Principali forme di tutela per i lavoratori
1# Ferie e permessi
Ogni dipendente ha diritto a un riposo giornaliero di almeno undici ore e di almeno una giornata di riposo di almeno 24 ore consecutive a settimana (da calcolare come media in un periodo non superiore a 14 giorni). La quantità di ferie è stabilita dai CCNL e per legge non può essere inferiore alle quattro settimane all'anno: almeno due settimane vanno godute entro il 31 dicembre dell'anno di maturazione e le restanti nei 18 mesi successivi al termine dell'anno di maturazione. Le ferie vanno godute e non possono essere monetizzate, cioè retribuite in cambio della loro rinuncia.
Sono diritti previsti per lavoratori e lavoratrici: la maternità prevede l'astensione obbligatoria dal lavoro durante un periodo della gravidanza e i mesi immediatamente successivi al parto. In quel frangente la lavoratrice percepisce un'indennità economica in sostituzione alla retribuzione. Il congedo, che è obbligatorio per legge, dura cinque mesi: due prima della data presunta del parto e tre dopo la nascita, anche se si può tramutare in 1+4 se ci sono le condizioni fisiche necessarie. Per il papà sono previsti 10 giorni da fruire obbligatoriamente, indipendentemente dal congedo maternità, entro i cinque mesi dalla nascita del figlio o dell'ingresso in famiglia di un minore adottato.
3# Malattia
Può capitare che un dipendente si assenti dal lavoro a causa di una malattia. Le tipologie sono però molteplici: quella comune, ovvero la classica influenza o un braccio rotto al di fuori del posto di lavoro, l’infortunio sul lavoro che ha una causa immediata e violenta, mentre si stanno svolgendo le proprie mansioni e la malattia professionale, che è causata dall’attività lavorativa sul lungo periodo. Il lavoratore, come forma di tutela del lavoratore, ha diritto a essere retribuito per la malattia durante il periodo di assenza. I primi tre giorni di assenza vengono definiti "di carenza" e possono essere a carico del datore, secondo delle percentuali stabilite dai vari contratti collettivi del lavoro e l’INPS subentra dal quarto giorno.
4# Disabilità
Un’altra forma di tutela per i lavoratori è prevista per le persone disabili, ovvero persone con una limitazione persistente nella capacità di svolgere attività quotidiane a causa di una menomazione fisica o mentale. Le persone con disabilità e i loro familiari sono tutelati con una serie di misure come, ad esempio, i permessi dell'ex legge 104 e l'assegno di invalidità. L'INPS rilascia una certificazione di invalidità necessaria per accedere alla pensione, a esenzioni fiscali e ad altri servizi dedicati.
5# Mobbing
Con questo termine si indicano tutte le azioni che vengono compiute sul posto di lavoro con l'intento di emarginare ed escludere colleghi, sottoposti o anche superiori. Si tratta generalmente di comportamenti aggressivi (verbali e non) e di violenze psicologiche. Quali sono le azioni che possono essere definite come mobbing? Ad esempio, attacchi personali per limitare la possibilità di espressione o il fare critiche costanti e gesti minacciosi; l'isolamento sistematico con il divieto da parte dei colleghi di parlare; il mutamento delle mansioni, con l'assegnazione di compiti al di sotto delle capacità del mobbizzato; attacchi alla reputazione con turpiloqui, umiliazioni e pettegolezzi; violenze e minacce fisiche o a sfondo sessuale. Tra i danni più frequenti di queste azioni figurano ansia, depressione, attacchi di panico, tensione, fobie, crollo dell'autostima, disturbi fisici. Anche in questo caso sono previste specifiche tutele per i lavoratori.
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