Puoi portare in detrazione fiscale il 50% delle spese sostenute per il miglioramento della sicurezza della tua abitazione
Da sempre, la sicurezza dei propri beni e della propria famiglia è un aspetto fondamentale della nostra vita, e rappresenta una delle cose cui, per un motivo o per l’altro, siamo portati a spendere del denaro. A volte, gli interventi atti a tutelare la proprietà, sono però molto costosi, perché riguardano materiali di alta qualità o strumenti tecnologici avanzati.
Nel 2024, il Bonus Sicurezza è una misura pensata per incentivare gli interventi di sicurezza nelle case. L’obiettivo principale è quello di aiutarti con le spese sostenute per la protezione della tua casa da intrusioni e furti, offrendo agevolazioni economiche se desideri investire in sistemi di sicurezza come allarmi e porte blindate.
La Legge di Bilancio 2024 ha confermato la presenza di quello che poi è stato chiamato il “Bonus Sicurezza”. Il Bonus Sicurezza è una detrazione fiscale che ti permette di recuperare una parte delle spese sostenute per migliorare la sicurezza domestica. Non prevede limiti di reddito, quindi puoi richiederlo se vuoi installare dispositivi per proteggere casa tua.
Questo tipo di bonus è da considerarsi un grande contenitore, che comprende dentro di esso altri tipi di bonus, come per esempio il bonus videosorveglianza, bonus porte blindate, bonus allarme e tutte le spese che portano al miglioramento della sicurezza della tua casa.
Attenzione: puoi usufruire della detrazione fiscale del 50% in 10 anni solo per le spese fatte entro il 31 dicembre 2024.
Il bonus copre una serie di interventi che aumentano la protezione contro furti, aggressioni e tentativi di intrusione nella tua proprietà.
Il bonus sicurezza 2024 cosa comprende? Ecco degli esempi di spese che puoi portare in detrazione:
L’intento di questo bonus è quindi chiaramente quello di prevenire o comunque limitare i danni derivanti dal tentativo di illeciti da parte di eventuali malintenzionati.
Una delle spese più comuni all’interno del Bonus Sicurezza riguarda la porta blindata. Il bonus porta blindata 2024, che consiste nell’installazione di una porta con caratteristiche di maggior sicurezza, è tra gli interventi che puoi portare in detrazione fiscale.
Grazie al bonus, puoi recuperare il 50% della spesa sostenuta per l’acquisto e l’installazione della porta, includendo anche i costi di eventuali lavori accessori, come il miglioramento della sicurezza delle serrature o delle cerniere.
Questo in pratica vuol dire che, se il prezzo della porta, più la sua installazione, è di 1.000,00 €, 500,00 € torneranno nelle tue tasche tramite la dichiarazione dei redditi. Riceverai gli importi in 10 rate, e quindi, in questo caso, riceverai 50 euro di “rimborso 730” per 10 anni.
Il Bonus Sicurezza 2024 include anche il bonus videocitofono 2024, un’agevolazione pensata per te se desideri migliorare la sicurezza della tua abitazione attraverso l’installazione di videocitofoni che permettono di capire chi si trova al di fuori della proprietà.
Grazie a questa misura, puoi ottenere una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di videocitofoni, inclusi quelli di ultima generazione con tecnologia smart.
Il bonus videocitofono rientra tra gli interventi previsti dal Bonus Sicurezza 2024, offrendo un’opportunità per incrementare il controllo degli accessi alla propria casa, rendendo più sicura l’interazione con l’esterno. Rientrano tra gli interventi ammissibili a fruire della detrazione IRPEF anche le opere murarie occorrenti alla sua installazione.
Un altro intervento coperto dal Bonus Sicurezza è l’acquisto e l’installazione di sistemi di allarme e antifurto. Le spese detraibili sono quelle per l’installazione di impianti tradizionali o anche per quelli più moderni, collegati a sistemi di videosorveglianza. Questo bonus allarme casa 2024 è particolarmente utile se vuoi installare un sistema di protezione tecnologicamente avanzato, come un antifurto per esempio collegato a un’app per smartphone o un sistema di telecamere con registrazione video.
I bonus allarmi e videosorveglianza fanno parte dei tanti sotto-bonus atti ad aumentare la sicurezza, e presentano lo stesso meccanismo di detrazione riservati agli altri bonus sicurezza.
Per accedere al Bonus Sicurezza 2024 devi documentare accuratamente le spese sostenute, conservando fatture e ricevute.
Devi poi presentare la propria dichiarazione dei redditi (che può essere 730 o Modello Unico) per portare in detrazione le somme. La puoi effettuare in autonomia o chiedendo supporto ad un CAF o ad un professionista fiscale.
I pagamenti delle spese, per essere riconosciuti e quindi inclusi nella dichiarazione, devi farli tramite bonifico parlante, indicando delle cose fondamentali, come:
Inoltre, devi rispettare tutte le norme previste per l’installazione di dispositivi di sicurezza, in particolare quelle che riguardano la certificazione e l’omologazione degli impianti. Se i dispositivi installati non dovessero essere riconosciuti “a norma”, infatti, potrebbero esserci problemi con il riconoscimento della detrazione relativa al bonus sicurezza 2024 senza ristrutturazione.
Come già anticipato, come metodo di pagamento devi sceglierne uno che ha precise caratteristiche: per accedere al bonus sicurezza 2024 il bonifico deve essere parlante.
Il bonifico parlante è uno speciale tipo di bonifico, utilizzato appositamente per effettuare interventi di ristrutturazione, riqualificazione energetica o altra spesa che ti permette di accedere ad agevolazioni fiscali.
Oltre ai dati di chi compra (con indicazione del tuo codice fiscale) e di chi vende (con indicazione della partita IVA del venditore) devi prestare molta attenzione a indicare la corretta causaleÈ il motivo, tassativamente previsto dalla legge, che deve giustificare il rinnovo di un contratto a tempo determinato, pena la sua trasformazione in rapporto a tempo indeterminato. More del versamento.
Tendenzialmente, all’atto della compravendita, è il fornitore stesso a specificare l’indicazione della causale da apporre al bonifico, quindi chiedere ulteriori informazioni sulla norma cui devi fare riferimento per l’accesso alla specifica detrazione non è mai una cattiva idea.
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