La Legge di Bilancio 2025 ha confermato il taglio al cuneo fiscale, introdotto con il Decreto Lavoro nella primavera del 2023, facendolo diventare una misura strutturale, ma con regole diverse
Tra gli obiettivi del governo c’è quello di ridurre ulteriormente il cuneo fiscale in busta paga. Questo significa cercare di diminuire la differenza tra lo stipendio lordo che ti spetta e l’importo netto che ricevi, al netto di contributi e imposte sul reddito.
Con questa misura, a parità di retribuzione lorda, potresti ricevere più soldi in termini di netto, senza che i costi per l’azienda aumentino. L’obiettivo è quindi alleggerire il peso fiscale sul tuo reddito mantenendo invariati gli oneri per il datore di lavoro.
Lo sgravio fiscale spetta a tutti i lavoratori dipendenti del settore privato, indipendentemente dalla tua qualifica. Che tu sia dipendente full-time, part-time, apprendista o che il tuo contratto sia a tempo determinato, rientri tra chi ne beneficia. Sono esclusi, però, i rapporti di lavoro domestico, come specificato dalla legge.
La percentuale dello sgravio non è uguale per tutti. Anticipiamo qui una prima novità per il 2025: mentre il taglio al cuneo fiscale del 2024 veniva calcolato in base al reddito da lavoro dipendente, oggi viene considerato il reddito complessivo e cioè quello che serve per la dichiarazione dei redditi con il Modello 730!
Non devi presentare alcuna domanda per ricevere questo aumento in busta paga, perché lo sgravio verrà applicato in modo automatico.
Negli anni il taglio del cuneo fiscale è passato dall’essere una misura temporanea nel 2023, a una misura strutturale oggi, nel 2025.
La legge di bilancio aveva introdotto eliminato lo sconto sui contributi INPS a tuo carico, basandosi su due diverse soglie di reddito da lavoro dipendente.
Per te questo significava un vantaggio diretto: i contributi INPS che dovevi versare erano più bassi e, di conseguenza, anche le trattenute in busta paga diminuiscono. In pratica, il tuo stipendio netto aumenta proprio perché le trattenute erano ridotte.
Questa misura, però, è stata completamente rivista per il 2025.
Con la legge di bilancio 2025, il taglio del cuneo fiscale è diventato definitivo. In che modo? eliminando lo sconto sui contributi a tuo carico, sono state introdotte due nuove agevolazioni fiscali in base al tuo reddito annuo. Nello specifico:
Ma vediamole più nel dettaglio queste nuove misure fiscali.
Nel primo caso, e cioè per chi ha un reddito complessivo entro 20.000€, l’agevolazione è così calcolata:
Per quanto riguarda, invece, la nuova detrazione d’imposta, se il tuo reddito complessivo annuo è compreso tra:
Attenzione: nonostante anche questa nuova misura venga calcolata, in presenza di tutti i requisiti di legge, in automatico dal datore di lavoro, un altro elemento da considerare è il periodo lavorato.
Questo vuol dire che l’importo finale che vedrai dipenderà anche da quante giornate di effettivo lavoro possono essere considerate ai fini della detrazione.
Per capire bene il funzionamento di queste voci e la loro presenza in busta paga dobbiamo comunque aspettare le istruzioni operative da parte dell’agenzia delle entrate.
Nel 2025, lo sgravio del cuneo fiscale verrà mostrato direttamente nel cedolino dello stipendio, nella parte centrale dove sono riportati i dettagli del mese lavorato, come le ore o i giorni di attività.
Troverai la voce “Esonero IVS”, di solito indicata subito dopo l’imponibile previdenziale. Accanto a questa voce, nella colonna “Importo base”, sarà riportata la cifra dello sconto applicato, insieme alla percentuale di esonero.
Poiché si tratta di uno sconto che rappresenta un’agevolazione a tuo favore, l’importo sarà indicato nella colonna delle competenze, aumentando così il tuo netto in busta paga.
Facciamo un esempio pratico per avere chiaro come funziona e capire bene quanto posso ricevere in più in busta paga.
Se proviamo a fare alcuni calcoli di prova, alla luce di quello che abbiamo spiegato nei paragrafi precedenti, saranno i lavoratori con una retribuzione annua lorda (RAL) dai 35.000 € in su a guadagnarci qualcosa da queste nuove misure. Ecco due esempi.
Netto valido per il 2024: 14.389,86 €;
netto valido per il 2025: 14.365, 49 €;
differenza negativa: -24,37 €.
Netto valido per il 2024: 25.600,80 €;
netto valido per il 2025: 26.600,80 €;
differenza positiva: +1.000 €.
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