Se una persona è in disoccupazione, può essere assunta con una forma particolare di apprendistato che dà diritto a dei benefici a entrambe le parti
Il contratto di apprendistato e l’indennità di disoccupazione hanno importanti connessioni. Innanzitutto, è bene chiarire che alla fine dell’apprendistato, se il rapporto non continua come un normale rapporto di lavoro, l’apprendista ha diritto alla disoccupazione.
Sotto un altro aspetto, invece, lo status di disoccupato permette alle aziende di assumere persone che, per ragioni anagrafiche, non avrebbero i requisiti per fare un apprendistato ordinario.
Secondo la disciplina generale, per sottoscrivere un contratto di apprendistato bisogna avere meno di 30 anni compiuti. Tuttavia, la particolare situazione di disoccupazione permette al datore di lavoro di assumere personale con un contratto di apprendistato definito “di riqualificazione” e questo tipo di assunzione non ha alcun limite di età. Inoltre, con questo tipo di apprendistato si può godere di particolari agevolazioni previste dalla legge.
Queste agevolazioni coinvolgono sia il datore di lavoro che il lavoratore stesso. Come detto, le agevolazioni consistono nel poter sottoscrivere un contratto di apprendistato a prescindere dall’età anagrafica.
Sì, con un contratto di apprendistato si può prendere la disoccupazione. Quindi, nel caso in cui il rapporto si interrompa, l’apprendista ha diritto a chiedere e ricevere la Naspi, ossia l’indennità che ha sostituito la vecchia “disoccupazione”.
Quali sono i casi in cui l’apprendista può prendere la disoccupazione? Per potere chiedere la Naspi è necessario che il rapporto si sia interrotto, vediamo quali sono i casi più frequenti:
Ci sono poi degli ulteriori due requisiti da rispettare per avere diritto alla Naspi:
Lo status di disoccupato si attribuisce:
Ci sono numerose motivazioni per assumere un lavoratore disoccupato con un contratto di apprendistato.
Innanzitutto, molto spesso si tratta di dipendenti che hanno già maturato una significativa esperienza lavorativa.
Inoltre, trattandosi di una forma di apprendistato, il datore di lavoro beneficia di sconti sui contributi da versare.
La contribuzione del lavoratore, per tutta la durata del rapporto di apprendistato, sarà infatti ridotta al 5,84%, al posto della contribuzione generalmente applicata del 9,19%. Una differenza rilevante rispetto al contratto di apprendistato «under 30» è l’impossibilità di licenziare l’apprendista senza motivazione al termine del periodo formativo. Si tratta di un aspetto che garantisce al lavoratore una maggiore stabilità rispetto all’apprendistato ordinario, dove invece l’azienda può recedere dal rapporto senza alcuna motivazione.
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