Il contratto integrativo presenta molte novità in tema di welfare aziendale, tra cui il part-time “d’urgenza”, il part-time post maternità e il rimborso chilometrico per chi va a lavoro in bicicletta
Woolrich Europe Spa, storica azienda di abbigliamento outdoor, ha sottoscritto il nuovo contratto integrativo con UILTuCS. Il contratto, che ha durata di tre anni, integra il Ccnl vigente e verrà applicato a tutti i lavoratori sul territorio nazionale. La società, insieme al sindacato, vi ha posto mano durante la pandemia con la forte volontà di recepire le necessità dei dipendenti e di consolidare le relazioni sindacali attraverso un importante percorso condiviso. Vediamo le principali novità.
Tra gli articoli che caratterizzano l’accordo ci sono il part-time d’urgenza e il part-time post maternità. Il primo risponde con grande tempestività a comprovate situazioni gravi e imprevedibili: il lavoratore, richiedendolo, può passare dal tempo pieno al parziale in pochissimo tempo. Il secondo è pensato per consentire ai genitori (mamme e papà) assunti a tempo indeterminato di assistere il bambino fino al compimento del terzo anno di età. La misura si applica anche in caso di adozioni/affidi, come condizione di migliore favore rispetto a quanto stabilito dal Ccnl.
L’accordo sul lavoro agile regolamenta l’ormai diffuso smart working, ma anche altre forme di agevolazione. Tra questi la cessione delle ferie solidali, utili per cedere a titolo gratuito i riposi e le ferie ai colleghi che si trovano in situazioni di necessità. E ancora, ulteriori permessi per visite mediche e ampliamento della copertura nei giorni di malattia, integrando la piena retribuzione. È stato avviato inoltre un primo percorso di flessibilità in entrata e uscita che sta portando alla quasi eliminazione delle timbrature.
L’azienda conferma poi, anche sul fronte del welfare, il proprio impegno per la sostenibilità ambientale. Per incentivare l’uso della bicicletta nel tragitto casa-lavoro, infatti, Woolrich ha introdotto un rimborso chilometrico da riconoscere a tutti coloro che sceglieranno le due ruote.
«Questo accordo – spiega la UILTuCS in una nota – può essere considerato, in modo particolare in questo momento storico, un punto di riferimento, e di partenza, per tutte le aziende che vogliono intraprendere un percorso sperimentale che regolamenta anche il lavoro in smart working».
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