Il 730 congiunto è un modello che puoi presentare insieme al tuo coniuge, in alcuni casi e con regole precise
Il modello 730 congiunto è un’opzione pensata per coppie sposate o unite civilmente. Può essere molto utile se almeno uno dei due ha i requisiti per presentare il 730, ad esempio se è un lavoratore dipendente o un pensionato.
In pratica, puoi presentare una dichiarazione dei redditi unica insieme al tuo partner, inserendo redditi, detrazioniSono una somma da sottrarre alle imposte che dovrebbero essere pagate annualmente. Vengono riconosciute in base a determinati requisiti di reddito e personali. More e deduzioni in un solo documento. Non è solo una questione di comodità: il 730 congiunto può essere conveniente soprattutto se uno dei due ha un rimborso da ricevere o un’imposta da compensare.
Ci sono regole precise per compilare e inviare il modello congiunto, quindi è sempre meglio informarsi bene (o affidarsi a un CAF o a un professionista) per evitare errori.
Il 730 congiunto è una particolare modalità di presentazione della dichiarazione dei redditi, riservata ai coniugi o alle persone unite civilmente. Ma 730 congiunto cosa vuol dire e cosa significa 730 congiunto? In sostanza, permette di unire due dichiarazioni in un unico modello, facilitando la gestione fiscale e consentendo di sommare redditi, detrazioni e deduzioni in un’unica dichiarazione 730 congiunta.
Chi si chiede 730 congiunto cos’è, deve sapere che non si tratta solo di una semplificazione burocratica: in molti casi può anche risultare vantaggioso, soprattutto quando uno dei due ha un credito d’imposta o spese da detrarre più elevate. La dichiarazione congiunta 730 si presenta con le stesse modalità della singola, ma con l’indicazione di un “dichiarante” e di un “coniuge”.
Nel 2025 è disponibile anche il 730 congiunto precompilato, ovvero la versione digitale della dichiarazione, già completa dei dati noti all’Agenzia delle Entrate. Anche il 730 precompilato congiunto 2025 può essere modificato o integrato prima dell’invio. In definitiva, capire cosa vuol dire 730 congiunto e quando utilizzarlo può fare la differenza nella gestione della propria situazione fiscale.
La principale differenza tra 730 singolo e congiunto riguarda il modo in cui vengono dichiarati redditi, detrazioni e crediti fiscali.
Il modello singolo, che rappresenta la modalità standard, prevede che ogni contribuente presenti la propria dichiarazione separatamente, gestendo in autonomia eventuali rimborsi o pagamenti.
Con la dichiarazione congiunta, invece, dopo aver verificato i dati di entrambi, tutto viene inserito in un unico modello. Il conguaglio, sia a debito che a credito, viene gestito dal sostituto d’imposta di uno solo dei due coniugi.
Capire la differenza tra 730 singolo e congiunto è utile per valutare quale opzione risulti più vantaggiosa, soprattutto in termini di tempi di rimborso e compensazione delle imposte.
Come già accennato, il 730 congiunto funziona come una dichiarazione unica che riunisce i redditi, le detrazioni e le spese deducibili di entrambi i coniugi o delle persone unite civilmente.
Per capire come funziona il 730 congiunto, è utile sapere che uno dei due assume il ruolo di “dichiarante”, mentre l’altro viene indicato come “coniuge”. L’Agenzia delle Entrate calcola poi l’imposta complessiva, tenendo conto dei redditi e dei benefici fiscali spettanti a entrambi.
Il dichiarante è semplicemente chi presenta il modello, indipendentemente da chi percepisce i redditi maggiori o sostiene le spese principali.
La presentazione può avvenire sia tramite il 730 precompilato, sia con l’aiuto di un CAF o di un professionista abilitato, proprio come per la dichiarazione individuale.
In caso di rimborso o trattenuta, sarà il sostituto d’imposta del dichiarante a gestire l’accredito o il conguaglio.
Per non incorrere in errori, è fondamentale sapere quando si può fare il 730 congiunto e chi può farlo.
La dichiarazione congiunta 730 è riservata solo ai coniugi sposati o alle persone unite civilmente. Infatti non è ammessa per coppie di fatto, conviventi o conviventi non sposati, quindi il 730 congiunto per conviventi o per conviventi non sposati non è previsto dalla normativa.
Puoi presentare il 730 congiunto anche con coniuge deceduto, a condizione che il decesso sia avvenuto prima dell’invio della dichiarazione e che il coniuge defunto avesse comunque i requisiti per utilizzare il modello 730.
Il 730 congiunto coniugi separati, invece, non è consentito. Capire quando si fa il 730 congiunto e quali condizioni devono essere rispettate è essenziale per valutare se questa modalità possa risultare vantaggiosa in termini fiscali.
Capire quando conviene fare il 730 congiunto è fondamentale per valutare se questa scelta possa portare reali benefici. In generale, la dichiarazione congiunta risulta particolarmente vantaggiosa quando uno dei due coniugi presenta un’imposta a credito e l’altro a debito: in questo caso, gli importi possono essere compensati direttamente, con la possibilità di ottenere un rimborso più veloce.
Un altro aspetto da considerare è la comodità operativa: il 730 congiunto consente infatti di unificare due dichiarazioni in un unico modello, semplificando la gestione fiscale della coppia.
Come per ogni scelta fiscale, anche il 730 congiunto presenta alcuni aspetti da valutare con attenzione. Uno dei principali limiti riguarda la tipologia di reddito: entrambi i coniugi devono aver percepito solo redditi che consentono la presentazione del modello 730. Per evitare errori, è utile consultare l’elenco aggiornato delle categorie ammesse, disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Un altro vincolo è la presenza del sostituto d’imposta: la dichiarazione congiunta può essere trasmessa solo se almeno uno dei due coniugi ne ha uno.
Infine, non è possibile presentare il 730 congiunto per persone incapaci, come minori o persone sottoposte a tutela, né per chi è deceduto prima della presentazione della dichiarazione.
Per questo motivo, è sempre consigliabile valutare caso per caso se questa modalità sia davvero conveniente, tenendo in considerazione tutti i pro e i contro.
Per chi si chiede come fare il 730 congiunto, il primo passo è verificare che entrambi i coniugi abbiano i requisiti per utilizzare il modello 730.
Una volta accertato questo, è possibile presentare la dichiarazione congiunta tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate utilizzando il 730 precompilato, oppure rivolgendosi a un CAF o a un professionista abilitato.
Nel 730 congiunto, come si compila? Uno dei due coniugi deve essere indicato come “dichiarante”, l’altro come “coniuge”. All’interno del modello va selezionata l’apposita opzione per la presentazione congiunta, indicando anche il codice fiscale del coniuge per collegare le due dichiarazioni.
Il procedimento prevede che tu completi la tua dichiarazione per primo. Al termine, ti verrà chiesto se intendi procedere con la modalità congiunta. La dichiarazione verrà unificata solo dopo che anche il tuo coniuge avrà completato la propria parte e dato il consenso all’unione.
Tieni presente che non potrai visualizzare le scelte dell’8, 5 e 2 per mille espresse dal coniuge, che resteranno riservate, anche se regolarmente acquisite dal sistema.
Sarà invece possibile visualizzare e stampare le versioni provvisorie di entrambe le dichiarazioni prima dell’invio definitivo.
Se decidi di rivolgerti a un centro di assistenza fiscale, è normale chiederti quanto costa fare il 730 congiunto al CAF. I prezzi variano in base alla complessità della dichiarazione e ai servizi inclusi, ma di solito si va dai 50 ai 100 €.
Alcuni CAF applicano un’unica tariffa per la dichiarazione congiunta, mentre altri calcolano due compensi separati, specialmente se ci sono molte detrazioni o situazioni particolari da gestire.
Il consiglio è sempre quello di chiedere prima informazioni al CAF di riferimento, anche perché potrebbero essere previste agevolazioni o sconti per chi ha l’iscrizione o per chi usufruisce di altri servizi.
Nel caso di presentazione del modello 730 congiunto, il rimborso fiscale (o l’eventuale addebito) viene sempre gestito dal sostituto d’imposta del dichiarante, cioè del coniuge che presenta materialmente la dichiarazione.
Chi si chiede a chi va il rimborso nel 730 congiunto deve sapere che, anche se redditi e detrazioni appartengono a entrambi, l’importo finale, sia a credito che a debito, viene accreditato o trattenuto solo sul cedolino del dichiarante.
Leggi anche:
Contributi previdenziali: tutto quello che c’è da sapere