Come funziona l’inquadramento contrattuale

Inquadramento contrattuale

Il contratto collettivo ha la funzione di classificare il personale attraverso un sistema di inquadramento. Guida pratica a mansioni, livelli e diritti di chi lavora

Il contratto collettivo è, come spesso accade nel diritto del lavoro, la fonte di riferimento per eccellenza per capire come funziona il rapporto di lavoro. 

Anche per parlare dell’inquadramento del personale dipendente, infatti, dobbiamo capire cosa prevede il CCNL applicato, che cambia da settore a settore. 

Alcune linee guida generali, comunque, possono essere delineate per tutti gli ambiti di lavoro. Iniziamo! 

Inquadramento contrattuale: cos’è 

L’inquadramento contrattuale permette di ricondurre le mansioni da te svolte all’interno di uno dei livelli previsti dal contratto collettivo applicato al tuo rapporto di lavoro. Questo concetto è strettamente collegato alla posizione che assumerai all’interno di un’azienda o organizzazione.

L’articolo 2103 del Codice Civile stabilisce che devi essere adibito alle mansioni per le quali hai ottenuto l’assunzione, oppure a quelle che corrispondono a un inquadramento superiore che hai acquisito successivamente. In alternativa, puoi dover fare mansioni riconducibili allo stesso livello e alla stessa categoria legale di inquadramento delle ultime effettivamente svolte.

Cosa vuol dire questo? Che in fase di assunzione devono essere specificate nel modo più completo tutte le mansioni che andrai a svolgere, così che il tuo inquadramento sia il più adeguato possibile. Non è ammesso poi, tranne in alcune ipotesi previste dalla legge, il demansionamento e cioè il fatto di essere spostati a svolgere mansioni inferiori rispetto a quelle per cui si è stati assunti.  

Come potrai immaginare, l’inquadramento professionale è uno dei temi più discussi nel mondo del lavoro perché in caso di inquadramenti contrattuali sbagliati, scattano i contenziosi relativi alla  tutela dei diritti dei lavoratori

Scopriremo poi, infatti, che in base agli inquadramenti contrattuali cambiano tutta una serie di elementi rilevanti come ad esempio la paga base, eventuali indennità e il diverso periodo di preavviso da rispettare in caso di dimissioni o licenziamento. 

Livello di inquadramento

L’inquadramento contrattuale deve essere sempre indicato nella lettera di assunzione o nel contratto di lavoro. Trovi questo elemento anche all’interno della tua busta paga, accanto ai dati essenziali del rapporto di lavoro che generalmente sono collocati nella parte alta del documento. 

Come abbiamo già anticipato, questo è tema molto importante perché produce riflessi su alcuni istituti rilevanti:

  • mansioni e responsabilità: l’inquadramento stabilisce quali sono i compiti operativi, le mansioni, i poteri e anche le responsabilità in capo ad ogni singolo dipendente;
  • la retribuzione: il livello di inquadramento contrattuale stabilisce la retribuzione a cui hai diritto: generalmente, più alto è il livello, più ricco è lo stipendio. Le cosiddette tabelle retributive dei CCNL sono costruite proprio in base al livello di inquadramento quindi, ad un determinato livello è assegnata una certa retribuzione;
  • termini di preavviso: molti contratti collettivi prevedono termini di recesso e preavviso diversi in base al livello di inquadramento. 

Attenzione: per quanto riguarda la retribuzione, ti ricordiamo che rappresenta il minimo al di sotto del quale il datore di lavoro non può andare. Questo vuol dire che, se sei un livello 4 del commercio e per questo livello il CCNL prevede una paga base di 1.222,46 €, la tua azienda dovrà riconoscerti questa cifra fino all’ultimo centesimo. 

Livelli CCNL commercio 

Ogni contratto collettivo disciplina l’inquadramento dei lavoratori sotto la voce “classificazione del personale”. Vediamo ora cosa prevede il ccnl commercio in merito ai livelli. C’è un capitolo tutto dedicato alla classificazione del personale suddividendo alcuni settori tra loro nettamente diversi, come ad esempio quello farmaceutico da quello tecnologico-informativo. 

Il CCNL distingue proprio in base alle mansioni in concreto svolte, sette diversi livelli contrattuali che vanno dal più alto, il primo, al più basso e cioè il settimo. Ecco una panoramica semplificata:

  • 1° livello: dirigenti esecutivi che gestiscono intere unità operative, con autonomia decisionale;
  • 2° livello: figure con autonomia operativa, funzioni di coordinamento e attività creative specialistiche;
  • 3° livello: lavoratori con conoscenze tecniche avanzate e lunga esperienza sul campo;
  • 4° livello: professionisti esperti in attività tecniche e operative specifiche;
  • 5° livello: lavoratori qualificati, con buone competenze tecniche e pratiche;
  • 6° livello: mansioni semplici che richiedono conoscenze pratiche di base;
  • 7° livello: attività generiche come le pulizie o compiti equivalenti.

Livello contratto metalmeccanico

Vediamo ora i livelli contratto metalmeccanico industria. Il contratto metalmeccanici presenta una serie di livelli  organizzati per lettere e non per numeri. Con riguardo ai profili operativi, possiamo esaminare: 

  • livello D1: lavoratori che svolgono attività produttive, amministrative o di servizio elementari, senza conoscenze o abilità specifiche;
  • livello D2: lavoratori che svolgono attività produttive, tecniche, amministrative con conoscenze e abilità specifiche; 
  • livelli C1 – C2 – C3 riguardano invece ruoli tecnico specifici;
  • livelli B1, B2 e B3 classificano i lavoratori che svolgono ruoli specialistici e gestionali;
  • livello A1: quadri e ruoli di gestione del cambiamento e dell’innovazione.

I livelli del settore metalmeccanico, quindi, funzionano diversamente rispetto a quelli del commercio perché vanno in ordine alfabetico e quindi i ruoli più alti stanno nella fascia A. 

Le categorie professionali previste da CCNL

Prima di scendere nel dettaglio del livello contrattuale, il codice civile distingue quattro grandi categorie professionali all’interno delle quali vengono organizzate le varie figure professionali:

  • dirigenti: è la categoria più alta, che lavora a stretto contatto con i vertici aziendali. I dirigenti, spesso, hanno una gestione del rapporto di lavoro diversa rispetto alle altre categorie essendo dotati di grandi responsabilità e di una forte flessibilità oraria
  • quadri: rappresentano la categoria intermedia tra gli impiegati e i dirigenti. Pur avendo un contratto da lavoro dipendente, e quindi rispondendo ai poteri del datore di lavoro, svolgono funzioni cruciali per lo sviluppo e il raggiungimento degli obiettivi aziendali
  • impiegati: generalizzando sono le figure che spesso operano all’interno di uffici. Si suddividono a loro volta in impiegati di concetto, che svolgono attività intellettuali con un certo grado di autonomia, e d’ordine cioè che svolgono le attività loro affidate senza iniziativa; 
  • operai: spesso sono addetti alla fabbrica, svolgono un lavoro quasi esclusivamente manuale

Le mansioni lavorative

Mansioni e livello sono la stessa cosa? No, in realtà non sono sinonimi, anche se spesso nel parlato vengono utilizzati per indicare la stessa cosa. 

Le mansioni lavorative sono specifici compiti e attività che chi lavora è chiamato a svolgere in concreto. Pensiamo ad esempio, alle mansioni di addetti alla reception, barman, addetti alla fatturazione attiva e passiva e via dicendo. 

Il livello, invece, è un istituto contrattuale che si fonda anche sulle mansioni. In altri termini, possiamo affermare che partendo dalle mansioni concretamente svolte si deve individuare il corrispondente livello di inquadramento contrattuale alla base del mansionario che è riportato all’interno del contratto collettivo. 

La qualifica, infine, è il ruolo o la figura tipica individuata dalla contrattazione collettiva o aziendale per determinate mansioni o gruppi di mansioni tra loro omogenee

Facciamo un esempio per capire meglio: una lavoratrice fa la commessa in un negozio. Ora elenchiamo tutti i concetti che abbiamo visto finora: 

  • mansioni: sono diverse tra cui assistenza alla vendita, preparazione del negozio, gestione operazioni di cassa e altre attività accessorie; 
  • qualifica: il CCNL dice che per questo gruppo di mansioni è di “commessa – assistente alla vendita”;
  • livello: fermi i punti precedenti, può essere attribuito il livello 4superiore.

 

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