TAG

Apprendistato

Il contratto di apprendistato favorisce l’assunzione di giovani da parte delle aziende. I datori di lavoro si impegnano ad assumere persone giovani e insegnare loro una professione, con uno stipendio che cresce nel tempo. Grazie a questa forma contrattuale l’azienda ha diritto a sgravi contributivi, mentre i dipendenti hanno modo di imparare una professione sul campo

1

2

Apprendistato: significato

Diamo subito una definizione di apprendistato. Si tratta di una forma contrattuale che permette di assumere, per la maggior parte delle volte, giovani tra i 15 e i 29 anni. È una tipologia di lavoro subordinato che prevede da una parte uno stipendio che va ad aumentare nel tempo, dall’altra una formazione sul lavoro che si andrà a svolgere: si assumono giovani con un’esperienza ridotta e si insegnano loro delle competenze professionali specifiche.

Il contratto di apprendistato, che deve sempre essere scritto, deve includere per legge una serie di informazioni:

  • il piano formativo con gli obiettivi che l’apprendista deve raggiungere;
  • la prestazione che si deve svolgere e la durata del periodo di formazione;
  • il livello di inquadramento iniziale, quello finale e la qualifica raggiunta al termine del contratto.

Chi viene assunto come apprendista non percepisce subito lo stipendio pieno, ma ci arriva al termine del periodo di apprendistato. Ci sono due tipi di calcolo della paga, che di fatto limitano questo compenso, una alternativa all’altra: 

  • Il sottoinquadramento: il lavoratore è inquadrato fino a due livelli al di sotto di quello finale. Nel CCNL del Commercio, per esempio, l’apprendista che deve arrivare al livello quattro, inizia al sesto, per poi passare al quinto dopo un periodo predefinito. 
  • La percentualizzazione: la retribuzione è calcolata in percentuale, anche in questo caso aumentando dopo un periodo e arrivando al 100% dello stipendio previsto al termine dell’apprendistato.

Le diverse forme dell’apprendistato

I contratti di lavoro in apprendistato si dividono in tre categorie, vediamo quali sono le caratteristiche specifiche di ognuna:

  • apprendistato di primo livello: accompagna chi lavora al conseguimento di un titolo di studio;
  • apprendistato di secondo livello: è l’apprendistato professionalizzante, con cui il lavoratore può ottenere competenze e conoscenze di una professione specifica;
  • apprendistato di terzo livello: è detto anche apprendistato di alta formazione e ricerca e permette ai lavoratori di ottenere un titolo di studio universitario o, appunto, di alta formazione.

Il contratto di apprendistato ha due caratteristiche principali: lo stipendio crescente nel tempo e la formazione. Gli apprendisti devono infatti ricevere gli insegnamenti giusti per arrivare alle competenze richieste al termine del contratto.

Le ore di formazione in alcuni casi sono retribuite, vediamo come:

  • apprendistato di primo e terzo tipo: non sono retribuite le ore di formazione svolte all’interno dell’istituzione formativa (scuola), mentre le altre sono pagate al 10% di quanto spetterebbe a un lavoratore qualificato;
  • apprendistato professionalizzante: la formazione è considerata compresa nella retribuzione percepita.