Spesso il TFR, il trattamento di fine rapporto maturato nell’anno, è difficile da individuare nella lettura della busta paga. In realtà si trova nella parte bassa
La busta paga, o cedolino, è un documento che il datore di lavoro consegna mensilmente al lavoratore al fine di erogargli lo stipendio, far ottenere l’accredito dei contributiper la pensione e altri trattamenti corrisposti dall’INPS, e per accantonare la quota mensile diTFR.
Che cosa deve contenere la busta paga?
Generalmente la busta paga si suddivide in tre parti: la parte alta (anche detta testa del cedolino), il corpo (cioè la parte che sta al centro), e la parte bassa.
Ogni sezione contiene delle informazioni, cifre, e dati ben precisi che esemplificando sono:
parte alta. Intestazione azienda, matricola INPS, PAT INAIL, dati identificativi del lavoratore (nome, cognome, codice fiscale, residenza o domicilio), dati del rapporto (livello, retribuzione tabellare, superminimo, scatti di anzianità, indennità, data inizio e cessazione del rapporto, elementi retributivi fissi);
corpo. Tutti gli elementi mensilmente riconosciuti come la retribuzione lorda (oraria o mensilizzata), i premi, le assenze, le indennità di malattia e/o infortunio, lacassa integrazioneÈ uno strumento previsto dalla legge ed erogato dall’INPS per integrare o sostituire lo stipendio dei lavoratori che hanno subito una riduzione o sospensione dell’attività lavorativa per ragioni legate all’azienda. More, i permessi usufruiti, le ferie fruite, i bonus, gli straordinari o il lavoro supplementare;
parte bassa. Tutte le trattenute effettuate nel mese dal datore di lavoro sullo stipendio lordo del lavoratore (quindi contributi a carico del lavoratore, le tasse), la retribuzione utile al calcolo del premio INAIL, le detrazioniSono una somma da sottrarre alle imposte che dovrebbero essere pagate annualmente. Vengono riconosciute in base a determinati requisiti di reddito e personali. More, i contatori progressivi di ferie e permessi maturati e goduti mensilmente o annualmente, il TFR, e la retribuzione netta (quanto guadagna il lavoratore dopo le tasse e i contributi).
Dove si vede il TFR in busta paga?
Il TFR si trova nella parte bassa della busta paga e normalmente viene esposto sia quanto matura quel mese sia quanto è stato accantonato progressivamente, fino a quel mese, nell’anno. Spesso i cedolini riportano quanto del TFR sia stato maturato nell’anno precedente in una casella con la dicitura “Fondo TFR al 31/12”. Accanto a tale casella si possono trovare anche altre informazioni come:
la retribuzione utile al calcolo del TFR. Non tutte le voci retributive concorrono al calcolo del TFR, per questo spesso la retribuzione mensile non coincide con quella utile al calcolo;
quota anno TFR. La quota di TFR maturato, sino a quel mese, nell’anno;
rivalutazione TFR e relativa imposta;
TFR a Fondi. Quando il TFR viene destinato dal lavoratore, in tutto o in parte, ad un fondo pensione;
TFR a QuIR. Questa è una dicitura che andava completata quando il TFR poteva essere percepito mensilmente in busta paga e non a fine rapporto;
anticipi. Quanto del TFR maturato sia già stato corrisposto nell’anno al lavoratore.