Abbiamo parlato con Marianna Marcuzzo, founder di Smile to Move, che ci ha raccontato perché oggi servono competenze strategiche per attrarre, coinvolgere e trattenere i talenti
Negli ultimi anni il mondo del lavoro è cambiato profondamente, e con esso le aspettative delle persone. Per le aziende diventa sempre più importante attrarre e trattenere i talenti, non solo attraverso benefit e percorsi di carriera, ma anche – e soprattutto – grazie a una cultura organizzativa autentica, capace di parlare chiaro.
Per farlo serve però un linguaggio coerente, una narrazione credibile, una comunicazione che coinvolga. Perché valori e visione aziendale non bastano: devono essere vissuti, condivisi e raccontati con gli strumenti giusti, attraverso i canali più adatti, nel momento più efficace.
Una sfida che coinvolge direttamente i team HR e comunicazione, sempre più spesso chiamati a lavorare insieme per costruire un’identità aziendale forte e riconoscibile. Ed è proprio per rispondere a questa esigenza che Smile to Move ha ideato il People Communication Master. In partenza il 12 settembre 2025, è ormai giunto alla sua terza edizione. Ne abbiamo parlato con Marianna Marcuzzo, founder e Managing Partner di Smile to Move.
Nel panorama attuale, sviluppare un buon piano di employer branding non è un’opzione, ma un imperativo. È la chiave per rimanere competitivi, per distinguersi, per costruire relazioni solide con chi lavora (o vorrebbe lavorare) in azienda.
“L’employer branding è sia un obiettivo che uno strumento senza tempo,” afferma Marianna Marcuzzo. “Non è quello che dici di essere, ma quello che le persone vivono e percepiscono quando lavorano con te – o anche solo quando ci pensano. È l’esperienza reale che offri, dal primo colloquio all’ultimo giorno”.
Un concetto che va ben oltre le campagne di comunicazione o la pagina “Lavora con noi”. Alla base c’è una cultura aziendale coerente, quotidiana, fatta di valori praticati prima che dichiarati. Ma per farla vivere davvero, serve una comunicazione all’altezza: “La comunicazione è il veicolo che trasporta e alimenta questa cultura – aggiunge Marianna – ed è ciò che può trasformare ogni persona in azienda in un vero ambassador del brand”.
Il Master nasce da un bisogno concreto, emerso direttamente dall’esperienza sul campo con aziende e professionisti HR. “L’idea è nata ascoltando la voce più autentica: quella dei nostri clienti. In molti ci dicevano di sentirsi impreparati a gestire la comunicazione interna, semplicemente perché non si erano mai formati per farlo”.
Così è nato un percorso pensato per fornire competenze strategiche e pratiche, utili per progettare una comunicazione efficace, moderna, impattante. Non si tratta di teoria, ma di un approccio concreto, che unisce contenuti aggiornati, strumenti digitali e confronto tra pari.
La formula è interamente online, per garantire la partecipazione di persone da aziende e settori diversi. Questo crea un valore aggiunto notevole: “Favoriamo uno scambio cross-aziendale e cross-settoriale che arricchisce ogni edizione. Secondo noi, infatti, la contaminazione di esperienze è una parte fondamentale dell’apprendimento”, sottolinea Marianna.
Il programma è articolato in tre aree tematiche: strategica, dei linguaggi e applicativa. Ognuna punta a sviluppare competenze specifiche – ma tutte con l’obiettivo comune di rendere la comunicazione interna ad alto impatto un punto di forza, non un compito accessorio.
Le persone che partecipano escono dal percorso con una maggiore autonomia nella progettazione e gestione dei progetti di comunicazione: “Non basta più essere esecutori – spiega Marianna – oggi serve essere architetti della comunicazione, capaci di costruire palinsesti che evolvono nel tempo e portano risultati concreti”.
Grande attenzione è dedicata anche allo sviluppo delle competenze di storytelling, attraverso esercitazioni pratiche su copywriting, grafica e video. “Vogliamo rendere le persone autonome, anche senza consulenti esterni, e capaci di comunicare in modo coinvolgente, coerente con la voce aziendale e sfruttando i canali giusti. Anche con l’aiuto dell’AI, naturalmente”.
Infine, l’area applicativa guida le persone a scegliere i canali più adatti, creare strategie ad alto impatto e leggere i dati per valutare ciò che funziona davvero. Tra i docenti di quest’ultima area ci siamo anche noi di laborability: Luca Busetto, responsabile marketing, ed Elena Longo, responsabile della redazione, terranno un modulo dedicato alla produzione e organizzazione editoriale, all’ascolto delle persone e al monitoraggio dei dati per capire cosa funziona davvero.
Una delle sfide più importanti che le aziende devono affrontare oggi è l’integrazione tra funzioni diverse. HR e comunicazione, in particolare, devono smettere di lavorare in parallelo: “Devono essere un’unica mente. L’HR conosce a fondo le persone, la comunicazione sa trasformare quella conoscenza in una narrazione autentica e coerente”.
È anche per questo che il Master è aperto fino a tre partecipanti per azienda: un’occasione per costruire alleanze interne, sviluppare un linguaggio comune e definire un piano condiviso.
Secondo Marianna, ci sono almeno tre scivoloni frequenti quando si parla di employer branding e comunicazione interna ad alto impatto:
Errori che costano caro in termini di engagement e credibilità. “La comunicazione non può essere un monologo, deve essere uno scambio continuo, una co-creazione. E i leader devono essere i primi a incarnare la cultura che raccontiamo”.
Il People Communication Master di Smile to Move riparte il 12 settembre ed è rimasto un solo posto disponibile. Il percorso si rivolge a chi vuole fare della comunicazione interna una leva strategica di crescita, benessere e posizionamento aziendale: non lasciarti sfuggire questa occasione!