Domande frequenti

DURATA: 3:12 min

L’azienda come può spendere il mio TFR?

È una domanda che vale solo se lavori per un’azienda che ha fino a 49 dipendenti. Solo in questo caso il TFR rimane fisicamente in azienda. Nelle organizzazioni più grandi (da 50 dipendenti in su), il TFR di chi ha scelto di lasciarlo in azienda deve essere versato al Fondo Tesoreria dell’INPS.

Se il TFR rimane fisicamente in azienda, la società è obbligata, nel momento in cui fa il bilancio, a indicare a quanto ammonta il suo debito nei confronti dei dipendenti.

Tuttavia, l’azienda può utilizzare le somme come vuole. Può accantonarle in un conto dedicato, oppure può utilizzarle per autofinanziare la liquidità di cassa, oppure può impiegarle in prodotti di investimento più redditizi.

 

Cosa succede se l’azienda non vuole pagare il TFR?

Poiché l’azienda può fare ciò che vuole con i soldi del TFR dei suoi dipendenti, uno dei rischi maggiori è che poi, alla fine del rapporto, si rifiuti di pagarlo, magari perché si trova in una situazione di difficoltà economica, o perché il rapporto di lavoro non è finito bene.

Si pensi al caso di un dipendente licenziato per motivi disciplinari (che ha comunque diritto al TFR),  oppure alla possibilità che in quel momento l’azienda non abbia la liquidità necessaria per pagare le somme. 

In questi casi, il dipendente deve sollecitare l’azienda al pagamento. Poiché è un suo diritto ricevere il TFR, può eventualmente ottenere un decreto ingiuntivo da parte del Tribunale.

 

Cosa succede se l’azienda fallisce?

Se la tua azienda fallisce, non perdi il TFR. In questi casi interviene il Fondo di Garanzia dell’INPS

Puoi richiedere il pagamento delle somme che ti spettano a questo fondo:

  • dopo la dichiarazione di fallimento
  • dopo la procedura di concordato preventivo
  • se non è possibile avviare un’azione esecutiva con profitto