Pay transparency: da obbligo normativo a vantaggio competitivo

trasparenza salariale
(foto Shutterstock)

Nel 2026 l’Italia dovrà recepire la direttiva sulla trasparenza retributiva, vediamo come trasformarla in un vantaggio competitivo insieme a Stupendio.

La Direttiva Pay Transparency dell’Unione Europea ha lo scopo di rendere chiari e trasparenti i salari e i benefit offerti dalle aziende, oltre a richiedere che i criteri utilizzati per determinarli siano pubblici ed esplicitati.

Entro giugno del 2026 anche l’Italia dovrà recepirla, per questo motivo è fondamentale trasformare la trasparenza salariale – e la sua comunicazione – in una priorità. Muoversi in tempo significa trasformare un adempimento legale in un vantaggio competitivo, inserendosi tra le pratiche di employer branding.

Pay transparency: una leva strategica di employer branding

Le persone cercano sempre di più aziende in cui non c’è divario fra quanto viene promesso e quanto effettivamente si riceve.

La coerenza è una qualità considerata ormai fondamentale, soprattutto tra le nuove generazioni. Ci si aspetta un luogo di lavoro che rappresenti il proprio sistema di valori: la trasparenza non è solo un atto di comunicazione, ma diventa la prova che il personale ha il diritto di conoscere le dinamiche interne.

 Mostrare chiaramente le fasce retributive, esplicitare i criteri di crescita e le logiche di valutazione significa anche comunicare equità: le persone partono da basi chiare e confrontabili, che non possono essere condizionate da fattori soggettivi.

In questo senso possiamo parlare anche dello sviluppo di una strategia d’inclusione, dove anche le categorie generalmente più svantaggiate nel mondo del lavoro ricevono gli stessi strumenti di tutti, riducendo l’asimmetria informativa.

 La pay transparency diventa quindi uno strumento di employer branding perché riflette l’immagine di un’azienda coerente tra promesse di wellbeing e condizioni reali, rinforzando la fiducia interna e attraendo talenti che cercano autenticità.

Comunicare la compliance: perché è fondamentale farlo (e farlo bene)

La compliance, cioè l’adeguamento alle nuove regole sulla trasparenza salariale, è un passo necessario e il modo in cui viene comunicata all’esterno è fondamentale per trasmettere l’impegno dell’azienda sul piano valoriale.

Senza una strategia di comunicazione correte il rischio che le vostre azioni vengano percepite più come un obbligo formale, risultando quindi meno sincere.

 La comunicazione si rivolge a tre target principali: il personale attuale, i talenti da attrarre e in modo più ampio gli stakeholder.

Per ogni pubblico potrete sfruttare forme differenti di storytelling, che permettano di rafforzare l’immagine del datore di lavoro e che lo rendano un brand credibile.

  • Ai/alle dipendenti si espongono le informazioni concrete: criteri, metodologie, fasce salariali, processi di valutazione e di crescita.
  • Ai talenti da attrarre è opportuno comunicare chiarezza e prevedibilità, indicando i percorsi, i range e gli standard di meritocrazia.
  • Agli stakeholders, più in generale, è importante dimostrare la coerenza con gli impegni ESG e di sostenibilità sociale, illustrando il modello retributivo e la sua solidità.

Raccontare la compliance diventa quindi un modo per costruire employer branding valorizzando i dati retributivi: ecco che l’azienda appare credibile e trasparente.

La comunicazione può passare attraverso numerosi mezzi: internamente vi torneranno utili la career page del sito, che può ospitare tutte le informazioni necessarie corredate di FAQ, ma anche report condivisi e i social. Verso l’esterno, potete usare per esempio gli annunci di lavoro e i portali di employer branding, come Stupendio.

La transizione alla pay transparency: il supporto di Stupendio

Stupendio è una delle principali piattaforme digitali che guida l’innovazione nel campo delle Risorse Umane

Attraverso l’analisi dei dati sostiene le aziende nel valorizzare la propria credibilità digitale e migliorare la strategia di employer branding. Il risultato? Meno costi, turnover e una maggiore talent retention.

Per accompagnare nella transizione alla trasparenza salariale, Stupendio può analizzare gli stipendi in ottica di parità, individuando degli strumenti di confronto con il resto del mercato (benchmark). Inoltre, è un tool molto utile per creare report trasparenti che l’azienda può distribuire ai dipendenti e da chi si candida.

La piattaforma non si limita agli stipendi: permette anche di confrontare benefit, work-life balance, opportunità di crescita e cultura aziendale, creando un quadro completo della posizione dell’azienda sul mercato e della propria offerta rispetto ai competitor.

Come Laborability collaboriamo in maniera continuativa con Stupendio per valorizzare insieme l’immagine delle aziende come employer, nella convinzione che un ambiente di lavoro positivo passa attraverso esperienze concrete e quotidiane, capaci di raccontare l’autenticità dei valori.

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