Per i genitori con figli con disabilità, aumenti dell’Assegno Unico che portano fino a 120 € in più al mese
Dal 1° marzo 2022 sono spariti, per sempre, gli assegni per il nucleo familiare, gli assegni familiari, vari bonus e tutto il sistema delle detrazioni.
L’assegno unico e universale è diventata la sola forma di sostegno economico per i genitori, che ha riassunto e unito tutte le precedenti tutele.
È una misura universale: tutti i genitori con figli a carico hanno diritto all’assegno, indipendentemente dal lavoro svolto (lavoratore subordinato, autonomo, imprenditore, disoccupato) e dall’ammontare del reddito annuo.
Per i genitori di figli con disabilità sono previste specifiche maggiorazioni dell’assegno mensile, anche in base alla gravità della disabilità: in questo caso si parla di assegno unico figlio disabile, o più in generale di assegno unico per figlio disabile, che rientra tra le forme di sostegno garantite a tutte le famiglie con un assegno unico con figlio disabile a carico.
Il team di esperti di laborability ha realizzato una guida all’Assegno unico 2025 che ti permette di superare tutti i passaggi della compilazione della domanda, passo dopo passo, con un linguaggio semplice e accessibile per tutti.
Per i figli disabili maggiorenni, l’assegno unico continua a essere riconosciuto fino ai 21 anni, con importi ridotti rispetto ai minorenni, ma arricchiti da maggiorazioni collegate al grado di disabilità.
Una volta superata questa soglia di età, se il figlio con disabilità rimane fiscalmente a carico, puoi comunque ricevere una quota fissa mensile. Si tratta di una forma di sostegno dedicata e continuativa, pensata per accompagnare la famiglia anche nella fase adulta della vita del figlio.
Per i figli disabili minorenni, l’assegno unico prevede il riconoscimento della quota base in funzione dell’ISEE, a cui si aggiunge una maggiorazione variabile in base alla gravità della disabilità.
L’importo complessivo cresce nei casi di disabilità media, grave o di non autosufficienza, garantendo un sostegno economico più consistente per le famiglie con bambini sotto i 18 anni.
Sono previste specifiche maggiorazioni dell’assegno unico per i figli disabili.
Vediamo in sintesi quali sono le maggiorazioni dell’assegno unico nel 2025 per chi ha una disabilità. Innanzitutto l’importo massimo dell’assegno, pari a 199 € per il 2025, spetta a tutti i figli a carico con disabilità, a prescindere dall’età.
Per i figli disabili fino a 21 anni, è prevista una maggiorazione fissa in base al grado di disabilità e a prescindere dall’ISEE familiare, ossia:
Facciamo l’esempio di una famiglia con figlio disabile a carico, non autosufficiente, di 20 anni e con un ISEE di 14.000 €: con i nuovi importi ha diritto a un assegno mensile di 201 €, maggiorato di 120,56 € (e quindi 321,56 € in totale).
La normativa prevede un trattamento di favore per i genitori con figli con disabilità a carico, attraverso una maggiorazione dell’assegno unico che si aggiunge all’importo ordinario.
In generale, la misura mensile dell’assegno varia in base all’ISEEÈ una valutazione della situazione economica del soggetto che ha intenzione di fruire di particolari prestazioni sociali agevolate. More familiare: l’importo dell’assegno unico universale si riduce progressivamente con l’aumentare dell’ISEE.
Per il 2025, l’importo minimo è di 57,50 €, mentre l’importo massimo è di 199 € per ciascun figlio: gli importi intermedi dipendono dall’entità dell’ISEE familiare.
In presenza di figli con disabilità nel nucleo familiare, a questi importi si sommano specifiche maggiorazioni, pensate per offrire un sostegno più adeguato alle esigenze delle famiglie.
Un’altra previsione particolare riguarda i figli disabili orfani. In questo caso è stata introdotta una norma specifica che consente anche ai figli maggiorenni orfani di percepire l’assegno unico se già percettori della pensione ai superstiti e se in possesso di certificazione della disabilità grave ai sensi della legge 104.
Nel caso dell’assegno unico per figli con disabilità, non è previsto un limite massimo di età per continuare a ricevere il contributo. A differenza della disciplina generale, che interrompe l’erogazione al compimento dei 21 anni, per i figli disabili è prevista una deroga specifica.
Puoi continuare a ricevere l’assegno unico per figli disabili over 21 se tuo figlio risulta fiscalmente a tuo carico. Questo significa che, per stabilire il diritto all’assegno dopo i 21 anni, viene presa in considerazione la situazione economica del figlio, e non più solo l’età.
In particolare, nei casi di disabilità grave o non autosufficienza, in cui il figlio non è in grado di lavorare, la condizione di carico fiscale è molto frequente. In queste situazioni, puoi continuare a percepire l’assegno unico figli disabili anche oltre il ventunesimo anno.
Non è previsto alcun assegno unico per figli disabili maggiorenni non a carico. La normativa stabilisce che puoi ricevere l’assegno unico per figli con disabilità di qualsiasi età, ma solo se il figlio è ancora fiscalmente a carico.
Nel momento in cui tuo figlio disabile non risulta più a carico, si presume che abbia raggiunto una propria autonomia economica. In questo caso, non puoi più ricevere l’assegno unico a suo nome, neanche se presenta una disabilità.
Puoi inoltrare la richiesta di assegno unico per figlio disabile direttamente online sul sito dell’INPS. È sufficiente avere il codice fiscale di tuo figlio, un documento di identità e le coordinate bancarie del conto corrente dove l’INPS effettuerà il pagamento.
Se sei genitore di un figlio disabile e presenti domanda per l’assegno unico universale, riceverai l’importo comprensivo anche di eventuali arretrati. Infatti, come specifica l’INPS, l’importo viene dato con decorrenza retroattiva.
Attenzione però a non attendere troppo: si possono chiedere tre mesi di arretrati a condizione di presentare la domanda entro il 30 giugno.
Nel 2025 l’assegno unico 2025 figli disabili e Universale è stato adeguato all’inflazione (+0,8%), con una lieve maggiorazione degli importi rispetto all’anno precedente. Restano confermate le maggiorazioni dedicate: fino a 120,56 € al mese per figli non autosufficienti, 109,07 € per disabilità grave e 97,68 € per disabilità media.
Una novità importante riguarda l’esclusione dell’assegno dal calcolo ISEE, che permette alle famiglie di non vedere ridotti altri benefici legati all’indicatore. Inoltre, l’INPS ha introdotto procedure più snelle per gli aggiornamenti e il pagamento degli arretrati, garantendo maggiore continuità nei sostegni economici.
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