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Cassa integrazione

Può succedere che le aziende attraversino un periodo di particolare crisi, dovuto a tanti motivi: riorganizzazioni, crisi del settore, riduzione dell’attività. In questi casi, l’impresa può decidere di ridurre le ore lavorate dai propri dipendenti oppure sospendere completamente la loro attività. Il lavoratore, tuttavia, non perderà il proprio stipendio grazie alla cassa integrazione guadagni, un istituto che spetta a tutti i lavoratori dipendenti e che consente di “compensare” quella riduzione/sospensione grazie a un assegno dell’Inps. 

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In alcuni settori, come ad esempio il turismo e il commercio, la cassa integrazione prende il nome di FIS (Fondo Integrazione Salariale), ma la disciplina non cambia: si tratta sempre di una misura di sostegno allo stipendio in caso di riduzione/sospensione dell’attività lavorativa. Più in generale, tutti questi strumenti di tutela sono chiamati “ammortizzatori sociali”. 

Ci sono poi tutta una serie di circostanze, da valutare caso per caso, in cui è lecito chiedersi se la cassa integrazione può inibire o condizionare altri benefici. Ad esempio, se una lavoratrice ha un figlio durante la cassa integrazione, ha comunque diritto alla maternità obbligatoria? O ancora: durante il congedo, la lavoratrice madre può essere messa in cassa integrazione? E come funziona per i permessi allattamento?

All’interno di questa sezione trovi tutte le novità in merito alla cassa integrazione, e cerchiamo di rispondere in modo preciso e affidabile, ma con un linguaggio semplice e comprensibile a tutti, a tutti i possibili quesiti che riguardano l’uso della cassa integrazione

Cassa integrazione: definizione

La cassa integrazione guadagni (CIG) è un istituto previsto dalla legge italiana che consente di sostenere i lavoratori e le imprese in situazioni di temporanea crisi economica. Questo strumento viene attivato quando l'azienda si trova nell'impossibilità di garantire la piena occupazione dei dipendenti a causa di eventi come riduzione dell'attività, chiusura temporanea o ristrutturazioni.

Possono usufruire della cassa integrazione i lavoratori dipendenti del settore privato che sono sottoposti a riduzione dell'orario di lavoro o alla sospensione temporanea dell'attività produttiva. L’unico requisito da soddisfare per poter ricevere questo tipo di sostegno al reddito riguarda, oggi, l'anzianità lavorativa. Gli ammortizzatori sociali possono essere richiesti solo da coloro che hanno lavorato per almeno 30 giorni presso l'unità produttiva che ha subito la sospensione o riduzione dell'attività.

Diversi tipi di cassa integrazione

Esistono diversi tipi di cassa integrazione, ognuno con caratteristiche specifiche:

  • cassa integrazione guadagni ordinaria (Cigo), viene utilizzata quando l'azienda ha una riduzione dell'attività produttiva e non può impiegare tutti i propri dipendenti. La Cigo viene utilizzata per periodi brevi e limitati nel tempo, per sostenere i lavoratori che hanno avuto una riduzione di stipendio a causa di una diminuzione temporanea dell'attività lavorativa. In questo caso, i lavoratori ricevono una percentuale del loro stipendio normale come compensazione per le ore non lavorate. La “quota” versata a compensazione è a carico dell’Inps, che lo versa direttamente ai lavoratori o lo rimborsa, a conguaglio, al datore di lavoro.
  • cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs), che si applica in casi quali situazioni di riorganizzazione aziendale, anche per realizzare processi di transizione; crisi aziendale o contratti di solidarietà.