4.Manager ha realizzato un corso di alta formazione che prevede programmi di upskilling e reskilling delle competenze per favorire l’allineamento tra domanda e offerta
Intelligenza artificiale, Cybersicurezza e Big data sono gli argomenti al centro del percorso di Alta formazione progettato da 4.Manager in collaborazione con DigitEd e 24Ore Business School, per offrire supporto a manager temporaneamente senza occupazione.
Delle origini e finalità del percorso di Alta formazione presentato nei giorni scorsi alla sede della 24Ore Business School ha parlato nella nostra intervista il presidente di 4.Manager, Stefano Cuzzilla, che ha sottolineato l’importanza di analizzare i trend per ridurre il mismatch tra aziende e lavoratori e ha parlato di un futuro dove l’intelligenza artificiale non deve spaventare, bensì rappresentare una vera opportunità.
Lo stimolo per la creazione di un progetto di questo tipo è arrivato dai dati raccolti dall’Osservatorio 4.Manager, il centro di ricerca di 4.Manager che individua i trend economici e di mercato che impattano sullo sviluppo delle competenze manageriali in Italia e che, tra le altre cose, produce anche un’interessante rassegna di bandi regionali, nazionali ed europei per le imprese segnalati anche da laborability nella nostra sezione Agevolazioni fiscali.
“L’Osservatorio 4.Manager, guidato dal professor Torre, ha sviluppato un innovativo sistema di skill intelligence per individuare le reali esigenze delle imprese in termini di domanda di competenze manageriali attuali e future. Si tratta di una piattaforma in grado di monitorare, mappare e prevedere l’evoluzione delle competenze nel mercato del lavoro, a supporto dello sviluppo economico e sociale.
Questo sistema rappresenta uno strumento di grande interesse che consente di individuare i profili più richiesti e di difficile reperimento, analizzando le correlazioni tra micro-competenze, aree aziendali, settori produttivi, digitale e green.
Sono pertanto molto contento di presentare il corso di Alta formazione riservato ai manager temporaneamente senza occupazione, una preziosa occasione di acquisizione di competenze e conoscenze per affrontare i nuovi scenari della digitalizzazione”.
Le competenze su cui si concentra il corso di Alta formazione sono proprio le materie su cui molte aziende non riescono a trovare persone adeguatamente formate che possano assumere, anche sotto forma di temporary manager. Secondo il presidente di 4.Manager, mettere al centro intelligenza artificiale, cybersicurezza e big data è una strategia davvero win-win, perché aiuta a realizzare questo tipo di connessione.
4.Manager è stato tra i primi in Italia a utilizzare la Skill Intelligence, cioè ad analizzare dati e trend sulle competenze più richieste dal mercato per ridurre il gap che c’è tra quello che le aziende cercano e quello che chi lavora ha realmente da offrire.
“L’Osservatorio 4.Manager – spiega Cuzzilla – ha realizzato una piattaforma costruita sulle reali esigenze delle imprese in termini di domanda di competenze manageriali attuale e future. Il nostro sistema permetterà pertanto di evitare il rischio mismatching tra chi cerca le persone e chi cerca l’azienda”.
Prima di concludere, abbiamo chiesto al presidente di 4.Manager come si immagina la leadership del futuro: sarà guidata dalle macchine o resteremo umani nonostante l’intelligenza artificiale?
“Oggi dobbiamo relazionarci con una tecnologia in costante evoluzione sempre più pervasiva in tutti gli ambiti produttivi (robotica, automazioni, intelligenza artificiale, bot intelligenti), per cui occorre una leadership manageriale che sia in grado di governare questo cambiamento.
Personalmente non sono preoccupato: se governata, l’intelligenza artificiale ci darà l’opportunità unica di far nascere una leadership diversa, davvero inclusiva. A chiedercelo, sono innanzitutto i giovani, che oggi scelgono le aziende con reputation importante.
Proprio per queste ragioni abbiamo già come missione di portare sempre più donne manager alla guida delle aziende. Dobbiamo farlo anche per la produttività, ma ricordandoci anche che, su alcuni temi, per esempio lo smart working, non si torna più indietro.
L’organizzazione del lavoro è insomma destinata a cambiare radicalmente: alle persone va data fiducia vera. Solo una leadership dotata di etica giusta, in cui al centro ci sia il team, non un capo, è l’unica in grado di governare l’intelligenza artificiale. Al contrario, se pensiamo di trascurarla, rischieremo davvero tantissimi posti di lavoro”.