Guida completa sulla CU utile sia alle persone con un lavoro subordinato che a chi ha la partita IVA
La Certificazione UnicaÈ un documento ufficiale utile ai fini previdenziali, assicurativi e fiscali che attesta i redditi percepiti e i contributi versati per un determinato contribuente. I sostituti di imposta sono i responsabili dell’emissione per i redditi erogati. More (CU), precedentemente nota come CUD, è un documento fondamentale per molti lavoratori ed ex lavoratori. Non è utile solo per i lavoratori dipendenti, ma anche per pensionati e per chi percepisce altri tipi di reddito.
Viene rilasciata ogni anno dai datori di lavoro o dagli enti previdenziali, e serve a quantificare il reddito percepito e le imposte trattenute. È un documento essenziale per la dichiarazione dei redditi, poiché riporta tutte le informazioni necessarie per calcolare quanto devi versare o, in alcuni casi, se hai diritto a un rimborso.
La CU viene resa disponibile entro il 16 marzo di ogni anno (nel 2025 il termine slitta al 17 marzo, poiché il 16 cade di domenica). Può essere fornita in formato cartaceo oppure elettronico, e puoi scaricarla direttamente dal sito dell’INPS o riceverla tramite il tuo datore di lavoro.
Settembre è il mese in cui si chiude la compilazione del modello 730 e cioè il documento che serve per comunicare al Fisco i redditi che hai percepito e in base a questo pagare le imposte, ottenere delle agevolazioni fiscali e/o delle detrazioni.
Per farlo devi prima affrontare un altro passaggio e cioè quello della certificazione unica (ex CUD). Per questo motivo in questo articolo scopriremo cos’è il cud e cos’è la Certificazione Unica 2025 o meglio se, in realtà, si tratta della stessa cosa.
Scopriremo anche che esiste la Certificazione Unica 2025 dell’INPS, che è leggermente diversa da quella dell’Agenzia delle Entrate.
Se stai leggendo questo articolo, quindi, e vuoi scoprire il mondo della CUD-Certificazione Unica sei nel posto giusto. Iniziamo!
La Certificazione Unica, oggi abbreviata in CU, ma un tempo conosciuta come CUD, è un documento fondamentale se lavori, sei in pensione e se collabori con aziende o enti.
Questo documento ti viene rilasciato ogni anno dai datori di lavoro o dall’INPS e serve a riepilogare i redditi percepiti e le imposte versate. La Certificazione Unica CU è cruciale per la dichiarazione dei redditi e per sapere con esattezza quanto hai guadagnato e quanto hai pagato di tasse.
Nel gergo, infatti, quando una persona chiede cos’è la certificazione unica si risponde che è il documento che anticipa la dichiarazione dei redditi perché, se compilata correttamente, permette di riportare in modo automatico, dentro al 730 o al Modello Persone Fisiche, i dati relativi ai redditi.
Ci sono due tipi di CU:
Ogni anno, sia l’Agenzia delle Entrate che l’INPS ti danno le informazioni necessarie per comprendere e scaricare questo documento.
Per capire ancora meglio cos’è la Certificazione Unica, e quindi cos’è il CUD, possiamo sicuramente dire che il documento contiene informazioni dettagliate su vari tipi di redditi sui quali devi obbligatoriamente pagare l’IRPEF e cioè l’imposta sul reddito delle persone fisiche:
Se hai un contratto da dipendente, riceverai il modello CU 2025 dal tuo datore di lavoro. Se hai una partita IVA potresti riceverla dal committente e cioè dall’azienda e/o imprenditore con cui hai collaborato. Se, infine, sei in pensione, lo riceverai dall’INPS.
Se ti stai ancora chiedendo che cos’è il CUD, il suo significato o meglio ancora cos’è la Certificazione Unica, è bene continuare a leggere questo nostro articolo.
La Certificazione Unica ha un ruolo centrale nella gestione delle imposte e nella dichiarazione dei redditi al fisco. Viene utilizzata per tracciare in modo ordinato tutti i redditi percepiti nell’anno fiscale di riferimento. Ma quando serve la Certificazione Unica, nello specifico?
Serve a:
Ribadiamo ancora una volta che la certificazione unica serve anche a preparare la tua dichiarazione dei redditi, per riportare accuratamente tutte le informazioni necessarie.
In pratica, la Certificazione Unica 2025 è il punto di partenza per il calcolo delle imposte da pagare o dei rimborsi che ti spettano.
Ma chi deve fare la Certificazione Unica? La responsabilità di compilare e rilasciare la Certificazione Unica spetta ai “sostituti d’imposta” e cioè coloro che si sostituiscono a te in quanto contribuente per regolare i rapporti con il Fisco. Parliamo di datori di lavoro, enti pensionistici e chi eroga redditi assimilati a quello da lavoro dipendente.
La tua unica responsabilità è di conservare questo documento e utilizzarlo per la dichiarazione dei redditi. Non ti preoccupare, quindi, non sei tu a doverla preparare, ma chi ti ha pagato il reddito che è dichiarato dentro questo documento.
Tanti nostri lettori ci scrivono per sapere se Certificazione Unica e CUD sono la stessa cosa, la risposta è sì. Il termine CUD era utilizzato fino al 2014, mentre dal 2015 si parla ufficialmente di Certificazione Unica (CU).
Questo cambiamento di nome è dovuto alla necessità di unificare i modelli utilizzati per comunicare diversi tipi di redditi, non solo quelli da lavoro dipendente. Quindi, Certificazione Unica e CUD sono la stessa cosa, ma la Certificazione Unica include anche redditi diversi dal solo lavoro dipendente, come quelli da pensione o redditi occasionali.
Quando parliamo di CUD precompilato ci riferiamo alla possibilità, introdotta dall’Agenzia delle Entrate, di ottenere una dichiarazione dei redditi già compilata con molte delle informazioni utili, tra cui principalmente quelle della Certificazione Unica.
Per questo motivo è possibile fare il 730 precompilato con due CUD, ad esempio, se hai lavorato per più datori di lavoro o enti durante lo stesso anno, semplificando di molto il procedimento di compilazione della dichiarazione dei redditi perché gran parte dei dati li troverai già compilati senza che tu debba aggiungerli.
In poche parole, la Certificazione Unica 2025 sarà inclusa nel tuo 730 precompilato, e potrai verificare che i dati siano corretti prima di inviare la tua dichiarazione oppure aggiungerne altri che per qualche ragione non sono stati inclusi nel flusso telematico.
Vale la pena ribadire, però, che non si può parlare di CUD 2025 precompilato per la dichiarazione dei redditi, perché tu potrai accedere solo al servizio di 730 precompilato.
Se ho due CUD e non faccio il 730 cosa succede?
Se ho due CUD e non faccio il 730, potrei trovarmi a pagare meno soldi rispetto al necessario, e questo indicherebbe una irregolarità fiscale. Quando si percepiscono redditi da più fonti, ciascun datore di lavoro applica le ritenute fiscali solo sul reddito che eroga, senza considerare gli altri introiti.
Questo può portare a un’imposta finale non correttamente calcolata. Presentare il modello 730 permette di controllare e determinare il giusto ammontare di tasse dovute o di ottenere un rimborso se si è versato più del necessario. Se non si presenta la dichiarazione, il Fisco potrebbe accorgersi della discrepanza e richiedere il pagamento delle imposte non versate, con sanzioni e interessi.
Se hai due CU 2025, dovrai necessariamente effettuare la dichiarazione dei redditi quest’anno.
Se hai bisogno di sapere come richiedere il CUD, hai diverse opzioni. Il modo più semplice è accedere al tuo cassetto fiscale tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate o il portale dell’INPS, dove potrai scaricare il CUD in formato PDF.
Se ti sembra troppo complesso capire dove trovare la certificazione unica online, puoi sempre richiedere una copia cartacea direttamente al tuo datore di lavoro o all’ente pensionistico.
Ti stai chiedendo quale CUD serve per il 730 del 2025? Serve quello relativo ai redditi percepiti nel 2024, che ti sarà consegnato entro i primi mesi del 2025.
La domanda comune è: quando arriva il CUD 2025?
La Certificazione Unica viene generalmente rilasciata entro il mese di marzo di ogni anno. Per l’anno 2025, l’Agenzia delle Entrate ha fissato l’obbligo di consegna entro il 17 marzo 2025, dato che il 16 marzo è domenica. I datori di lavoro e gli enti pensionistici devono quindi consegnare la CU 2025 ai dipendenti e ai pensionati entro questa scadenza.
Se per qualsiasi motivo termini il tuo rapporto di lavoro prima di questa data potrai chiedere al datore di lavoro la Certificazione Unica (CU) provvisoria. In questo caso il datore di lavoro la deve consegnare entro 12 giorni dalla tua richiesta. Questo documento ti permette di consegnare al nuovo datore di lavoro un documento che attesta i redditi percepiti, i contributi versati e trattenuti nonché la tassazione applicata al TFR.
In ogni caso, se non ricevi il documento entro la fine di marzo, dovresti contattare il tuo datore di lavoro o l’INPS.
Questo documento ti può essere consegnato sia in modalità cartacea che elettronicamente, ad esempio trasmettendo il file PDF via email.
Scopriamo insieme dove trovare il CUD online, direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Anticipiamo che, per trovare la certificazione unica, è necessario che questa sia stata resa disponibile dal tuo datore di lavoro.
La procedura è quindi la seguente:
Se hai difficoltà, puoi rivolgerti al CAF o a un commercialista, che possono aiutarti a scaricare il documento. In caso di dubbi, il CAF può scaricare il CUD per te e assisterti nella compilazione del 730.
Come abbiamo visto nel paragrafo precedente, il cassetto fiscale CUD è uno strumento utile per chi vuole gestire, leggere e analizzare i propri documenti fiscali in autonomia.
Accedendo al cassetto fiscale sul sito dell’Agenzia delle Entrate, puoi trovare tutte le tue certificazioni e altre informazioni relative ai tuoi redditi. Questo sistema ti permette di scaricare la Certificazione Unica e di verificarne la correttezza prima di presentare la dichiarazione dei redditi.
Anche per ottenere la Certificazione Unica dell’INPS, puoi seguire una procedura online semplice e rapida.
Come scaricare il CUD? Devi accedere al sito ufficiale dell’INPS utilizzando le proprie credenziali SPID, CIE o CNS.
Una volta effettuato l’accesso, si deve navigare alla sezione “Fascicolo Previdenziale del Cittadino“. All’interno di questa area, selezionare la voce “Modelli” e successivamente “Certificazione Unica“, dove sarà possibile scaricare CUD Inps in formato PDF.
In alternativa, per chi preferisce l’uso di dispositivi mobili, l’INPS ha sviluppato l’applicazione “INPS Mobile“, disponibile per smartphone e tablet con sistemi operativi Android e iOS, attraverso la quale è possibile ottenere la CU in pochi passaggi.
Se la Certificazione Unica non è presente nel cassetto fiscale, è possibile che il sostituto d’imposta non abbia ancora trasmesso il documento all’Agenzia delle Entrate.
In questo caso, ti consigliamo di contattare direttamente il datore di lavoro o l’ente pensionistico per richiedere la CU. In alternativa, puoi consultare i dati della Certificazione Unica nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate, accedendo con le proprie credenziali SPID, CNS o CIE, e verificare la presenza del documento nella sezione dedicata alle dichiarazioni fiscali.
Tieni presente che nei periodi di maggiore affluenza di documenti, ci potrebbero essere dei piccoli ritardi nella visualizzazione della documentazione online.
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato le istruzioni CU 2025 per aiutare gli operatori a compilare correttamente il modello.
Le istruzioni CU 2025 sono studiate principalmente per queste figure che devono compilare e trasmettere ciclicamente il documento, ma possono essere utili anche a te per capire come interpretare le varie voci del documento e dove trovare le informazioni di cui hai bisogno per la tua dichiarazione dei redditi.
Puoi trovare il CUD online accedendo al portale dell’INPS o dell’Agenzia delle Entrate, dove potrai scaricarlo in formato digitale. Allo stesso modo, sempre navigando dentro il sito dell’Agenzia delle Entrate potrai trovare le istruzioni Certificazione Unica 2025 oltre che il modello di certificazione unica online.
Se non hai molta familiarità con i documenti fiscali, potresti chiederti come leggere il CUD. Le sezioni principali del documento includono:
Ogni voce è numerata e spiegata nelle istruzioni CU 2025 che puoi trovare online. Il controllo più importante da fare è quello relativo al totale delle somme che hai percepito che trovi nel riquadro intitolato “ammontare lordo corrisposto”. Se trovi un importo più alto o più basso di quello che pensi debba essere, puoi consultarti con il tuo datore di lavoro o con chi ha realizzato la CU.
Ogni anno ci possono essere piccoli cambiamenti nelle norme fiscali, e anche la Certificazione Unica 2025 non fa eccezione. Se ti chiedi cosa cambia tra il CUD 2024 e il CUD 2025, puoi consultare le istruzioni CU 2024 e 2025 fornite dall’Agenzia delle Entrate o eventuali novità sul sito dell’INPS.
Le principali modifiche per l’anno in corso riguardano le certificazioni uniche dei lavoratori autonomi. Rispetto alla certificazione unica 2024, infatti, chi ha la partita IVA e aderisce al regime forfettario non riceverà più la CU. Perché? La riforma fiscale introdotta con il Decreto semplificazioni dell’anno scorso, prevede l’esonero dall’invio a partire dal 2025 quindi per i compensi relativi al 2024.
Per quanto riguarda la certificazione unica del 2025 dell’INPS, ricordiamo che può essere chiesta anche da:
Anche se lavori con la partita IVA hai a che fare con la CU. Infatti la Certificazione Unica 2025 agli autonomi in regime ordinario o semplificato, deve essere rilasciata dalle aziende e dagli enti che ti hanno pagato compensi nel corso dell’anno precedente. Se rientri tra gli autonomi, riceverai la CU dai tuoi clienti o committenti e dovrai utilizzarla per compilare la tua dichiarazione dei redditi.
Attenzione però: se sei in regime forfettario, che è il regime agevolato previsto se hai un totale compensi pari o inferiore a 85.000 € annui, a partire da quest’anno non riceverai più la Certificazione Unica. Questo vuol dire che, per i compensi che hai incassato nel 2024, non ci sarà più questo documento fiscale.
Il CUD INPS pensionati è un documento altrettanto importante, in quanto attesta i redditi da pensione percepiti nell’anno precedente e le relative ritenute fiscali applicate.
L’INPS mette a disposizione diverse modalità per ottenere la CU, che sono bene o male quelle già viste in precedenza:
La scadenza CU 2025 è la stessa prevista per la consegna del documento ai lavoratori dipendenti, quindi il 17 marzo 2025. La scadenza per la certificazione unica del 2025 originaria sarebbe il 16 marzo, ma dato che cadeva di domenica è stata spostata al 17.
Entro questo termine, infatti, tutti i datori di lavoro e gli enti pensionistici devono inviare la Certificazione Unica a chi lavora e a chi è in pensione. La scadenza della Certificazione Unica 2025 per i dipendenti è la stessa anche per i lavoratori autonomi (ad esclusione dei forfetari che non la riceveranno più).
Chi non rispetta questa scadenza rischia delle sanzioni.
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