Le aziende che hanno attivato il fondo ferie solidali per Covid-19

(Nella foto Renzo Rosso, fondatore di OTB. Foto Shutterstock)

Enel, OTB, San Benedetto, e non solo, permettono ai dipendenti di donare ore di ferie ai colleghi sospesi o in difficoltà, per evitare la cassa integrazione

Diverse aziende si sono attivate per creare dei fondi collettivi di ferie solidali durante l’emergenza coronavirus perché lo stop alle attività abbia un impatto il più basso possibile sulle buste paga dei lavoratoriSi tratta di fondi destinati alla raccolta di ore di ferie donate volontariamente da alcuni dipendenti – in certi casi solo dirigenti – ad altri colleghi.

Destinatari delle ore di ferie solidali sono i lavoratori che hanno già consumato il loro monte ore, dopo essere stati sospesi temporaneamente dalle attività lavorative a causa delle misure contro i contagi, e che in questo modo possono evitare di ricorrere agli ammortizzatori sociali, o ricorrervi parzialmente; oppure i lavoratori che si trovano in condizione di particolare fragilità, soffrono di patologie attuali o pregresse.

Tra le aziende che hanno attivato questi fondi ci sono ad esempio Enel, OTB, Acqua Minerale San Benedetto, Iren, System Logistics, San Marco Group. Vediamone alcune nel dettaglio.

ENEL

Tra le azioni messe in campo da Enel contro l’emergenza, c’è la creazione della “Banca delle ferie”, in seguito all’intesa siglata con le organizzazioni sindacali del settore elettrico, per tutelare i dipendenti che eseguono attività non effettuabili da remoto – in esterno e spesso a contatto con altre persone –, oggi sospese o ridotte per le misure di sicurezza contro i contagi.

Si tratta di un accordo innovativo che adotta misure contrattuali straordinarie per rendere più sostenibile la nuova organizzazione richiesta dall’emergenza. Gli strumenti sono «flessibilità con recupero dell’orario e il coinvolgimento solidaristico attivo su base volontaria di ciascun lavoratore, manager compresi, e dell’Azienda con la donazione delle ferie». In questo modo i dipendenti di ogni inquadramento possono donare ad altri colleghi, fino a fine maggio, delle ore di ferie accumulate, consentendo a chi è sospeso di percepire lo stipendio pieno.

«Per i periodi di inattività dovuti all’emergenza – si legge in un comunicato di Enel – ai dipendenti interessati verranno riconosciute giornate di permesso retribuito con recupero, che potranno essere compensate alla ripresa delle attività nelle successive prestazioni di ore di lavoro eccedenti il normale orario lavorativo, per le quali verrà comunque riconosciuta la maggiorazione di straordinario».

Le ore donate saranno così suddivise tra i dipendenti interessati per contribuire alla compensazione dei permessi retribuiti a recupero. La Banca ha messo inizialmente a disposizione un numero di giorni donati dall’azienda pari al numero dei dipendenti. Si parla di 29.000 ore messe a disposizione da Enel e di 5.000 ore raccolte solo il primo giorno di apertura della Banca.

OTB

Il Gruppo di Renzo Rosso, OTB, ha istituito il “Fondo di ferie solidali – Brave OTB” attraverso un accordo nazionale con Confindustria Moda e Federmanager.

I dirigenti italiani doneranno ai collaboratori un minimo di 5 giorni delle loro ferie, su base volontaria e gratuita, in modo da far affluire nel fondo il valore economico dei giorni donati, ripartito poi tra i dipendenti che ne hanno più bisogno, delle fasce di reddito più basse.

Il fondo ha già superato un valore economico di più di 500 mila euro. Oltre a questo il fondatore di OTB, Renzo Rosso, ha rinunciato al 50% del suo compenso 2020 come presidente di tutte le compagnie del gruppo.

ACQUA MINERALE SAN BENEDETTO

Acqua Minerale San Benedetto il 15 aprile ha sottoscritto un accordo con i suoi manager per la costituzione di un Fondo Collettivo Ferie Solidali.

Attraverso tale accordo i manager dell’azienda possono cedere gratuitamente i loro giorni di ferie ad altri colleghi in difficoltà secondo il Protocollo Anti-Contagio.

I destinatari di tali ore sono quindi dipendenti che hanno bisogno di integrare ferie e permessi, segnalate dal medico competente come persone in condizioni di «particolare fragilità e con patologie attuali o pregresse», oppure in quarantena dopo il contatto con colleghi o familiari positivi al tampone per coronavirus.
Sarà l’ufficio Risorse Umane a gestire il Fondo, garantendo l’anonimato ai dipendenti che ne fruiranno.

«È una iniziativa che è nata spontaneamente tra i manager – ha dichiarato il direttore HR, Relmi Rizzato – non appena ho accennato al problema dei lavoratori fragili. Nell’incertezza delle regole che stiamo vivendo in questo momento, è un gesto di solidarietà semplice ma che contraddistingue la capacità di lavorare in squadra nella nostra azienda”.

GRUPPO IREN

Per evitare la cassa integrazione per una parte dei 7.000 dipendenti, la multiutility Gruppo Iren ha attivato, in accordo con i sindacati, lo strumento delle ferie solidali per il mese di aprile. Ogni dipendente può donare al fondo un massimo di 5 giorni di ferie ai colleghi che hanno già usato le proprie giornate. Il totale giorni verrà poi raddoppiato dall’azienda.
I dirigenti hanno donato circa 400 giorni di ferie, seguendo l’esempio dell’Ad e direttore generale del gruppo.

SYSTEM LOGISTICS

L’azienda modenese, leader a livello globale di soluzioni intralogistiche e di material handling, ha istituito una “Banca Ore Solidale” per dare supporto ai lavoratori dei reparti che rientrano nelle attività sospese per motivi di sicurezza contro i contagi, evitando loro la cassa integrazione.

«Abbiamo un 75% del personale che sta lavorando in smart working per garantire il funzionamento delle attività commerciali, di progettazione e di supporto al business. Quando ci siamo trovati a dover sospendere le attività del restante 25% dei colleghi – ha affermato Carlo Bondioli, direttore HR di System Logistics – abbiamo constatato un dato rilevante: attraverso le ferie residue dei soli dirigenti ci sarebbe stato possibile garantire non solo la copertura delle ferie altrimenti in negativo, ma anche l’effettuazione di due settimane di riposo entro la fine dell’anno. La scelta dell’azienda è stata di dare comunque questa possibilità di cessione ferie solidali a tutto il personale, predisponendo una Banca Ore Solidale che potrà essere utilizzata entro fine anno qualora dovesse prolungarsi il periodo di emergenza».

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