Previsti aumenti salariali, riforma del sistema di inquadramento e misure di sostegno per le donne vittime di violenza. Il contratto sarà in vigore fino al 2024
Dopo più di un anno di trattative tra le parti sociali e uno sciopero generale, il 5 febbraio 2021 è stato raggiunto l’accordo sul rinnovo del contratto delle tute blu. L’accordo interessa 1,6 milioni di addetti del settore metalmeccanico e sarà in vigore fino al 30 giugno 2024.
Le novità più importanti del ccnl riguardano gli aumenti salariali – corrisposti in modo graduale a partire dal prossimo giugno – e la rivoluzione della classificazione del personale che, ferma agli schema dell’industria degli anni ’70, è stata aggiornata all’industria 4.0.
Soddisfatti tutti i rappresentanti delle parti sociali. «L’accordo – ha affermato Alberto Dal Poz, presidente di Federmeccanica – rispetta due condizioni imprescindibili: continuità e sostenibilità». Esulta anche FIOM-CGIL: «il contratto per noi è un risultato straordinario» ha dichiarato la segretria generale Francesca Re David
Uno dei temi più importanti oggetto della trattativa è stato l’aumento dei livelli retributivi. Dopo un serrato confronto e uno sciopero generale, le parti sociali hanno trovato una soluzione condivisa: aumento salariale di circa 112 euro al mese.
Gli aumenti salariali previsti dall’accordo di rinnovo entreranno in vigore a partire da giugno 2021 e verranno riconosciuti a tutti, in misura graduale, di anno in anno a giugno 2022 e 2024.
Per fare un esempio, l’aumento previsto per il 5° livello (ora C3) a giugno 2021 sarà di 25 euro, a giugno 2022 di ulteriori 25 euro, a giugno 2023 di altri 27 euro, e infine a giugno 2024 di ulteriori 35 euro. Per un totale di 112 euro mensili.
Nell’accordo contrattuale è stabilito che le aziende mettano a disposizione dei lavoratori forme di flexible benefit, che possono essere usufruite entro il 31 maggio dell’anno successivo.
I flexible benefit sono strumenti di welfare che consistono in beni e servizi messi a disposizione dall’azienda a favore dei lavoratori, come buoni spesa, rimborsi delle rette dell’asilo, abbonamenti ai mezzi di trasporto e tante altre forme di benefit non economici.
La somma a favore di ciascun lavoratore è di 200 euro annui, esenti da tasse e contribuzione.
La nuova classificazione del personale rappresenta una vera rivoluzione per il mondo del settore metalmeccanico.
La precedente risaliva ancora al 1973 e le parti sociali hanno deciso di archiviare tale esperienza, inaugurando una nuova classificazione aderente ai profili professionali e alle sfide dell’industria 4.0.
I nuovi livelli entreranno in vigore a partire dal 1 giugno 2021.
Le principali novità riguardano il numero di livelli e la denominazione:
In questa tabella di confronto si riporta la nuova classificazione:
La formazione del personale assume un ruolo centrale nel nuovo accordo di rinnovo, con maggiore attenzione alle nuove esigenze di digitalizzazione.
Vengono confermate 24 ore di formazione da usufruire nell’arco di un triennio, sviluppando progetti all’interno della azienda o aderendo a progetti territoriali o settoriali.
Il diritto alla formazione viene esteso anche ai lavoratori assunti con contratto a termine con durata superiore ai 9 mesi.
Una delle principali novità riguarda la previsione di apposite tutele a favore delle donne vittime della violenza di genere.
A favore delle lavoratrici inserite in un percorso di protezione, è infatti previsto: