Il 730 va fatto ogni anno?

Dichiarazione 730
(foto Shutterstock)

La dichiarazione dei redditi è un documento che va presentato regolarmente se si hanno dei redditi, tranne poche eccezioni

Partiamo da un punto fermo: tutte le persone che hanno dei redditi – per esempio da lavoro, da beni che possiedono oppure che danno in affitto – devono fare la dichiarazione dei redditi

Non basta poi presentare questo documento una volta sola: bisogna farlo di anno in anno. Infatti, serve a dichiarare i redditi dell’anno precedente e a calcolare le imposte da pagare o, eventualmente, i crediti di imposta che abbiamo nei confronti dello Stato.

Non tutte le dichiarazioni sono uguali, infatti possono variare a seconda della tipologia di reddito. Al di là del modello che va utilizzato, però, è importante ricordarsi di rispettare le scadenze entro le quali va presentata, altrimenti si incorre in sanzioni che possono arrivare fino a 1.000 euro.

Vediamo quindi la normativa che regola questa dichiarazione, i casi in cui una persona è obbligata a presentare questo documento, ma anche i casi in cui non deve farlo.

Che cos’è

Come già anticipato, in generale questa dichiarazione è un obbligo che ogni cittadino che percepisce reddito deve rispettare. Ci sono però dei casi specifici in cui non bisogna presentarla. Puoi trovare tutte le casistiche sul sito dell’Agenzia delle Entrate, ed è bene conoscere la propria situazione per non incorrere in errori.

Innanzitutto, chiariamo che la dichiarazione dei redditi si presenta ogni anno, entro una scadenza che si aggira sempre attorno al 30 settembre. Per l’anno 2023, il termine di presentazione è slittato al 2 ottobre, poiché il 30 settembre cade di sabato.

I modelli da presentare variano a seconda della tipologia di reddito. Ne esistono di due tipi:

  • Modello redditi Persone Fisiche (generalmente scritto PF), per le persone non residenti in Italia nel momento in cui hanno percepito il reddito o nell’anno di presentazione della dichiarazione o da chi è obbligato alla tenuta delle scritture contabili (es. i titolari di P.IVA) anche nel caso in cui non abbiano conseguito alcun reddito;
  • Modello 730, che è il più conosciuto e più diffuso, e deve essere presentato da particolari categorie di persone che hanno conseguito redditi nell’anno precedente. Ne sono un esempio i pensionati, i lavoratori dipendenti, chi ha percepito redditi derivanti da terreni, fabbricati o anche redditi di lavoro autonomo per cui non è richiesta la partita IVA. 

Strumenti per la compilazione

L’Agenzia delle entrate ha creato diverse risorse che ti possono aiutare a compilare la dichiarazione dei redditi. Al di là delle istruzioni alla compilazione, uno degli strumenti più comodi e utilizzati è la dichiarazione precompilata.

Questo documento contiene già diversi dati che vengono inseriti direttamente dall’Agenzia perché sono trasmessi in modo automatico. Ad esempio, all’interno del modello precompilato puoi trovare:

  • detrazioni per spese sanitarie (sempre se hai pagato con un sistema tracciabile come la carta di credito o debito e hai presentato il codice fiscale);
  • spese universitarie;
  • spese per premi assicurativi;
  • contributi previdenziali;
  • bonifici per interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica.

Oltre a questo, sono stati sviluppati dei programmi per aiutare la compilazione della propria dichiarazione. Per chi utilizza il modello Redditi PF, per esempio, è disponibile un software on line per la compilazione e successiva creazione del relativo F24 di pagamento.

Come fare la dichiarazione

Per accedere al proprio modello 730 o PF precompilato basta autenticarsi all’interno della piattaforma tramite le proprie credenziali SPID, con la propria carta d’identità elettronica (CIE) o con la carta nazionale dei servizi (CNS). I cittadini residenti all’estero possono invece utilizzare le credenziali rilasciate dall’INPS.

Una volta entrati nel modello, si possono verificare in autonomia le informazioni già presenti sul documento e accettarle o eventualmente modificarle.

Pensi di non riuscire a presentare il modello in autonomia? Non ti preoccupare, puoi sempre rivolgerti a un Caf o a una figura professionale abilitata, come per esempio un consulente del lavoro.

Un altro soggetto che potrebbe offrire il servizio di presentazione della dichiarazione è il datore di lavoro, che se sei un dipendente è il tuo sostituto d’imposta. Si tratta però di una situazione poco frequente: è un servizio che alcune aziende offrono ai propri dipendenti ma non sono assolutamente obbligati a farlo.

 

Leggi anche:

730: come funziona il rimborso?

Bonus 2023 per le famiglie

ISEE precompilato: come fare domanda in autonomia

Iscriviti alla nostra newsletter

Ricevi gratuitamente le ultime novità, le storie e gli approfondimenti sul mondo del lavoro.