Il contratto di apprendistato favorisce l’assunzione di giovani da parte delle aziende. I datori di lavoro si impegnano ad assumere persone giovani e insegnare loro una professione, con uno stipendio che cresce nel tempo. Grazie a questa forma contrattuale l’azienda ha diritto a sgravi contributivi, mentre i dipendenti hanno modo di imparare una professione sul campo.
Diamo subito una definizione di apprendistato. Si tratta di una forma contrattuale che permette di assumere, per la maggior parte delle volte, giovani tra i 15 e i 29 anni. È una tipologia di lavoro subordinato che prevede da una parte uno stipendio che va ad aumentare nel tempo, dall’altra una formazione sul lavoro che si andrà a svolgere: si assumono giovani con un’esperienza ridotta e si insegnano loro delle competenze professionali specifiche.
Il contratto di apprendistato, che deve sempre essere scritto, deve includere per legge una serie di informazioni:
Chi viene assunto come apprendista non percepisce subito lo stipendio pieno, ma ci arriva al termine del periodo di apprendistato. Ci sono due tipi di calcolo della paga, che di fatto limitano questo compenso, una alternativa all’altra:
I contratti di lavoro in apprendistato si dividono in tre categorie, vediamo quali sono le caratteristiche specifiche di ognuna:
Il contratto di apprendistato ha due caratteristiche principali: lo stipendio crescente nel tempo e la formazione. Gli apprendisti devono infatti ricevere gli insegnamenti giusti per arrivare alle competenze richieste al termine del contratto.
Le ore di formazione in alcuni casi sono retribuite, vediamo come: