Quanto rende il TFR in azienda e quanto viene tassato
Il TFR che lasci in azienda è una somma che cambia nel tempo. Oltre all’aumento dovuto al proseguire del rapporto di lavoro, sono due i fattori che influiscono sulla cifra finale:
La rivalutazione del TFR avviene in due momenti diversi:
Come si effettua la rivalutazione?
Grazie alla rivalutazione,la quota del TFR maturato nell’anno aumenta. Questo aumento è dato dall’applicazione di un tasso costituito dall’1,5% in misura fissa e dal 75% dell’aumento dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati accertato dall’ISTAT, rispetto al mese di dicembre dell’anno precedente. L’ISTAT pubblica mensilmente delle tabelle che specificano l’indice di rivalutazione del TFR .
Per la rivalutazione al momento della cessazione del rapporto di lavoro, viene preso come riferimento l’indice previsto per il mese in cui il rapporto si è concluso.
Quanto viene tassato?
La rivalutazione si effettua quindi alla fine di ciascun anno o al momento della cessazione del rapporto di lavoro, e su questa va applicata un’imposta sostitutiva del 17%.
Facciamo un esempio.
€ 10.000,00 (TFR anno accantonato all’anno precedente – 2021)
+ € 2.000,00 (TFR maturato nell’anno 2022)
– € 135,00 (contributo aggiuntivo IVS)
+ € 435,92 (rivalutazione TFR anno 2021: € 10.000,00 x 4,359238 indice Dicembre 2021)
– € 74,11 (imposta sostitutiva: € 435,92 x 17%