Controllo dei dipendenti da parte del datore di lavoro: regole e limiti

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(foto Shutterstock)

Il datore di lavoro può controllare i dipendenti, ma entro certe regole e limiti

Il datore di lavoro può controllare i dipendenti? 

Sì, il datore di lavoro può controllare i dipendenti, ed è bene sapere che il potere di controllo del datore di lavoro è espressamente riconosciuto dalla legge. In altre parole, l’azienda può, e in alcuni casi deve, esercitare dei controlli sui dipendenti per assicurarsi che il lavoro venga svolto correttamente, secondo i canoni di diligenza e professionalità richiesti.

Ma attenzione: esiste anche un divieto di controllo sui lavoratori che riguarda le modalità con cui questi controlli vengono effettuati. In particolare, la legge vieta i controlli a distanza tramite strumenti tecnologici non autorizzati. Quindi, se ti stai chiedendo se il datore di lavoro può spiare i dipendenti, la risposta è no, almeno non senza rispettare procedure precise.

L’articolo 4 dello Statuto dei Lavoratori vieta infatti l’uso di impianti audiovisivi o di altre apparecchiature per il controllo del lavoro dei dipendenti a distanza, salvo che ciò sia stato autorizzato dall’Ispettorato del Lavoro o sia previsto da un accordo sindacale.

Dunque, il controllo dei dipendenti è consentito solo nei limiti imposti dalla legge: l’azienda può verificare la tua attività, ma non può farlo violando la tua privacy o con strumenti nascosti. Se il datore vuole utilizzare strumenti di controllo tecnologici, deve rispettare una procedura ben precisa.

Il datore di lavoro può controllare il pc del dipendente? 

No, il datore di lavoro non può controllare il PC aziendale del dipendente. Si tratterebbe infatti di un controllo a distanza, vietato dall’articolo 4 dello Statuto dei lavoratori. Il divieto vale anche una volta terminato il rapporto di lavoro.

Secondo una pronuncia del Garante della Privacy di ottobre 2024, il datore di lavoro non può accedere alla posta elettronica del dipendente o del collaboratore, né utilizzare un software per conservare una copia dei messaggi. Il Garante ha chiarito che un simile comportamento, oltre a violare la disciplina in materia di protezione dei dati personali, realizza un’attività illecita di controllo sul lavoratore.

Anche se usi un computer aziendale controllato, il datore non può monitorare liberamente la tua attività. Il controllo della navigazione internet dei dipendenti, così come il controllo delle mail, può essere effettuato solo nel rispetto della normativa, informandoti in modo chiaro e preventivo.

Controllo whatsapp dipendenti​: è lecito? 

No, l’azienda non può mettere sotto controllo whatsapp dei dipendenti. Si tratterebbe di un controllo a distanza vietato dal nostro ordinamento. 

Controllo a distanza dei lavoratori​ in smart working 

Se lavori in smart working, l’azienda deve riporre fiducia nel regolare svolgimento della tua attività. Questa modalità non consente l’introduzione di sistemi di controllo mirati esclusivamente al monitoraggio.

In nessun caso è permesso al datore di lavoro attivare un controllo a distanza del lavoratore con strumenti finalizzati unicamente a verificare la prestazione lavorativa. Il controllo a distanza dei lavoratori è vietato, salvo che siano rispettate precise condizioni previste dalla legge.

Se ti stai chiedendo come controllare i dipendenti in smart working, sappi che l’azienda può farlo solo nel rispetto delle norme e informandoti in modo chiaro e trasparente. Nessun software di tracciamento può essere usato senza il tuo consenso o senza un accordo sindacale.

Il datore di lavoro può controllare i dipendenti dalle telecamere​?

No, non è permesso controllare i dipendenti tramite telecamere.

La videosorveglianza in azienda è ammessa solo se ci sono reali esigenze produttive, organizzative o di sicurezza. Se ti stai chiedendo se il datore di lavoro può controllare i dipendenti dalle telecamere, sappi che non può farlo liberamente, né tantomeno spiare i dipendenti con telecamere installate senza autorizzazione.

Secondo l’articolo 4 dello Statuto dei Lavoratori, le telecamere possono essere installate solo se autorizzate dalle rappresentanze sindacali aziendali o, in mancanza di queste, dall’Ispettorato del Lavoro.

Ciò significa che anche se è tecnicamente possibile controllare i dipendenti con le telecamere, l’uso di questi impianti è legittimo solo se giustificato da specifiche esigenze e formalmente approvato.

Se invece le telecamere vengono installate senza autorizzazione, il datore di lavoro rischia sanzioni molto severe, sia in ambito amministrativo che penale.

Si può assumere un investigatore privato per controllare i dipendenti​? 

Sì, il datore di lavoro può incaricare un investigatore privato per controllare l’attività lavorativa di un proprio dipendente.

Si tratta dei cosiddetti controlli difensivi, legittimi solo se l’azienda ha un sospetto concreto che tu stia commettendo un’attività illecita o un grave inadempimento.

Pensa, ad esempio, al caso in cui ci sia il dubbio che tu stia rubando merce durante le consegne oppure che ti stia allontanando dal lavoro senza giustificazioni.

In queste situazioni, le indagini investigative sono ammesse, ma solo se il sospetto è motivato e risulta chiaramente indicato nell’incarico conferito all’investigatore.

 

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