L’applicazione sfrutta l’intelligenza artificiale per riconoscere e identificare i frammenti ceramici che emergono dagli scavi
Anche l’archeologia si lega in maniera crescente all’innovazione tecnologica, che permette di studiare il passato con gli strumenti di lavoro del futuro.
Nel caso del progetto ArchAIDE, attraverso un’App. Grazie alla quale, secondo gli ideatori, la pratica archeologica potrà subire una rivoluzione su scala mondiale.
L’applicazione, sviluppata all’Università di Pisa insieme a partner internazionali, è stata ideata per il riconoscimento automatico dei frammenti ceramici mediante lo scatto di fotografie da smartphone o tablet, e aiuterà gli archeologi «a riconoscere e classificare le migliaia di frammenti ceramici che ogni giorno emergono dagli scavi».
Basata su reti neurali (modelli matematico-informatici ispirati al funzionamento delle reti neurali biologiche, costituiti da interconnessioni di informazioni) e su una tecnologia simile al riconoscimento facciale, l’App, ad oggi, ha un’accuratezza di riconoscimento pari al 75%, che migliorerà grazie all’utilizzo crescente da parte degli utenti. In questo modo infatti l’archivio digitale verrà incrementato attraverso il caricamento di nuove immagini, che saranno utili per confronto con le ricerche successive.
ArchAIDE (Archaeological Automatic Interpretation and Documentation of cEramics) si può scaricare gratuitamente su App Store e Google Play e può essere utilizzata sia da ricercatori che appassionati.
Il nome stesso dell’applicazione fa riferimento a un progetto triennale (2016-2019) finanziato dal programma di ricerca e innovazione “Horizon 2020”, coordinato dal MAPPA Lab del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, che ha visto coinvolte le università di York, Colonia, Barcellona, Tel Aviv, il CNR, due ditte archeologiche spagnole (Elements e Baraka) e un’impresa ICT italiana (INERA srl.)
Il documentario su ArchAIDE di Lorenzo Garzella, che racconta le fasi del progetto attraverso le voci del team. (video ArchAIDE project/youtube.com)