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CCNL commercio

Il CCNL Commercio è un Contratto Collettivo Nazionale che regola il lavoro subordinato di tutte le addette e gli addetti di aziende del settore terziario, del commercio, di distribuzione e servizi.

Il contratto collettivo terziario, distribuzione e servizi è molto diffuso nel nostro paese: sono oltre 2,8 milioni le persone di questo settore. L’ultimo rinnovo è scaduto nel 2019 ed è stato prorogato senza essere ridiscusso. Nel 2022 sono stati approvati alcuni aumenti, ma si attende un aggiornamento che tenga conto dell’inflazione.

Contratto CCNL commercio

Il contratto CCNL commercio prevede sette livelli di inquadramento professionale, il settimo è quello di partenza per poi salire fino al primo. Vediamo più nel dettaglio le categorie:

  • settimo livello: chi svolge mansioni di pulizia e garzoni;
  • sesto: lavoratori con semplici competenze pratiche;
  • quinto: lavoratori qualificati con conoscenze più specifiche;
  • quarto: lavoratori che svolgono anche vendita e operazioni correlate e/o lavori che richiedono particolari conoscenze tecniche e capacità tecnico-pratiche; 
  • terzo: chi svolge mansioni di concetto che richiedono particolari conoscenze tecniche ed adeguata esperienza e i lavoratori specializzati provetti;
  • secondo: lavoratori di concetto che svolgono compiti operativamente autonomi, funzioni di coordinamento e controllo, lavori con carattere di creatività;
  • primo: dipendenti con funzioni ad alto contenuto professionale, con responsabilità di direzione esecutiva, che sovraintendono a unità o funzioni produttive con autonomia operativa.

Contratto collettivo commercio: altre informazioni

Cosa prevede il contratto collettivo commercio?

I dipendenti dei settori terziario, distribuzione e servizi maturano ferie e permessi come segue: gradualmente 56 ore di permessi retribuiti all’anno se lavorano in aziende fino a 15 dipendenti, in quelle più grandi invece le ore salgono a 72. I lavoratori hanno inoltre diritto a un periodo di ferie retribuite di 26 giorni lavorativi ogni anno. Il contratto prevede poi che siano retribuite le festività nazionali come 25 aprile, 1° maggio e 2 giugno, e altri giorni festivi quali Ferragosto o Natale, ma anche il patrono della città in cui si lavora.

I lavoratori ricevono il pagamento di quattordici mensilità all’anno. La tredicesima mensilità è pagata a dicembre, in occasione del Natale, mentre la quattordicesima a inizio luglio. Hanno diritto alle mensilità aggiuntive anche gli apprendisti.

Il contratto collettivo commercio include la possibilità di congedo parentale per i genitori, uno strumento utile per prendersi cura dei figli. Si possono richiedere sei mesi di congedo, da utilizzare per intero in una sola volta oppure diviso in più occasioni, entro il dodicesimo anno di vita dei figli. Il congedo si può fare sia su base oraria che giornaliera e va richiesto in forma scritta con almeno 15 giorni di preavviso. Hanno diritto a permessi speciali anche i lavoratori studenti che devono affrontare degli esami, presentando documentazione delle prove sostenute.

Gli addetti del settore commercio hanno anche la possibilità di accedere alla previdenza complementare del fondo Fon.Te. L’adesione è volontaria, si può decidere di destinare a questo fondo il proprio TFR e una piccola quota contributiva annuale, suddivisa tra lavoratori e datori di lavoro. Tutti i dipendenti assunti a tempo indeterminato con contratto  a tempo pieno o parziale, ad esclusione dei quadri, hanno poi diritto alla tutela sanitaria aggiuntiva di Fondo Est. Tra i dipendenti a tempo indeterminato sono compresi anche gli apprendisti.