Rapporto Assalco-Zoomark: il settore pet non conosce crisi. A marzo 2020 l’e-commerce ha registrato il +220%
La pandemia non frena la voglia di coccolare gli amici a quattro zampe. Proprio nel periodo del lockdown infatti il settore pet (soprattutto alimentazione, ma anche giochi, cucce e accessori) ha segnato un considerevole balzo in avanti, senza mai arretrare nei mesi successivi. Il boom di vendite si è registrato soprattutto in primavera.
Il mercato del pet food è un settore quanto mai fiorente. Secondo quanto riportato dal 23esimo rapporto Assalco-Zoomark su italiani e pet, il comparto supera i due miliardi di euro di fatturato (dato riferito al 2019). Nel calcolo entrano i canali tradizionali (grocery, petshop tradizionali e catene), le nuove catene della gdo (punti vendita specializzati avviati da alcuni retail della gdo) e anche il mercato online, che nel 2019 ha fatturato circa 13 milioni di euro.
A queste cifre si aggiungono gli accessori (giochi, guinzagli, cucce, ciotole, prodotti per l’igiene, voliere, acquari, tartarughiere ecc), che all’interno del canale della gdo hanno raggiunto quota 70,6 milioni di euro. Le lettiere per gatto, nell’analisi Assalco-Zoomark, fanno settore a sé stante. Nel 2019, sempre nel largo consumo, per acquistare sabbiette, vasche e gabbiette gli i italiani hanno speso 73,7 milioni di euro, con una crescita a valore del +2% rispetto all’anno precedente.
Il report dedica un focus anche al periodo del lockdown, evidenziando come la spesa per gli animali domestici abbia raggiunto, in tempo di Covid-19, cifre stellari. Gli analisti registrano innanzitutto come sulle vendite abbia influito l’effetto “scorta”. Mentre si andavano svuotando gli scaffali dei supermercati, allo stesso modo i possessori di animali riempivano la dispensa anche di scatolette, croccantini e sfizi, in modo che nessuno rimanesse a digiuno. Gli acquisti hanno seguito esattamente la stessa curva e, proprio come è successo per i generi alimentari e altri prodotti per la casa, anche gli acquisti per cani e gatti hanno superato ampiamente le fisiologiche necessità di consumo. Il salto più evidente, tuttavia, si vede sull’e-commerce: nel mese di marzo 2020 si registra una crescita pari 220% rispetto allo stesso periodo del 2019, raggiungendo in un mese il 25% delle vendite dell’anno prima.
«All’inizio del lockdown» spiega Annalisa Celeghin, titolare del gruppo DMO (di cui fa parte la catena L’Isola dei Tesori), «anche nel settore pet abbiamo avuto l’effetto supermercato: non siamo arrivati ad avere gli scaffali vuoti, ma sicuramente chi ha animali in casa ha fatto scorte per loro non meno che per sé. Le vendite in quel periodo hanno riguardato soprattutto l’alimentazione, sia in negozio che online, mentre abbiamo avuto un crollo sulla parte accessori. In generale la tendenza che si registra, per quanto riguarda l’alimentazione, è ad acquistare prodotti di qualità. Si investe sul benessere degli animali, e il cibo è al primo posto. Quanto ai canali di vendita, certamente l’ecommerce è cresciuto in modo importante: molte persone l’hanno scoperto per necessità e ora non lo lasciano più. Mettiamoci nei panni di chi ha più animali e acquista confezioni grandi e pesanti: la spedizione è molto comoda».
«Un altro dato che rileviamo da statistiche di mercato» aggiunge Celeghin «è che negli ultimi mesi c’è stata una crescita importante di persone che hanno scelto di prendere un animale in casa. È un fenomeno internazionale evidente anche nei canili. Qui sicuramente ha influito il tempo passato in casa e la maggiore flessibilità data dallo smart working. La speranza è che tutte queste adozioni siano state fatte in modo consapevole».