DIS-COLL: tutto quello che c’è da sapere sull’indennità di disoccupazione per lavoratori iscritti alla Gestione Separata INPS

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(foto Shutterstock)

La DIS COLL è un importante strumento a tutela della disoccupazione involontaria: vediamone requisiti, differenze e modalità di richiesta

Nel quotidiano si sente molto parlare di NASpI, ovvero della Nuova Assicurazione Sociale per l’impiego, che ha preso il posto della vecchia indennità di disoccupazione. Si tratta  di un’indennità pagata dall’INPS a favore di chi perde il lavoro. 

È importante sapere però che esiste anche un altro ammortizzatore sociale, sempre dell’INPS, che permette di tutelare anche tutte quelle persone che hanno un lavoro autonomo e sono iscritte alla Gestione Separata INPS.

Trattandosi di due strumenti gestiti dallo stesso ente previdenziale, potresti chiederti se sono cumulabili, ma non è facile rispondere a questa domanda. Per farlo, occorre analizzare i diversi requisiti necessari per ricevere l’uno e l’altro sussidio. Quali sono questi requisiti? Qual è la durata massima concessa per queste indennità? Scopriamolo insieme. 

DIS-COLL, cos’è?

La DIS-COLL è l’indennità di disoccupazione per i collaboratori autonomi. È l’acronimo di Disoccupazione Collaboratori. Tutela una platea di lavoratori che per diverso tempo è stata considerata “ai margini”, ovvero i collaboratori coordinati e continuativi (cioè quelli con un contratto co.co.co), gli assegnisti di ricerca e i dottorandi di ricerca con borsa di studio. È prevista dall’articolo 15 del decreto legislativo numero 22 del 2015.

Il requisito essenziale che devi avere, oltre allo stato di disoccupazione involontaria, è l’iscrizione alla Gestione Separata, istituita allo scopo di estendere alcune delle tutele tipiche riconosciute ai lavoratori subordinati e a specifiche categorie di autonomi e/o parasubordinati. 

Che differenza c’è tra NASpI e DIS-COLL? 

Sono due cose diverse, ma hanno in comune la stessa finalità: garantire un sostegno a favore delle persone che hanno perso il lavoro. A parte questo, le differenze tra NASpI e DIS-COLL sono molte, vediamo le più importanti:

  • la NASpI è prevista a favore dei lavoratori subordinati, mentre la DIS-COLL spetta ai co.co.co iscritti alla Gestione Separata;
  • sono previsti requisiti contributivi diversi;
  • è diversa anche la durata: l’indennità di disoccupazione può durare al massimo 24 mesi, mentre la DIS-COLL è riconosciuta al massimo per 12 mesi, ossia per un periodo pari alla metà di quello della NASpI.

DIS-COLL: requisiti

Per poter beneficiare di questa speciale indennità di disoccupazione, in quanto collaboratore devi essere in possesso di questi requisiti:

  • essere in stato di disoccupazione;
  • iscrizione alla Gestione separata INPS;
  • almeno 1 mese di contributi versati alla Gestione Separata tra la data di fine della collaborazione e il 1° gennaio dell’anno precedente.

DIS-COLL: quanto spetta

La Dis-coll è pari al 75% del reddito medio mensile se questo è inferiore a 1.425,21 euro.

Nel caso in cui il reddito medio mensile sia superiore a 1.425,21 euro, la DIS-COLL è pari al 75% di tale importo, incrementata di una somma pari al 25% della differenza tra il reddito medio mensile e l’importo appena citato. 

Come per la NASpI, in ogni caso la dis-coll non può essere superiore a 1.550,42 euro.

L’indennità si riduce del 3 per cento ogni mese a partire dal primo giorno del quarto mese di fruizione.

Come si fa il calcolo DIS-COLL 

La Dis-coll è una indennità e dunque non coincide con i compensi percepiti dal collaboratore quando il rapporto è ancora in essere. Il calcolo della Dis-coll è simile a quello della NASpI. L’importo della Dis-coll è pari a una percentuale dei compensi percepiti. Vediamo in concreto come fare il calcolo della Dis-coll:

  • bisogna considerare il reddito imponibile ai fini previdenziali relativo all’anno in cui hai perso il lavoro e all’anno solare precedente;
  • tale importo va suddiviso per il numero di mesi di contribuzione: in questo modo ottieni il compenso medio mensile.

DIS-COLL: come fare domanda 

Al pari della NASpI, la domanda deve essere presentata sul sito dell’INPS in forma telematica da parte tua entro 68 giorni dalla fine della collaborazione.

DIS-COLL: dopo quanto arriva? 

L’indennità è corrisposta ogni mese e la sua durata è pari al numero di mesi di contribuzione accreditati nel periodo che va tra il 1° gennaio dell’anno precedente alla perdita del lavoro e la data in cui perdi effettivamente il lavoro. In ogni caso, è prevista una durata massima: non può superare i 12 mesi.

Dopo aver fatto domanda dall’INPS, si devono attendere fino a 50 giorni per ottenere una risposta da parte dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.

DIS-COLL respinta: cosa fare? 

È possibile proporre ricorso amministrativo all’INPS entro 30 giorni dalla comunicazione del diniego; il ricorso può essere presentato personalmente, anche senza l’assistenza di un avvocato, e viene trasmesso all’ufficio gerarchicamente superiore rispetto a quello che ha negato l’indennità.

Naspi e DIS-COLL sono cumulabili? 

No, NASpI e DIS-COLL non sono cumulabili. Significa che non è possibile prendere tutte e due le indennità. Come abbiamo avuto modo di specificare, per avere diritto alla DIS-COLL devi essere iscritto in via esclusiva alla Gestione Separata INPS e di solito chi ha un contratto di lavoro subordinato non è iscritto solo alla Gestione Separata. 

Possiamo quindi affermare che i due ammortizzatori non sono compatibili perché se sei iscritto alla Gestione separata non sei un lavoratore subordinato “ordinario” e quindi non rientri tra i beneficiari della NASpI così come indicati dall’INPS stesso. 

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