Scopriamo i dettagli del decreto che racchiude tutti i termini e le scadenze, ma anche alcune novità, per l’anno 2025
Come ogni anno, il governo ha pubblicato il Decreto Milleproroghe, cioè il decreto legge 202/2024. Tra le principali novità ci sono lo slittamento di alcune scadenze fiscali e tributarie e la conferma, fino a fine anno, della possibilità di svolgere le assemblee societarie da remoto.
Il provvedimento interviene anche sugli incentivi per gli investimenti, soprattutto quelli legati alla transizione digitale ed energetica.
Ma quali sono le novità più rilevanti del Decreto Milleproroghe 2024?
Noi di Laborability abbiamo raccolto le più incisive: rottamazione quater, auto aziendali, graduatorie dei concorsi pubblici, polizze catastrofali e Bonus Transizione 5.0.
Come dice il nome, il Decreto Milleproroghe è un decreto-legge che sposta scadenze o fa partire più tardi alcune regole. In pratica, mette in un unico testo tanti rinvii che altrimenti andrebbero sparsi in più atti, rendendo tutto più chiaro per persone, imprese e istituzioni.
Come per ogni decreto-legge, per avere effetto deve essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni dalla pubblicazione; altrimenti le disposizioni perdono efficacia.
Fatta questa premessa, vediamo insieme le novità rilevanti del 2025.
Il Decreto Milleproroghe 2025, approvato in via definitiva a inizio anno, introduce proroghe e misure che toccano da vicino imprese e professionisti. Per capire cosa cambia rispetto al Milleproroghe 2024, qui trovi una rassegna delle novità più rilevanti. In particolare, sono previste proroghe:
Nei prossimi paragrafi vediamo insieme i punti che riteniamo più importanti per te.
La Rottamazione quater ti permette di saldare i debiti con l’Agenzia delle Entrate senza sanzioni e interessi, pagando solo spese di notifica e costi delle procedure esecutive. Il Milleproroghe ha riaperto i termini per chi era decaduto: puoi aderire di nuovo presentando la domanda online.
Se hai chiesto la riammissione, dovresti aver ricevuto entro il 30 giugno una comunicazione (PEC o raccomandata) dell’Agenzia con importi, modalità e scadenze da rispettare. Una volta riammesso/a, puoi scegliere tra pagamento in unica soluzione oppure rate: i termini sono indicati nella lettera di riammissione e il primo versamento (o l’unica rata) è stato fissato per l’estate 2025 nelle istruzioni operative.
Attenzione: saltare una rata o pagare in ritardo fa decadere l’adesione e perdi tutti i vantaggi della rottamazione.
Nel Milleproroghe 2025 non ci sono novità sulle auto aziendali rispetto alla Legge di Bilancio 2025: restano le stesse regole sui fringe benefitl’insieme dei vantaggi concessi dal datore di lavoro ai propri dipendenti come forma remunerativa complementare alla retribuzione principale (per es. auto a disposizione, borse di studio, viaggi premio, ecc.) More per le vetture in uso promiscuo, con percentuali più basse per elettriche e ibride plug-in e più alte per benzina e diesel.
L’Agenzia delle Entrate, con una circolare di luglio 2025, ha chiarito meglio come comportarti nel regime di transizione: vale a dire quando l’auto è immatricolata entro il 31/12/2024 ma ti viene assegnata in uso promiscuo entro il 30/06/2025. In questi casi si applicano le istruzioni della circolare per determinare correttamente il valore del benefit.
Tra le misure più rilevanti del Milleproroghe 2025 c’è la proroga delle graduatorie dei concorsi pubblici, che riguarda migliaia di idonei in attesa di assunzione. Con questa disposizione, la validità delle graduatorie già in vigore viene estesa fino al 31 dicembre 2025: le amministrazioni possono continuare a fare scorrimenti e chiamate senza dover bandire subito nuove selezioni. L’obiettivo è assicurare continuità nelle assunzioni e ridurre i tempi di reclutamento nella pubblica amministrazione.
La proroga vale per i concorsi statali, per quelli degli enti locali e per gli enti del Servizio sanitario nazionale. Restano invece immutate le regole per le nuove procedure concorsualiRegolano i rapporti tra azienda e creditori per dare una soluzione allo stato di crisi aziendali, come in caso di fallimento. More, che continueranno a seguire le modalità semplificate introdotte dal decreto “Reclutamento”.
Il Decreto Milleproroghe 2025 ha prorogato al 31 ottobre 2025 il termine per concludere gli interventi agevolati con il Bonus Alberghi (efficienza energetica, riqualificazione, digitalizzazione, rimozione barriere architettoniche, ecc.). Prima la scadenza era il 31 dicembre 2024 e rischiava di penalizzare chi non era riuscito a finire i lavori in tempo. Con la proroga hai più tempo per completare le opere presentate con la domanda dell’avviso 2021 e non perdere le agevolazioni già riconosciute.
Questa misura riguarda enti e imprese che producono rifiuti speciali (pericolosi e non) con più di 50 dipendenti, oltre alle realtà coinvolte nel sistema di tracciabilità.
Nel Milleproroghe 2025 è stato rinviato il termine di iscrizione al RENTRI (Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti): la scadenza originaria del 13 febbraio 2025 è stata prorogata di 60 giorni, quindi il termine diventa 120 giorni dalla data del 15 dicembre 2024, con scadenza al 14 aprile 2025.
In pratica, il rinvio al 14 aprile ti dà più tempo per completare l’iscrizione; non cambiano però le modalità tecniche già previste per il funzionamento del RENTRI.
Il Milleproroghe 2025 sulle polizze catastrofali conferma che l’obbligo per le imprese di stipulare una polizza contro i danni da calamità naturali è spostato al 31 marzo 2025 (invece del 31 dicembre 2024) per la maggior parte dei soggetti.
Con la conversione in legge del D.L. 39/2025, però, la scadenza diventa differenziata in base alla dimensione dell’impresa:
La legge di conversione ha anche chiarito i criteri di calcolo del valore assicurabile: per gli immobili si considera il valore di ricostruzione a nuovo; per i beni mobili il costo di rimpiazzo; per i terreni il costo di ripristino.
Il Decreto Milleproroghe 2025 chiarisce un punto importante sul Bonus Transizione 5.0: puoi accedere al credito d’imposta anche per spese sostenute prima di presentare la domanda, purché l’investimento sia stato avviato dal 1° gennaio 2024.
Questo allarga la platea delle imprese che possono usare l’agevolazione e risolve un dubbio interpretativo emerso nei mesi scorsi. Restano invariati gli importi e le aliquote già fissati dalla Legge di Bilancio 2025 (ad esempio 35% per investimenti fino a 10 milioni di €).
Anche sul fronte dei rapporti con il Fisco, il Milleproroghe ha inserito rinvii e chiarimenti che impattano sulle scadenze per te e per le amministrazioni.
Per chi è soggetto agli ISA e per i forfettari, è stato differito il termine di versamento: il saldo 2024 e il primo acconto 2025 potevano essere pagati fino al 21 luglio 2025, oppure entro il 20 agosto 2025 con una maggiorazione dello 0,40%.
Sul concordato preventivo biennale (CPB) sono previste proroghe dei termini di adesione: se il tuo esercizio chiude il 31 dicembre, la scadenza slitta al 30 settembre (anziché 31 luglio); se hai un esercizio non solare, il termine diventa l’ultimo giorno del nono mese successivo alla chiusura del periodo d’imposta. L’obiettivo è darti più tempo per preparare le istanze.
Per le prestazioni sanitarie a persone fisiche, resta confermato il divieto di fatturazione elettronica: la deroga è stata prorogata nel 2025, così per quest’anno non devi emettere e-fattura tramite SDI per le prestazioni rese ai cittadini.
Anche per le assemblee societarie il Milleproroghe conferma una deroga: puoi svolgerle a distanza. La modalità semplificata è prorogata fino al 31 dicembre 2025. Per l’impresa questo può significare meno costi e organizzazione più semplice dell’assemblea.
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