Le ultime novità sul bonus turismo

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(foto Shutterstock)

Confermato fino a settembre 2025: agevolazioni fiscali per chi lavora in turismo, ristorazione e somministrazione

Stagione estiva o invernale, la domanda di personale per le strutture ricettive aumenta in modo esponenziale. Negli ultimi anni, però, trovare qualcuno che lavori in questo ambito non è così facile. 

Negli ultimi aggiornamenti normativi si è quindi deciso di inserire il cosiddetto “bonus turismo”, collegato in particolare al trattamento fiscale agevolato sugli straordinari e sulle maggiorazioni per lavoro festivo. 

Si tratta di un intervento pensato per riconoscere e valorizzare l’impegno dei lavoratori impiegati in alberghi, ristoranti, stabilimenti balneari e in generale in tutte le attività connesse alla filiera del turismo.

Bonus turismo: cos’è?

Si tratta di un’integrazione della retribuzione, una somma che viene aggiunta allo stipendio base. L’integrazione è legata esclusivamente alle ore notturne e straordinarie. Questo significa che non verrà erogato in misura fissa, ma varierà nell’arco dei mesi, in base a queste due particolari evenienze. 

Noto anche come bonus lavoratori del turismo o bonus operatori turismo, riguarda figure professionali che operano in contesti stagionali o caratterizzati da intensi picchi di lavoro, come hotel, villaggi turistici, campeggi, agenzie di viaggio e attività ricreative. 

Bonus turismo 2025: cosa cambia rispetto al 2024?

Per venire incontro sia ai datori di lavoro che ai lavoratori, il governo ha deciso di confermare il “bonus turismo” per il periodo da gennaio a settembre 2025 (nel 2024 era solo fino a giugno).  Le somme erogate hanno la particolarità di non andare a concorrere alla formazione del reddito sulla base del quale vengono calcolate le imposte.

Si tratta di una misura introdotta con il Decreto Lavoro di ormai qualche anno fa, e che nel tempo è stata estesa anche ai lavoratori del settore della somministrazione di alimenti e bevande.

Tramite questo incentivo, si mira a rendere più generosa la busta paga dei lavoratori del comparto del turismo, inclusi quelli che operano negli stabilimenti termali, e dei lavoratori della ristorazione e pubblici esercizi.

Bonus lavoratori del turismo: i requisiti

Il beneficio può essere goduto da tutti i lavoratori dipendenti del settore privato che possiedano tutti i seguenti requisiti:

  1. il lavoratore deve lavorare nel settore del turismo, compresi gli stabilimenti termali;
  2. sono prese in considerazione le ore di lavoro notturno e straordinarie effettuate nei giorni festivi nell’arco del 2025, fino al 30 settembre 2025;
  3. i lavoratori devono aver percepito meno di 40.000 euro di redditi da lavoro dipendente durante l’anno 2024. A tal proposito, il lavoratore dovrà attestare per iscritto al suo datore di lavoro che la somma dei redditi percepiti è stata inferiore a 40.000 euro.

L’Agenzia delle Entrate, con una circolare dell’agosto del 2023, ha precisato che “ai fini del calcolo del limite reddituale, devono essere inclusi tutti i redditi di lavoro dipendente conseguiti dal lavoratore, anche da più datori di lavoro, compresi quelli derivanti da attività lavorativa diversa da quella svolta nel settore turistico, ricettivo e termale.”

Bonus operatori turismo: a quanto ammonta?

Si fa riferimento a una quota pari al 15% del valore delle ore di lavoro straordinario e lavoro notturno, svolto nelle giornate festive.

Per esempio, nell’arco del mese un lavoratore fa 20 ore di straordinari e 5 ore di lavoro notturno, sempre in un giorno festivo. La somma di queste ore comporterà il pagamento da parte del datore di lavoro, di un bonus del 15% del valore economico di queste 25 ore lavorate. 

Bonus settore turismo: come richiederlo?

Il lavoratore stagionale del turismo deve fare richiesta al proprio datore di lavoro e deve autocertificare di aver avuto, nell’anno di imposta 2024, un reddito inferiore a 40.000 euro. L’azienda riconosce l’integrazione in busta paga, pagandotela direttamente e poi andando a recuperare gli importi con quelli dovuti allo Stato.

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