Consigli per compilare al meglio il tuo curriculum vitae e trovare lavoro

curriculum vitae

Il curriculum è un importante biglietto da visita quando si cerca lavoro, ecco qualche suggerimento per farsi notare dai recruiter

La ricerca di un lavoro inizia dalla stesura del curriculum vitae (cv), un passaggio fondamentale per presentarsi al meglio a un’azienda, spiegando le proprie competenze e i propri obiettivi. In un mercato lavorativo caratterizzato da mobilità e competizione, è fondamentale colpire l’attenzione dei recruiter con un curriculum ben fatto, che possa emergere tra molte candidature e superare anche la selezione dei tool digitali.

Ecco alcuni consigli per un curriculum vitae che non passa inosservato.

Cosa non deve mancare in un curriculum

Sia che tu stia rispondendo a un’offerta precisa, sia che tu stia inviando una candidatura spontanea, ci sono alcuni elementi che davvero non possono mancare nel tuo curriculum.

Sicuramente devi inserire i tuoi dati personali, chiari e facilmente individuabili, oltre alla descrizione del tuo ruolo lavorativo – per esempio “Chiara Rossi, ingegnera informatica” e le informazioni per contattarti. 

Se stai rispondendo a un annuncio, controlla se l’azienda richiede o meno la foto. Se la inserisci, scegline una professionale, in cui tu sia ben riconoscibile, in un contesto interno e con un abbigliamento adeguato. Niente ritagli dalle foto al mare, insomma. 

Aggiungi anche un breve sommario che spieghi la tua esperienza di studio e/o lavoro e i tuoi obiettivi, sarà utile a chi legge per avere subito una panoramica su di te.

Personalizza il CV per l’offerta e/o l’azienda

Scrivere il curriculum una volta sola e poi mandarlo a pioggia alle aziende non funziona: la parola d’ordine è personalizzazione. Se invii una candidatura spontanea, orienta il tuo cv rispetto all’azienda, magari spiegando nella tua presentazione cosa avresti da offrire e perché hai scelto proprio quell’azienda.

Se invece rispondi a un’offerta, metti in evidenza le competenze che riguardano il ruolo richiesto, le esperienze affini e i risultati ottenuti; scrivi un sommario che spieghi perché saresti la persona giusta per quella posizione. 

Controlla bene la job description, cioè la descrizione del lavoro offerto, e rispondi alle richieste. Qualche esempio? Un’azienda offre un ruolo di commerciale per l’Europa che richiede molti viaggi: specifica nel cv che sei disponibile a viaggiare; se ti candidi per un ruolo in un’altra regione o paese, indica che sei disponibile a un trasferimento.

Curriculum a prova di ATS

Sempre più spesso, quando invii un cv a un’azienda la prima lettura è affidata agli ATS, Applicant Tracking System (sistema di tracciamento candidati). Si tratta di tool informatici in uso da diversi anni, che sono in grado di fare una prima scrematura e classificazione dei curriculum ricevuti. Se hai mai ricevuto una risposta automatica dopo l’invio di un cv, probabilmente arrivava proprio da uno di questi software.

Vediamo cosa tenere a mente per un curriculum a prova di ATS:

  • Parole chiave: le aziende impostano delle keyword per filtrare i cv, usale nella presentazione del tuo ruolo e nel sommario. Se rispondi a un annuncio di ricerca per un ruolo di redazione, per esempio, scrivi “redazione” e non “editing” nella tua descrizione. Leggi bene l’annuncio e cerca di usare le giuste parole.
  • Limita le sigle: non tutti i software le leggono bene, perciò per esempio cerca di non abbreviare junior in jr, oppure Social Media Manager in SMM. Includi le descrizioni per intero, non solo gli acronimi.
  • Formattazione: costruisci il tuo cv sfruttando formattazione e font. Crea una gerarchia di informazioni, separa le sezioni con titoli chiari, magari indicati in grassetto. Non usare troppi font diversi né troppe dimensioni di testo diverse nella stessa pagina: se tutto è differenziato, niente è davvero in evidenza.
  • Sintesi: non dilungarti troppo e non usare frasi troppo complesse. L’occasione  migliore per approfondire è il colloquio, non il curriculum.
  • Formato leggibile: salva il tuo documento in un formato leggibile come word o pdf, quest’ultimo ha anche il vantaggio di non poter essere modificato da chi lo riceve.

Con questi accorgimenti ti assicurerai che il tuo curriculum passi la prima selezione dell’ATS e finisca nelle giuste mani. 

Sezioni da non dimenticare nel curriculum: certificazioni e informazioni aggiuntive

Oltre al tuo percorso di studi e alle esperienze di lavoro, puoi trovare spazio nel curriculum per informazioni aggiuntive su di te e per eventuali certificazioni utili. Per esempio, se l’offerta di lavoro richiede conoscenza delle lingue straniere, è molto utile inserire attestati di scuole di lingue che certificano il tuo livello, attenzione però che non siano corsi frequentati troppo tempo prima. 

Sono molte anche le certificazioni tecniche che si possono inserire: corsi sulla sicurezza sul lavoro o abilitazioni professionali, per esempio. Valuta sempre che siano in linea con le richieste. Non limitarti a scrivere il nome della certificazione, ma spiega brevemente che corso hai frequentato e che competenze hai sviluppato. Nel curriculum vitae puoi inserire anche qualche informazione più personale come passioni, interessi, volontariato: per i recruiter si tratta di elementi utili a valutare le tue soft skill e il tuo modo di porti.

Curriculum creativo? Sì, ma senza esagerare

Sicuramente un curriculum creativo, graficamente accattivante colpisce l’attenzione di chi lo riceve, più di un elenco di studi e mansioni impaginato in bianco e nero. Quali sono gli elementi creativi che puoi sfruttare e quando è consigliabile farlo?

  • Sfrutta colore e grafica accattivanti: anziché compilare una semplice lista dei tuoi studi e delle tue esperienze in bianco e nero, puoi provare una grafica con qualche colore e impostazione particolare. Sono disponibili online diversi tool e modelli utili per preparare o migliorare il curriculum, come quelli di CVwizard
  • Scegli un formato inusuale, come per esempio il video cv. A volte sono le stesse aziende a chiedere a chi si candida un breve video di presentazione, può essere utile per esempio per verificare il livello di conoscenza di una lingua straniera
  • Dimostra le tue competenze tramite un portfolio o delle infografiche: se ti candidi per un lavoro creativo, già il curriculum può dimostrare il tuo talento. Per esempio puoi raccontare tramite infografiche i tuoi anni di esperienza, i software che sai usare, la sede delle aziende per cui hai lavorato. Ci sono poi professioni per cui è esplicitamente richiesto di allegare un portfolio dei lavori svolti: graphic designer, redattori, editor video, social media manager includono sempre una panoramica di lavori precedenti per dimostrare le proprie abilità tecniche oppure il successo di un progetto.

Ti consigliamo di verificare sempre per che tipo di azienda ti stai candidando, per capire se un curriculum creativo può agevolarti o se invece è preferibile rimanere più istituzionale e limitarsi per esempio a usare un colore diverso rispetto al classico modello di curriculum vitae europeo (europass cv).

Ultimo step per un curriculum vitae perfetto: controlla (e ricontrolla)

Una volta impaginato e compilato il tuo curriculum vitae, procedi a un controllo puntuale di tutti gli elementi. In particolare, cerca e correggi eventuali errori grammaticali e / o di ortografia e spaziatura. Verifica che i tuoi contatti siano corretti: indirizzo, numero di telefono. Se inserisci link al tuo profilo linkedin o a un portfolio online, assicurati sempre che il collegamento sia funzionante.

Può essere molto utile far rileggere il curriculum a un’altra persona, per avere un parere esterno e uno sguardo diverso. Se l’annuncio richiede anche una lettera di motivazione, prenditi il tempo per scriverla e ricontrolla molto bene anche quella: non rischiare di farti fermare da un refuso o un errore ortografico.

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