For.Te, fondo per formazione dipendenti commercio

Fondo For.te
(foto Shutterstock)

Formazione finanziata per tutte le società che decidono di devolvere la quota a favore del fondo interprofessionale

Nel mondo del lavoro, la formazione continua è diventata un elemento imprescindibile per affrontare i cambiamenti e restare aggiornati rispetto alle nuove esigenze del mercato.

In questo contesto si inserisce il Fondo For.Te, un fondo interprofessionale per la formazione continua rivolto ai lavoratori del settore terziario, come commercio, turismo, logistica e trasporti.

For.Te sostiene l’aggiornamento professionale dei dipendenti, offrendo alle imprese la possibilità di accedere a percorsi formativi mirati, senza alcun costo per il lavoratore.

Che cos’è For.Te?

For.Te è il Fondo paritetico per la formazione continua dei dipendenti delle aziende che operano nel settore terziario: fanno parte di questa categoria il commercio, turismo, servizi, logistica, spedizioni e trasporto.

È stato fondato dalle tre organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL assieme a Confcommercio e a Confetra.

Il fondo For.te è paritetico perché all’amministrazione e alla gestione partecipano, in ugual numero, rappresentanti dei lavoratori e delle aziende; è altresì un fondo interprofessionale perché si rivolge a più mestieri e più settori economici (ad esempio al commercio, trasporto, logistica, servizi, ecc).

Oggi sono più di 100.000 le aziende aderenti ed occupano più di 1 milione di lavoratori. 

Fondo For.Te: come funziona

Il fondo For.Te funziona come supporto per le aziende che vogliono investire nella formazione dei propri dipendenti. 

Possono esserci dei piani formativi:

  • a livello aziendale, in base alle esigenze;
  • a livello pluriaziendale, settoriale o territoriale, se i corsi interessano più aziende o aree lavorative.

La formazione può essere svolta in azienda, in aula, online o anche con percorsi individuali.

Ci sono due modalità principali per accedere ai finanziamenti: attraverso bandi pubblici, che vengono pubblicati periodicamente, oppure tramite un conto individuale aziendale, pensato per le imprese che vogliono gestire in autonomia le proprie attività formative. 

Una volta approvato il piano, l’azienda può avviare il corso e, al termine, ricevere il rimborso (o parte del rimborso) delle spese sostenute, purché siano documentate e conformi alle regole del fondo.

Il costo dei lavoratori mentre fanno formazione rimane interamente a carico dell’azienda, a meno che l’impresa beneficiaria non abbia optato per il “Regime degli aiuti”. 

Quali sono i servizi offerti da For.Te?

L’attività principale del Fondo For.Te è finanziare la formazione dei dipendenti. Lo suggerisce anche la sua stessa denominazione: For.Te è l’acronimo di “formazione terziario”.

Secondo quanto previsto dallo Statuto, la mission del Fondo è quella di promuovere, approvare e finanziare piani formativi aziendali, pluriaziendali, territoriali, settoriali o individuali, concordati tra le Parti sociali.

Fondo For.Te: come ci si iscrive?

Aderire a For.Te è un’operazione semplice, che spetta esclusivamente all’azienda e non a te, in quanto lavoratore.

L’impresa deve effettuare questa scelta tramite il flusso mensile UNIEMENS, ossia la comunicazione obbligatoria che contiene una serie di dati relativi alle prestazioni lavorative dei dipendenti.

Nel campo riservato ai fondi interprofessionali, sarà sufficiente indicare il codice “FITE” per aderire al fondo For.Te.

L’iscrizione è automatica e non richiede rinnovi: una volta effettuata, resta valida senza ulteriori adempimenti.

Quanto costa aderire a Fort.Te?

L’adesione e l’iscrizione a For.Te non comportano alcun costo aggiuntivo per l’azienda.

Tutte le imprese, infatti, sono già obbligate per legge a versare all’INPS lo 0,30% dell’imponibile contributivo per finanziare la formazione dei propri dipendenti.

Se il datore di lavoro non indica alcun fondo interprofessionale, questo contributo resta nelle casse dell’INPS e non viene utilizzato per la formazione aziendale.

Al contrario, indicando un fondo specifico, le somme vengono trasferite a quel fondo e possono essere utilizzate per finanziare piani formativi dedicati ai lavoratori.

In pratica, sono risorse già dovute per legge: la differenza sta nel decidere se lasciarle all’INPS o investirle nella formazione della propria azienda.

I corsi di formazione finanziati dal Fondo For.Te

Per avere un’idea dell’offerta formativa del Fondo, puoi accedere al catalogo formativo all’interno direttamente online.

Una volta entrati nella pagina, potrai selezionare la provincia di riferimento e sfogliare tutta l’offerta formativa dei corsi messi a disposizione dal fondo.

Alcuni esempi di corsi sono:

  • lingua inglese, francese, tedesco, spagnolo;
  • sulla sicurezza;
  • sul miglioramento delle proprie competenze digitali;
  • sul marketing, comunicazione e vendita;
  • e molto altro ancora.

Le aziende possono accedere alla formazione finanziata in diversi modi e a seconda del numero di dipendenti.

Le società che hanno 250 o più dipendenti hanno a disposizione un proprio «conto individuale» nel quale viene accumulato l’80% di tutti i contributi pagati ogni mese. Per poter utilizzare queste risorse le società devono presentare un piano di formazione specifica.

Se il piano viene approvato, le società possono accedere alla formazione finanziata. E se non presenta alcun piano? Dopo 36 mesi i contributi vengono devoluti al conto generale.

Le società con meno di 250 dipendenti, invece, versano i contributi in un conto generale e possono ricevere i finanziamenti partecipando a specifici «avvisi»: l’azienda presenta il proprio piano e se rientra in graduatoria, si aggiudica il finanziamento.  

Una formazione aziendale condivisa con le parti sociali

La formazione è tanto più efficace quanto più è condivisa tra l’azienda e i lavoratori. Da questa consapevolezza muove il «Protocollo d’intesa per la condivisione dei piani formativi», sottoscritto da tutti i rappresentanti delle sigle sindacali e aziendali.

L’obiettivo è di coinvolgere tutte le parti sociali nella elaborazione di ciascun piano formativo da presentare al fondo. Nel protocollo sono state concordate le modalità di consultazione per l’elaborazione partecipata e condivisa delle proposte formative.

 

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