L’addestramento dei lavoratori comprende dimostrazioni pratiche sul posto di lavoro ed esercitazioni reali
L’addestramento è uno degli elementi più importanti per la sicurezza sul lavoro. La norma di riferimento è il D.Lgs. 81/2008, aggiornato in parte nel 2021. Qui l’addestramento viene descritto come un percorso pratico, con dimostrazioni sul posto di lavoro ed esercitazioni reali.
L’obiettivo è aiutarti a usare nel modo giusto attrezzature e macchinari e a indossare correttamente i dispositivi di protezione messi a disposizione dall’azienda.
Oltre ai corsi più noti, come primo soccorso o sicurezza generale, è importante prevedere anche momenti di addestramento legati alla tua attività concreta. Devono tenere conto della mansione che svolgi, delle tecnologie che usi e dei rischi presenti nel tuo lavoro.
Cosa si intende per addestramento dei lavoratori? Quando si parla di addestramento sul lavoro, si intende un’attività pratica che spesso affianca la formazione teorica. Serve a farti imparare quello che ti serve per lavorare in sicurezza.
In pratica, l’addestramento è fatto di dimostrazioni, prove ed esercitazioni svolte direttamente sul posto di lavoro, con la guida di una persona esperta.
L’obiettivo è aiutarti a usare correttamente attrezzature, macchinari e dispositivi di protezione, ma anche a seguire le procedure di lavoro e a gestire situazioni che possono diventare rischiose. In questo modo capisci meglio, con esempi concreti, quali sono i rischi legati alla tua mansione e come evitarli.
L’addestramento sul lavoro si basa su attività pratiche che ti aiutano a svolgere in sicurezza mansioni che hanno rischi reali.
Se usi macchinari come presse, seghe industriali o muletti, di solito una persona esperta ti mostra come avviare, fermare e manovrare l’attrezzatura nel modo corretto, così da ridurre i pericoli evitabili.
Se lavori in quota, per esempio su ponteggi o piattaforme elevabili, ti vengono spiegate le modalità giuste per indossare l’imbracatura e muoverti in sicurezza. Poi fai prove guidate, per controllare che ogni passaggio venga fatto nel modo corretto.
Se invece usi sostanze chimiche, l’addestramento ti fa vedere come maneggiarle e conservarle e come usare i dispositivi di protezione.
In tutti i casi la parte più importante resta la pratica. Prima osservi, poi provi sotto supervisione e alla fine consolidi gesti e procedure che ti servono nel lavoro di tutti i giorni.
Capire quando l’addestramento sul lavoro è obbligatorio significa guardare ai casi previsti dall’articolo 37 del D.Lgs. 81/2008, cioè il Testo Unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, chiamato anche TUSSL.
In generale, l’addestramento serve quando devi dimostrare di saper fare un’attività in modo pratico e sicuro. È richiesto, per esempio, se usi attrezzature particolari, se svolgi mansioni con rischi specifici oppure se lavori con macchinari, impianti o dispositivi che richiedono competenze pratiche verificabili.
L’addestramento è obbligatorio anche in alcuni momenti chiave, per esempio quando inizi a lavorare oppure quando cambia qualcosa di importante nel tuo lavoro. Succede se cambi mansione, se entrano nuove tecnologie, se cambiano le procedure oppure se inizi a usare sostanze pericolose.
La responsabilità principale di organizzare e garantire l’addestramento spetta al datore di lavoro. Deve assicurarsi che le attività pratiche si svolgano davvero, che siano adatte ai rischi specifici dell’azienda e che siano registrate e tracciabili come previsto dalle regole.
Questo però non significa che debba svolgere l’addestramento in prima persona. Spesso l’addestramento viene fatto da una persona esperta e direttamente sul posto di lavoro.
Per organizzarlo, il datore di lavoro può farsi aiutare da figure interne, per esempio RSPP o persone esperte del reparto, oppure da figure esterne, come docenti o professionisti. L’importante è che chi ti segue abbia esperienza reale, conosca bene l’attività da svolgere e sappia come si lavora in quello specifico ambiente.
Sì, l’addestramento deve essere registrato. La regola si trova nell’articolo 37 del TUSSL, che prevede che gli addestramenti svolti siano tracciati in un registro, anche in formato digitale.
La legge di modifica Legge 17 dicembre 2021 n. 215 ha confermato e precisato questo obbligo, che vale ogni volta che fai un addestramento pratico, per esempio sull’uso di attrezzature, macchinari, impianti, sostanze o dispositivi di protezione, oppure sulle procedure di lavoro.
Nel registro vanno riportate le generalità del lavoratore e del docente, l’attrezzatura o l’oggetto dell’addestramento, la data, la durata e l’esito dell’addestramento stesso, così da offrire prova documentale dell’avvenuta attività.
Tenere il registro non serve solo per “fare la carta”. È utile anche per la tutela dell’azienda, perché in caso di controlli o di infortuni può dimostrare che l’addestramento è stato svolto e che il datore di lavoro ha fatto quanto necessario per essere in regola.
Di solito chi organizza il corso, quindi l’ente formatore o un docente qualificato, ti rilascia un documento che conferma che hai completato la formazione.
Questo però non cambia un punto importante. La responsabilità di fare in modo che informazione, formazione e addestramento vengano svolti e registrati correttamente resta in capo al datore di lavoro.
Quando si parla di addestramento pratico, la conferma dell’attività passa anche dalla firma della persona esperta, cioè di chi ti ha seguito sul campo e ha svolto l’addestramento direttamente sul posto di lavoro.
Attenzione, se ti rifiuti di partecipare ai corsi obbligatori, puoi essere considerato responsabile del tuo comportamento e questo può portare a richiami disciplinari.
L’informazione è il primo passo della prevenzione prevista dalla legge. Significa darti indicazioni chiare sui rischi generali e sui rischi legati alla tua mansione, ma anche sulle procedure di sicurezza, come primo soccorso ed evacuazione.
Queste informazioni devono essere comprensibili per tutte le persone. Per questo devono essere semplici, dirette e pratiche.
L’addestramento sul lavoro è importante perché ti aiuta a trasformare la teoria in abilità pratiche, utili per prevenire incidenti e infortuni.
Qui non ti limiti ad ascoltare. Ti metti in gioco in prima persona e provi sul campo quello che hai imparato.
Non basta sapere quali sono i rischi. Serve anche capire come gestirli davvero, soprattutto se usi macchinari complessi, lavori in quota, sposti carichi o maneggi sostanze pericolose.
L’addestramento ti aiuta a prendere abitudini di lavoro sicure, riduce gli errori dovuti alla poca esperienza e ti rende più consapevole di quello che fai mentre lavori.
La mancata formazione e il mancato addestramento non sono solo un problema di organizzazione. Sono anche una violazione degli obblighi previsti dal D.Lgs. 81/2008.
Se l’azienda non garantisce formazione e addestramento adeguati, il rischio di incidenti aumenta molto. Può succedere perché potresti non conoscere le procedure corrette oppure non avere abbastanza pratica per gestire attrezzature e situazioni che presentano rischi.
Dal punto di vista legale, questa mancanza può portare a responsabilità dirette per il datore di lavoro. In alcuni casi ci possono essere sanzioni e conseguenze ancora più pesanti se avviene un infortunio.
Le sanzioni non sempre sono immediate da individuare solo leggendo la norma. In queste situazioni si fa spesso riferimento anche agli accordi Stato-Regioni, che definiscono regole e dettagli operativi per la formazione.
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