Che cosa deve fare il lavoratore in materia di sicurezza sul lavoro: i corsi da seguire, la formazione obbligatoria
La sicurezza sui luoghi di lavoro è un tema molto importante sia per l’azienda che per il lavoratore. È un argomento che tocca molteplici aspetti e coinvolge, all’interno e all’esterno dell’organigramma aziendale, diversi soggetti.
Ti sarà capitato di ricevere un invito a partecipare a un corso sulla sicurezza da parte del tuo datore di lavoro. Vediamo se il lavoratore è obbligato a frequentare queste lezioni, come funzionano e quali sono invece gli obblighi del datore di lavoro.
Sì; i lavoratori devono contribuire a rendere l’ambiente di lavoro un posto protetto e sicuro per sé e per i propri colleghi, in conformità con la formazione ricevuta e i mezzi forniti dal datore di lavoro.
Per questo motivo, sono obbligati a partecipare a programmi di formazione specifici e/o generici organizzati a livello aziendale. Lo scopo è quello di garantire una risposta tempestiva e professionale in caso di pericolo per la sicurezza ed eliminare o ridurre così il pericolo stesso.
Ai sensi del Testo UnicoL’insieme delle norme che disciplinano una specifica materia. Oltre al TU per la maternità, in tema di materie giuslavoristiche, sono di primaria importanza i testi unici sulla sicurezza sul lavoro e sull’assicurazione degli infortuni infortuni sul lavoro. More in materia di Sicurezza sul luogo di lavoro (TUSL), il datore di lavoro deve assicurare ai suoi dipendenti una formazione sufficiente e adeguata alla mansione avendo particolare riguardo per:
La durata complessiva obbligatoria della formazione generica e specifica è determinata in base al grado di rischio dell’attività svolta dal lavoratore (distinti in rischio basso, medio e specifico) ed è stabilita di comune accordo nella Conferenza Stato-Regioni.
In via del tutto generale, ad oggi, le durate massime sono fissate in 4 ore per la formazione generale, mentre per la formazione specifica sono previste 4,8,12 ore a seconda della tipologia del rischio.
Innanzitutto, il contenuto della formazione deve essere chiaro e facilmente comprensibile per tutti i lavoratori
Per quanto riguarda invece le modalità di erogazione, di solito la formazione viene svolta prevalentemente in presenza, salvo il periodo di emergenza COVID.
Chi è autorizzato a tenere le lezioni?
La formazione dei lavoratori, ma anche dei loro rappresentanti, deve essere periodicamente aggiornata in base all’evoluzione o al sorgere di nuove tipologie di rischi.
Attenzione: le ore di formazione devono essere necessariamente ricomprese durante l’orario di lavoro e senza alcun tipo di onere o spesa a carico del lavoratore. Nel caso in cui, in base alla mansione del lavoratore, sia necessario anche l’addestramento specifico, allora questo deve essere svolto da una persona esperta e all’interno del luogo di lavoro.
Dal 2021, con il Decreto Fiscale, sono stati potenziati i compiti e i ruoli dell’Ispettorato in tema di Sicurezza prevedendo l’applicazione di sanzioni nel caso di mancata formazione dei lavoratori.
Nei casi più gravi di omessa formazione adeguata e specifica, il datore di lavoro può essere punito con la reclusione oppure con un’ammenda che può arrivare fino a un importo massimo di 6.388,23 euro.
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