L’apprendistato è un contratto che agevola l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro, consentendo loro di lavorare anche se minorenni.
I giovani possono essere assunti in qualsiasi settore economico con il contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale.
Rientrano in questa tipologia di lavoro tutti i progetti di c.d. alternanza scuola-lavoro con cui i ragazzi alternano periodi di frequenza scolastica ad altri in cui si recano in azienda per acquisire specifiche competenze professionali.
Il Jobs ActIndica il pacchetto di provvedimenti legislativi con cui si è attuata la riforma del diritto del lavoro in Italia tra il 2014 e il 2015. More prescrive che la durata minima sia pari ad almeno 6 mesi, mentre per quanto riguarda la durata massima, questa varia in base al titolo che lo studente è prossimo a conseguire. In ogni caso, la legge non prevede una durata superiore a 4 anni.
Sì. La legge consente di stipulare questo tipo di contratto anche con soggetti che abbiano tra i 15 e i 17 anni a patto che risultino ancora iscritti a un percorso scolastico finalizzato al conseguimento di un diploma o di una qualifica professionale.
Devono essere rispettate tutte le disposizioni previste per l’impiego di lavoratori minorenni, in particolare:
Per il giovane lavoratore stipulare questo tipo di contratto è vantaggioso perché è caratterizzato, per principio, da una forte componente formativa che deve essere assolta dal datore di lavoro sia «on the job» che all’esterno dell’azienda. Ne deriva, quindi, che la preparazione del lavoratore è sicuramente molto forte e trasversale.
Inoltre, a favore del datore di lavoro, la legge prevede molte agevolazioni contributive proprio per rendere ancor più effettivo l’avvicinamento dei ragazzi al mondo del lavoro.
Una volta che il giovane ha conseguito il titolo di studio, può accordarsi con il datore di lavoro per proseguire il rapporto di lavoro con la trasformazione del contratto in apprendistato professionalizzante (c.d. apprendistato di secondo livello).
Per farlo però è importante che il lavoratore non sia in possesso della competenza che si intende conseguire con il nuovo contratto. Nell’apprendistato professionalizzante, infatti, lo scopo è quello di conseguire una professionalità specifica, di cui il lavoratore è privo, in un determinato settore di attività.
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