferendo le quote del TFR, e hanno l’obiettivo finale di offrire una pensione integrativa, che si affiancherà a quella pubblica erogata dall’INPS o dalle casse professionali.

Fondo pensione: significato del termine

Il significato di fondo pensione si può dedurre dalla locuzione stessa: non è altro che un fondo che investe il denaro raccolto per permettere a chi ha versato di avere una pensione. Si tratta di una pensione complementare rispetto a quella pubblica, che è invece obbligatoria e segue altre regole. Dunque, il lavoratore che ha aderito ad un fondo, una volta andato in pensione, riceverà due pensioni: una dall’INPS e una dal fondo privato. 

Più tecnicamente il fondo pensione è un organismo di investimento collettivo del risparmio. Il suo scopo è duplice: innanzitutto raccoglie i contributi e in un secondo momento li investe in strumenti finanziari, secondo le indicazioni e le preferenze di chi ha versato i contributi. Il fine ultimo è quello di erogare una rendita permanente non appena i lavoratori arrivano al pensionamento definitivo.

I fondi pensione sono soggetti alla vigilanza della COVIP, la Commissione Vigilanza sui Fondi Pensione.

Fondi pensione: diverse tipologie

I fondi pensione possono essere aperti o chiusi, che hanno le seguenti differenze:

  • Fondi pensione chiusi: sono definiti anche negoziali o contrattuali; sono costituiti dalle associazioni delle aziende assieme alle sigle sindacali: sono detti “chiusi” perchè possono iscriversi solo i lavoratori che appartengono a quella determinata categoria o settore o territorio.
  • Fondi pensione aperti: si chiamano così perché chiunque può aderirvi; i fondi aperti sono gestiti dalle compagnie assicurative, banche, società di gestione del risparmio (SGR) e società di intermediazione mobiliare (SIM).

Oltre a queste due tipologie di fondi pensione esistono i PIP (Piani Individuali Pensionistici), che sono vere e proprie polizze sulla vita e sono messi a disposizione dalle compagnie di assicurazione. Si tratta di una soluzione “aperta”, ovvero chiunque può aderirvi, persino chi studia e non sta ancora lavorando.

Chi aderisce a un fondo pensione, poi, può scegliere dove deve investire il capitale raccolto. Non si tratta di una scelta specifica, ovvero su quali titoli azionari o obbligazionari investire, ma si deve indicare una linea di investimento, che varia per rischio e rendimento:

  • obbligazionaria: sui titoli di Stato, una scelta considerata poco rischiosa, ma anche poco remunerativa;
  • azionaria: sui titoli azionari, una scelta considerata più rischiosa, ma anche potenzialmente più remunerativa;
  • bilanciata: a metà sui titoli di Stato e a metà sui titoli azionari, bilanciando l’investimento.
  • garantita: si concentra sui titoli di Stato a scadenza breve ed è solitamente una soluzione possibile per chi ha aderito tardi al fondo pensione e nell’arco di pochi anni dovrebbe raggiungere l’età pensionabile.