Lavoro e sedentarietà: come combatterla?

lavoro e sedentarietà
(foto Shutterstock)

in collaborazione con Show4Health - Lo spettacolo della salute

La scrivania, oggi, non è più solo un piano di lavoro. È il luogo dove passiamo gran parte della nostra vita, e se da un lato è il centro delle nostre sfide professionali, dall’altro nasconde un nemico silenzioso: la sedentarietà, che consuma energia, benessere e motivazione.

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), in Italia questa problematica riguarda circa il 33% della popolazione adulta, con punte oltre il 40% tra gli over 65

Un dato che ci colloca ai primi posti in Europa per inattività fisica, con conseguenze pesanti: malattie croniche che assorbono più del 70% della spesa sanitaria nazionale, come evidenziato dal Ministero della Salute nel Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025, e un costo sociale stimato in 37 miliardi di euro all’anno, calcolato dall’OMS e dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD).

Insomma, staccare dalla scrivania non può e non deve essere un lusso, bensì strategia e necessità. Brevi pause rilanciano mente e corpo, aumentano produttività e benessere, e creano equilibrio tra lavoro e vita personale, confermano studi e esperti.

In questo articolo analizzeremo dati, segnali corporei e strategie pratiche per rompere la sedentarietà, intanto a livello lavorativo, e trovare il modo per inserire nella propria routine quotidiana del movimento. 

L’attività fisica come motore di produttività aziendale

“Chi si muove, incide.” Non è un modo di dire: l’attività fisica è carburante per la mente. Migliora concentrazione, resistenza allo stress e capacità decisionale, come conferma uno studio ispano-americano pubblicato su PubMed.

Secondo l’OMS, bastano 150 minuti a settimana di attività moderata per ossigenare il cervello, stimolare la circolazione e mantenere la lucidità durante la giornata. In questo senso, micro-pause attive, stretching e piccoli esercizi diventano allora alleati insostituibili di creatività e problem solving.

Il punto è chiaro: il corpo in movimento rende più produttiva anche la mente.

Già, ma come fare tutto questo se si trascorrono almeno 7 o 8 ore in ufficio dal lunedì al venerdì? Prima di addentrarci sul come e quando fare movimento, analizziamo un altro aspetto.

I rischi della sedentarietà per la salute fisica

Quando ti muovi poco, il corpo paga “a rate” le ore passate fermo. 

La postura rigida indebolisce i muscoli posturali, irrigidisce i flessori d’anca, “spegne” i glutei e sovraccarica la zona lombare: la combinazione perfetta per dolori ricorrenti a schiena e cervicale. 

Spalle chiuse e capo proteso in avanti aggravano le tensioni, mentre il respiro si fa meno profondo perché anche il diaframma lavora peggio. La circolazione rallenta e provoca:

  • gambe pesanti, 
  • ritenzione e sensazione di stagnazione 

In parallelo, anche il metabolismo rallenta: senza movimento bruciare zuccheri e grassi diventa più difficile, i cali di energia dopo i pasti sono la regola e nel tempo aumentano i rischi di sovrappeso e problemi cardiovascolari.

La soluzione, però, non passa da sforzi estremi: serve un percorso progressivo, cucito su obiettivi realistici, che lavori su tre pilastri – forza, fiato e flessibilità – con esercizi quotidiani di mobilità e rinforzo posturale. 

Bastano pochi minuti, purché costanti. E in caso di dolori cronici, un percorso personalizzato può riallineare i movimenti, ridurre i compensi e restituire al corpo la capacità di sostenere i carichi senza sofferenza.

Perché stare fermi rallenta il metabolismo

Il metabolismo ama il movimento: quando manca, rallenta. Meno contrazioni muscolari significa minor dispendio a riposo e peggior gestione di zuccheri e grassi; l’effetto “post-prandiale” si fa sentire con sonnolenza e cali di energia.

Tra le principali conseguenze della sedentarietà c’è proprio l’inefficienza metabolica: diventa più difficile “bruciare” e più facile accumulare. 

Per riaccenderlo non bastano sprint occasionali, serve una routine che alterni gli stimoli: forza per aumentare la massa muscolare attiva, attività cardiovascolare per migliorare l’utilizzo dei substrati, mobilità per muoversi meglio e quindi di più.

Un altro alleato prezioso è rappresentato dall’acqua: in piscina lavori a intensità utili senza stressare le articolazioni, bruciando molte calorie e rimettendo in moto la pompa muscolare.

Il trucco? La costanza e una programmazione fatta su misura per te.

Anche la mente ne risente: il lato invisibile della sedentarietà

Se il corpo si ferma, anche l’umore ne risente.

L’inattività riduce endorfine, abbassa la percezione di energia e alimenta la sensazione di inefficacia. È un circolo vizioso: meno ti muovi, meno hai voglia di muoverti.

Eppure basta poco per invertire la rotta: una camminata veloce, qualche esercizio respiratorio, un mini-allenamento quotidiano.

Il punto è la sostenibilità: meglio 20 minuti che fai sempre rispetto a 90 una volta ogni tanto. Così, l’attività fisica diventa carburante per la mente, non un altro “compito” in agenda. 

“Ufficio in punta di piedi”: il manuale pratico per muoversi anche quando lavori (o sei in pausa)

Ogni ufficio può diventare palestra invisibile. Cambiare la percezione dello spazio lavorativo significa trasformare ogni gesto in opportunità di benessere e produttività.

Ecco perché con il manuale “Ufficio in punta di piedi” hai gli strumenti ideali per alzarti dalla sedia con pause attive, divertenti e salutari, che aiuteranno il tuo fisico e la tua mente a rendere ancora di più di quanto già non fai.

Ogni passo in più è un rischio in meno

Il messaggio è chiaro: restare fermi costa energia, concentrazione e produttività. Spezzare la sedentarietà non richiede rivoluzioni, ma gesti quotidiani costanti. 

Ogni pausa attiva, micro-allenamento o camminata contribuisce corpo e mente ad aumentare lucidità, motivazione e rendimento lavorativo. 

Show Club e Laborability dimostrano che piccoli cambiamenti producono effetti concreti: meno dolore, più concentrazione, maggiore energia. Muoversi è semplice, efficace e necessario per lavorare meglio ogni giorno. 

Lo Spettacolo della Salute 2025: Padova al centro del benessere

E se il cambiamento inizia da piccoli gesti quotidiani, ci sono anche momenti in cui il movimento diventa esperienza collettiva e cultura condivisa: è questo lo spirito de Lo Spettacolo della Salute 2025.

Venerdì 26 settembre, il Gran Teatro Geox di Padova ospiterà la quarta edizione di un evento unico, che trasforma prevenzione e benessere in un vero e proprio spettacolo.

Ideato da Giorgio Leo e dal prof. Vito Stolfi, l’evento propone un viaggio tra scienza, storie vere e testimonianze ispirazionali, con l’obiettivo di combattere la sedentarietà, definita “pandemia silenziosa” dai co-ideatori.

Il programma si sviluppa su quattro filoni: alimentazione, esercizio fisico, longevità e motivazione, con otto speaker confermati tra cui:

  • Paolo Crepet
  • Martina Donegani
  • Elena Pattini
  • Claudia Borzacchiello 
  • Silvano Zanuso. 

La presenza di Francesco Toldo sottolinea il valore dello sport come metafora di prevenzione e impegno quotidiano.

L’evento ha anche un cuore solidale: Show Care, il progetto di volontariato per percorsi di esercizio fisico oncologico, beneficerà dei fondi raccolti per ampliare sedi, attivare nuovi spazi e finanziare ricerca.

Questa edizione conferma la formula vincente dello spettacolo come detonatore culturale: informazione, emozione e motivazione si fondono per trasformare la salute da concetto astratto a pratica quotidiana, accessibile e partecipata.

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