Cos’è la malattia professionale?

Cos’è la malattia professionale
(foto Shutterstock)

Chi sono i lavoratori tutelati dalle malattie professionali? Come vengono classificate queste patologie e cosa fare nel caso vengano contratte

Cosa si intende per malattia professionale?

La malattia professionale è il tipo di malattia contratta durante una specifica lavorazione, e a causa di essa (individuata dal legislatore in apposite tabelle e non).
La causa della patologia, diversamente dall’infortunio, agisce lentamente e progressivamente sull’organismo; deve essere diretta ed efficiente in grado di produrre l’infermità in modo esclusivo e prevalente, nonché contratta per via di una lavorazione rischiosa.

Per le malattie professionali è necessario un rapporto causale o concorsuale tra rischio professionale e malattia. Il rischio può derivare dal lavoro che il lavoratore svolge o dall’ambiente in cui la lavorazione è svolta. 

Quali sono le malattie professionali?

Rientrano tra le malattie professionali quelle cosiddette “tabellate” cioè specificatamente previste dalla legge in apposite tabelle indicanti la malattia, le lavorazioni, e il tempo di indennizzabilità dalla cessazione della lavorazione. Per queste malattie opera la presunzione di sussistenza del nesso di causalità tra lavorazione e manifestazione della malattia.

Oltre alle malattie tabellate vi sono quelle diverse, cosiddette “non tabellate”, cioè derivanti da lavorazioni non comprese tra quelle tabellate. Vi rientrano anche quelle derivanti da agenti patogeni non presenti nelle tabelle, da posture incongrue o microtraumi ripetuti, quelle da lesioni dell’apparato respiratorio o della cute, o che si sono manifestate oltre il periodo indicato nelle tabelle per le malattie tabellate.

Quando vengono riconosciute le malattie professionali?

Le malattie professionali vengono riconosciute quando si siano verificate a seguito dell’esposizione a un determinato rischio da lavorazioni assicurate dall’INAIL, e quando vi è il nesso causale diretto tra professione e malattia.

In ogni caso, la malattia professionale deve essere il risultato degli effetti graduali e progressivi di un’azione causata da fattori professionali. Diversamente, sarà considerata malattia comune o infortunio.

Chi è tutelato dalle malattie professionali?

È tutelato contro le malattie professionali chiunque eserciti o abbia esercitato un’attività protetta, occupato quindi come lavoratore soggetto al rischio. A titolo esemplificativo, sono assicurati coloro che in modo permanente o avventizio prestano, alle dipendenze e sotto la direzione di altri, un’opera manuale retribuita, coloro che sovrintendono il lavoro di altri, gli artigiani, gli apprendisti, gli insegnanti e gli alunni, gli istruttori e gli allievi dei corsi di qualificazione o riqualificazione professionale, i familiari dell’impresa familiare, i lavoratori operanti all’estero, i sacerdoti, i lavoratori in aspettativa e tanti altri ancora.

Cosa fare quando si contrae una malattia professionale?

Il lavoratore che contragga una malattia professionale deve rendere noto al proprio datore, per mezzo di un certificato medico dell’INAIL, che la sua astensione dal lavoro è stata causata da una malattia professionale. Tuttavia, la malattia può non aver determinato l’astensione dal lavoro o può essere sorta a posteriori, dopo la cessazione del rapporto di lavoro o al termine dello svolgimento di quella lavorazione che ha causato la malattia. In quest’ultimi due casi il lavoratore potrà vantare la malattia professionale dal giorno in cui viene presentata la denuncia all’INAIL.

 

Iscriviti alla nostra newsletter

Ricevi gratuitamente le ultime novità, le storie e gli approfondimenti sul mondo del lavoro.