Il procedimento disciplinare è un percorso obbligatorio che il datore di lavoro deve intraprendere prima di licenziare un proprio dipendente
Il procedimento disciplinare è l’iter obbligatorio che un’azienda deve seguire prima di licenziare un dipendente. Nel nostro ordinamento, infatti, non esiste il licenziamento immediato o “in tronco”.
Anche in presenza di fatti gravissimi, come risse sul posto di lavoro, furto di beni aziendali o molestie, il datore di lavoro deve prima avviare e completare il procedimento disciplinare, seguendo regole precise.
Queste norme sono stabilite dall’articolo 7 dello Statuto dei Lavoratori, che viene poi integrato dalle disposizioni dei contratti collettivi.
L’articolo 7 dello Statuto prevede che:
Attenzione: queste regole non si applicano ai lavoratori domestici (colf e badanti). In questi casi, il licenziamento può avvenire senza seguire il procedimento disciplinare.
Anche se lavori nel settore pubblico, puoi andare incontro alla responsabilità disciplinare e al potere disciplinare della tua amministrazione, proprio come accade per i dipendenti privati.
Se commetti una violazione, l’ente pubblico per cui lavori deve avviare un procedimento disciplinare.
Le condotte sanzionabili, le sanzioni applicabili e i termini entro cui il procedimento deve essere avviato e concluso sono stabiliti nei contratti collettivi di settore.
Come ogni procedura, anche il procedimento disciplinare segue diverse fasi, ognuna con regole specifiche. Vediamo i passaggi principali.
L’azienda deve esporre il codice disciplinare in un luogo accessibile a tutti i lavoratori. Questo è fondamentale se il datore di lavoro intende contestare inadempimenti legati alla specifica attività lavorativa.
Se il codice disciplinare non viene affisso, il licenziamento potrebbe risultare invalido. Tuttavia, questa regola non si applica alle condotte gravi, come quelle contrarie all’etica comune o ai più generali obblighi di comportamento.
L’azienda deve comunicarti per iscritto la contestazione disciplinare, informandoti che hai diritto a difenderti, ovvero ricevendo ascolto e presentando le tue giustificazioni scritte.
Se dovessi decidere di difenderti, puoi:
il datore di lavoro intima il licenziamento oppure comunica la conclusione del procedimento disciplinare.
La contestazione disciplinare è il primo passo del procedimento disciplinare ed è anche la fase più delicata. Qui viene definito con precisione cosa ti viene contestato e su quali basi si avvia il procedimento.
Per essere valida, la contestazione deve rispettare alcuni principi fondamentali:
Il procedimento disciplinare si può concludere in due modi:
Durante il procedimento disciplinare, il rapporto di lavoro rimane attivo. Questo significa che, a meno che non venga disposta una sospensione cautelare, devi continuare a svolgere la tua attività lavorativa.
Se lo ritieni opportuno, puoi comunque presentare le dimissioni mentre il procedimento è in corso. Tuttavia, essendo una tua scelta, in questo caso perderesti il diritto alla NASpI, l’indennità di disoccupazione.
Non puoi impugnare il procedimento disciplinare in sé, ma solo il provvedimento finale, cioè la sanzione disciplinare che l’azienda decide di adottare.
Se impugni la sanzione, puoi far valere tutti gli errori e le irregolarità commesse nel procedimento, ad esempio:
Se decidi di impugnare il licenziamento, è fondamentale conoscere termini e modalità per farlo nel modo corretto.
L’azienda deve avviare il procedimento disciplinare ogni volta che intende applicare una sanzione disciplinare.
Solo in alcuni casi, i contratti collettivi permettono di adottare un semplice rimprovero verbale, senza bisogno di aprire il procedimento. Per sapere quali sanzioni possono essere applicate senza questa procedura, è sempre utile consultare il contratto collettivo di riferimento.
In generale, sanzioni come la sospensione disciplinare o il licenziamento non possono mai essere adottate senza prima avviare e concludere correttamente il procedimento disciplinare.
I contratti collettivi elencano, a titolo esemplificativo, le situazioni in cui possono essere applicate le diverse sanzioni disciplinari.
Devi consultare il contratto collettivo per capire il termine entro quando il procedimento disciplinare deve essere concluso.
Prendiamo come esempio tre dei contratti più diffusi a livello nazionale per scoprire la durata del procedimento disciplinare.
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