Agevolazioni assunzioni donne: la normativa aggiornata

Assunzioni donne

Quali sono le agevolazioni e i benefici per le imprese che nel corso dell’anno 2025 vogliono assumere lavoratrici donne

La Legge di Bilancio 2025 ha confermato alcune agevolazioni per le assunzioni femminili, offrendo esoneri e sgravi contributivi alle imprese che assumono donne disoccupate o lavoratrici madri.

Queste misure hanno l’obiettivo di incentivare l’occupazione femminile, riducendo il costo del lavoro per le aziende che scelgono di assumerti.

Esoneri contributivi per donne disoccupate

Per le donne assunte entro il 31 dicembre 2025, il datore di lavoro può beneficiare di uno sgravio contributivo del 100% per due anni, a condizione che la persona assunta sia:

  • disoccupata da almeno 24 mesi, in qualsiasi regione d’Italia;
  • disoccupata da almeno 6 mesi, se residente nella ZES Sud (Zona Economica Speciale del Mezzogiorno), che comprende Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

Questa agevolazione è riservata esclusivamente alle imprese che assumono nuove dipendenti per ampliare la propria forza lavoro, e non per sostituire personale già in organico.

Esoneri contributivi per lavoratrici madri

La Legge di Bilancio 2025 ha reso strutturale l’agevolazione già prevista nel 2024 per le lavoratrici con figli, ampliandone la disciplina. Da quest’anno, il beneficio è stato esteso anche alle dipendenti a tempo determinato e alle lavoratrici autonome.

Le madri di almeno due figli che percepiscono redditi da lavoro autonomo, d’impresa o da partecipazione potranno beneficiare di un parziale esonero contributivo sulla quota dei contributi previdenziali aloro carico, a condizione che non abbiano optato per il regime forfettario (sono esclusi i contratti di lavoro domestico).

L’esonero contributivo è valido:

  • fino al mese del 10° compleanno del figlio più piccolo, per chi ha due o più figli;
  • fino al mese del 18° compleanno del figlio più piccolo, per chi ha tre o più figli, ma solo a partire dal 2027.

Per il 2025 e il 2026, l’agevolazione non spetterà alle lavoratrici che hanno già beneficiato dell’esonero contributivo della scorsa Legge di Bilancio.

Per ottenere il beneficio, il reddito imponibile ai fini previdenziali non deve superare 40.000 € annui. Per le lavoratrici autonome, sarà definito uno strumento specifico per la valutazione del reddito.

Inoltre, per tutto il 2025 è stata confermata la maxi-deduzione sul costo del lavoro per incentivare l’occupazione stabile, anche delle lavoratrici.

Questa misura consente al datore di lavoro di beneficiare di una deduzione fiscale pari al 120% del costo del tuo stipendio, se aasume una donna con contratto a tempo indeterminato. L’agevolazione aumenta al 130% se la persona assunta rientra in una categoria svantaggiata, come le lavoratrici con almeno due figli o le donne vittime di violenza.

 

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