Il TFR è soggetto a una disciplina particolare sulla tassazione: le regole sono diverse anche in caso si scelga di destinarlo a un fondo pensione
Il TFR (Trattamento di Fine Rapporto) è una somma che viene pagata dal datore di lavoro ai propri dipendenti una volta che termina il rapporto di lavoro. Solitamente, dunque, viene messo da parte mensilmente e poi rivalutato ogni anno.
Questa cifra spetta a tutte le persone con un lavoro subordinato, compreso chi è in prova, qualunque sia il contratto individuale. Restano esclusi solamente coloro che non sono considerati dipendenti, come ad esempio i collaboratori e chi è in stage o tirocinio.
Di solito ricevi questa somma al momento della fine del rapporto di lavoro, ma le tempistiche cambiano se, anziché lasciarlo in azienda, hai deciso di versare il TFR in un fondo pensione. In quest’ultimo caso, riceverai quanto hai accantonato quando avrai i requisiti per andare in pensione (salvo alcuni casi specifici).
I tempi non sono l’unica cosa che cambia: in base alla scelta di tenere o meno in azienda il TFR, si applica una tassazione diversa.
In questo articolo parleremo nel dettaglio della tassazione del TFR lasciato in azienda. Se invece vuoi avere un’idea più generale su come funziona e qual è la scelta migliore per te, ti consigliamo di dare un’occhiata al nostro corso sul TFR.
Il TFR dunque è un importo che ha una doppia natura: matura mentre stai lavorando, ma viene percepito da te solo al termine del rapporto oppure, se devoluto a un fondo di previdenza complementare, al momento in cui vai in pensione.
Con questo funzionamento, è quindi interessante scoprire come viene tassato il TFR. Capire cos’è e come funziona la tassazione del TFR ti permette di prevedere in anticipo il totale della somma netta che puoi percepire al momento della fine del rapporto oppure al momento della pensione.
Quanto viene tassato il TFR? Abbiamo premesso che la tassazione TFR cambia se questo viene lasciato in azienda oppure viene versato in un fondo di previdenza complementare.
Il trattamento di fine rapporto devoluto a un fondo pensione gode di una tassazione TFR più vantaggiosa perché c’è un’aliquota che parte al 15% e nel tempo scende fino al 9%.
Diversamente, applicando l’aliquota più favorevole possibile, la tassazione TFR in azienda prevede una percentuale di tassazione del 23%. Si tratta quindi di una differenza sostanziale che, se applicata a importi di tutto rispetto, comporta un notevole risparmio sulle imposte.
Per capire la tassazione TFR in azienda è necessario analizzare le sue componenti.
Il trattamento di fine rapporto che resta in azienda si compone di due elementi:
La tassazione TFR di questi elementi avviene in due diversi momenti e con diverse modalità:
Per evitare un eccessivo aggravio della tassazione del TFR lasciato in azienda, al momento della liquidazione viene applicato il meccanismo della tassazione separataÈ un regime fiscale diverso da quello tradizionale degli scaglioni IRPEF, applicato solo ad alcune tipologie di reddito; i redditi soggetti a tassazione separata sono percepiti una tantum o non periodicamente, indicati all’art. 17 TUIR, che non concorrono a formare il reddito complessivo del soggetto percettore (ad es. il TFR). More. Il TFR, quindi, non concorre alla formazione del reddito complessivo dell’anno, ma costituisce una somma imponibile autonoma, tassata diversamente. La tassazione TFR viene calcolata direttamente nella busta paga, salvo poi eventuali conguagli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
La tassazione separata TFR viene applicata solamente alla quota del TFR, senza considerare quindi la rivalutazione. Per calcolare l’aliquota della tassazione separata TFR bisogna prendere in considerazione i redditi prodotti nel biennio precedente al momento del pagamento del trattamento di fine rapporto.
Per ottenere l’aliquota da utilizzare per il calcolo della tassazione separata è necessario:
Questa percentuale corrisponde all’aliquota da applicare al trattamento di fine rapporto. Se nel biennio precedente al pagamento non sono stati percepiti redditi, si applica l’aliquota IRPEF più bassa.
Come già accennato, il TFR accantonato al 31 dicembre di ogni anno (escluse le quote maturate nell’anno stesso) deve essere rivalutato. La rivalutazione si effettua alla fine di ciascun anno, o al momento della fine del rapporto di lavoro, in base a un coefficiente di rivalutazione.
Questo è composto da
Su questo importo viene applicata un’imposta sostitutivaÈ un prelievo che si applica alla fonte su taluni redditi (ad es. interessi sui conti correnti bancari o postali che non sono relativi all’attività d’impresa, interessi sui BOT o altri titoli di debito pubblico); i redditi soggetti a imposta sostitutiva, come quelli a tassazione separata, sono esclusi dalla base imponibile. More del 17% e viene calcolata ogni anno direttamente sul TFR in busta paga a novembre, in acconto, e gennaio, a saldo.
Nei casi di fine del rapporto di lavoro l’indice ISTAT è quello che risulta nel mese in cui è avvenuta l’interruzione.
Se questa somma viene destinata a un fondo di previdenza complementare, verrà tassata nel momento in cui viene liquidata come pensione integrativa e quindi quando raggiungi il pensionamento.
In questo caso viene applicata un’imposta sostitutiva con un’aliquota massima del 15% che, dopo il quindicesimo anno, si riduce dello 0,30% per ogni anno di permanenza nel fondo, fino a raggiungere il 9%.
Qual è la tassazione TFR se vado in pensione? Le motivazioni che ti hanno spinto a richiedere il TFR non incidono sulla tassazione di questi importo. Quello che cambia, come abbiamo visto, è la destinazione del TFR che, al tempo, hai preferito.
Pertanto, in caso di interruzione del rapporto di lavoro per raggiungimento dell’eta pensionistica, per le somme che ricevi la tassazione TFR sarà la stessa prevista per tutti gli altri lavoratori.
Dunque, la tassazione TFR per pensionamento sarà quella prevista per il TFR in azienda (tassazione sulla rivalutazione e tassazione separata alla fine) oppure quella per i fondi pensione.
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