Winning Women Institute Awards 2024: le aziende premiate

Winning Women Institute Awards 2024

A Milano la seconda edizione del premio, destinato alle aziende che si sono certificate per la parità di genere. Premio speciale a Claudia Parzani, Presidente di Borsa Italiana

Si è da poco conclusa, a Milano, la seconda edizione dei “Winning Women Institute Awards“, evento che premia le aziende che hanno ottenuto la Certificazione di Parità di Genere o che si sono particolarmente distinte nella promozione di un ambiente di lavoro inclusivo. Tra le novità di quest’anno, il lancio  del  manifesto  per  la parità di genere nella filiera italiana

Le aziende premiate

L’evento, quest’anno, ha visto la premiazione di 12 aziende. Di queste, cinque sono aziende italiane che hanno ottenuto la Gender Equality Certification promossa dall’Istituto. Amplifon, Barabino & Partners, Chubb Italia, Decathlon Produzione Italia, e Yakult Italia sono state premiate per il loro impegno e i risultati raggiunti nella promozione della parità di genere all’interno delle proprie organizzazioni.

Il riconoscimento è stato esteso anche a sette organizzazioni che, con l’accompagnamento strategico del Winning Women Institute, hanno ottenuto la Certificazione UNI/PdR 125:2022. Danone, Guna, Kpmg, Ipsen, Minsait Italia, Ortho Clinical Diagnostics Italy ora QuidelOrtho e Sanofi Italia sono state elogiate per il loro impegno tangibile verso la creazione di ambienti di lavoro inclusivi.

Undici aziende hanno invece ottenuto la Certificazione Nazionale (UNI/PdR 125:2022) con la consulenza del Winning Women Institute, dimostrando l’ampia portata dell’iniziativa. Banca Ifis, Bip Group, Birra Peroni, Havas, illycaffè SpA, Michelin Italiana, Mondelez Italia, Grenke locazione, Lundbeck Italia SpA, Societe Generale Securities Services in Italia e Zucchetti sono state riconosciute per il loro impegno nella promozione della parità di genere.

A Parzani e Confalone il premio “Il cuore oltre l’ostacolo”

Il punto culminante dell’evento è stato l’intervento di Claudia Parzani, Presidente di Borsa Italiana, intervistata dalla giornalista Tonia Cartolano di Sky T24. “Dobbiamo lavorare per creare ambienti di lavoro realmente inclusivi – ha detto Parzani – basati sulla cultura del rispetto di tutte le diversità, non solo di genere, ma anche di generazione, di geografia, di formazione professionale, di esperienze, di competenze, di vera mobilità sociale. Più una persona riesce a condividere la propria unicità più quell’ambiente attira talenti e il talento porta innovazione ed eccellenza. Essere inclusivi, consentire alle donne di esserci e di partecipare fa bene al business”.

A Claudia Parzani, insieme a Valentino Confalone, AD e Country President di Novartis, è stato inoltre assegnato uno dei due premi speciali “Il cuore oltre l’ostacolo”, per il loro impegno straordinario nell’empowerment delle donne e nella promozione della cultura dell’inclusione e della parità di genere in Italia.

Il “Manifesto per la Parità di Genere nella filiera italiana”

L’iniziativa è stata l’occasione anche per presentare il “Manifesto per la Parità di Genere nella filiera italiana”, firmato da Paola Corna Pellegrini, Presidente di Winning Women Institute, e Sonia Malaspina, Direttrice Relazioni Istituzionali, Comunicazione e Sostenibilità di Danone Italia e Grecia.

Il manifesto, che nasce dal dialogo sociale in Danone e rappresenta l’impegno a inserire punti di premialità in tutte le gare indette per le forniture di beni e servizi alle aziende che sono certificate per la Parità di Genere, verrà proposto da Winning Women Institute per la firma a tutte le aziende certificate.

“Ho accolto con entusiasmo – commenta Sonia Malaspina – l’invito di Winning Women Institute di mettere la nostra esperienza a beneficio di tutte le realtà aziendali. Abbiamo dati che ci dimostrano che la Parità di Genere rappresenta una leva di competitività per noi. Siamo convinti che lo sia o lo sarà anche per la nostra filiera, oltre ad avere un impatto su indicatori sociali come l’occupazione e la crescita manageriale femminile e la natalità che ci stanno a cuore”.

Un percorso ancora lungo

Le conclusioni dell’evento sono state affidate a Paola Corna Pellegrini, Presidente di Winning Women Institute, e al founder Enrico Gambardella.

“L’Italia – ha sottolineato la presidente del WWI, – si posiziona, secondo il Gender Equality Index, al 79esimo posto, in discesa di 16 posizioni. Non solo: siamo al 104esimo posto quando si parla di partecipazione economica, all’80esimo posto per parità di salario tra uomo e donna e al 100esimo se si considera quante donne riescono a ricoprire ruoli dirigenziali o di management. Con ogni evidenza, dobbiamo fare qualcosa in più”. 

Ancora qualche dato: “L’occupazione femminile – ha continuato Corna Pellegrini – è in crescita di un punto, ma ancora solo al 52,3%  con un gap di quasi 15 punti percentuali sulla media europea, un pay gap intorno al 18% (Fonte Osservatorio Inps). Una donna su tre non ha un proprio conto corrente e quindi un’indipendenza economica. Il lavoro da fare tutti insieme, uomini e donne, aziende e istituzioni è ancora tanto”. 

“Ecco perché oggi celebriamo le aziende virtuose che si sono certificate sulla parità di genere e i loro manager, perché siano di esempio al tessuto imprenditoriale italiano e ci aiutino a far capire che la parità di genere non è (solo) una questione di etica, ma anche di risultati di business, di competitività e di sostenibilità nel medio/lungo periodo e quindi un valore aggiunto per tutti”.

Enrico Gambardella, founder di Winning Women Institute ha chiuso i Winning Women Institute Awards sottolineando l’importanza di continuare a lavorare, in modo costante e con azioni virtuose verso la parità di genere e dando appuntamento alla terza edizione.

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