Agevolazioni assunzioni donne 2024: la normativa aggiornata

agevolazioni assunzioni donne 2023

Quali sono le agevolazioni e i benefici per le imprese che nel corso dell’anno 2024 vogliono assumere lavoratrici donne

La Legge di Bilancio 2024, approvata in data 30 dicembre 2023, ha confermato alcune misure di risparmio economico – sotto forma di sgravi contributivi – con la finalità di incentivare l’occupazione femminile.  

Due sono le principali misure di agevolazione, riguardanti le lavoratrici madri e le donne disoccupate vittime di violenza. 

Esonero contributivo per lavoratrici madri

Con questa misura viene riconosciuto, per il periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024, nel caso di rapporti di lavoro dipendente a tempo indeterminato con lavoratrici madri di almeno due figli, un esonero totale della quota di contributi previdenziali per l’invalidità, vecchiaia e superstiti (IVS) a carico della dipendente (pari al 9,19% della retribuzione imponibile), fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.

Nel caso di lavoratrici madri con almeno tre figli l’esonero contributivo viene riconosciuto per il triennio 2024-2026, fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo, nel limite massimo di 3.000 euro all’anno parametrato su base mensile. 

Queste agevolazioni contributive non si applicano ai rapporti di lavoro domestico e ai contratti a tempo determinato, proprio perché l’incentivo intende favorire l’occupazione stabile femminile. 

Va evidenziato che il “risparmio” contributivo non entra direttamente a far parte del netto percepito in busta paga, poiché la somma deve essere assoggettata alle imposte sui redditi.

La misura incide in maniera diversa in base al reddito:  infatti le dipendenti con retribuzione annuale fino a 35mila euro, che già beneficiano del taglio del cuneo contributivo che è stato confermato per il 2024 (del 7% fino a 25mila euro di paga lorda e del 6% oltre i 25mila euro) si vedranno confermare il risparmio attuale e, se madri di due o piu figli  in aggiunta, avranno un ulteriore sconto sui contributi a loro carico, arrivando al 100% di sgravio.

Le lavoratrici con retribuzioni superiori a 35mila euro all’anno, invece, che finora non hanno avuto accesso all’esonero contributivo generalizzato, se hanno due o più figli e sono assunte stabilmente, accederanno direttamente da gennaio 2024 allo sconto del 9,19% (per 1 anno se hanno due figli, per 3 anni se hanno almeno tre figli).

Esonero contributivo per assunzioni di donne vittime di violenza

La legge di bilancio 2024 ha introdotto questo nuovo esonero a favore dei datori di lavoro che assumono stabilmente nella propria organizzazione donne disoccupate che percepiscono il reddito di libertà. Quest’ultimo è un contributo economico erogato dall’Inps e destinato alle donne, senza figli o con figli minori, che sono state vittime di violenza e che per questo sono seguite da centri specializzati. 

L’esonero è pari al 100% dei contributi a carico del datore di lavoro (esclusi premi INAIL) con un tetto massimo di 8.000 € annui

L’assunzione deve avvenire con un contratto a tempo indeterminato o determinato e l’esonero spetterà: 

  • per massimo 24 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato;
  • per massimo 12 mesi per il tempo determinato. 

Nell’ipotesi di trasformazione di un precedente contratto a termine in uno a tempo indeterminato, invece, l’esonero può essere utilizzato per massimo 18 mesi.

 

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