Mercato del lavoro: crescono le assunzioni, a luglio 2021 +25% rispetto al 2019

Assunzioni nel mercato del lavoro
(foto Shutterstock)

Trainano le assunzioni del settore turismo (155 mila entrate) e del manifatturiero (97 mila), mentre fatica a riprendersi il comparto tessile-abbigliamento, ancora lontano dai livelli pre-Covid

Segnali di ripresa per il mercato del lavoro in Italia: secondo il bollettino di luglio del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, sono oltre 534 mila le opportunità di lavoro offerte dalle imprese nel mese in corso. E la cifra sale a circa 1,3 milioni avendo come orizzonte previsionale l’intero trimestre estivo

Trainano turismo e manifatturiero, a rilento il comparto moda

Le avvisaglie di ripartenza registrate dagli esperti negli ultimi mesi trovano conferma nelle 126 mila interviste effettuate nell’ultima indagine Excelsior: nel 30,2% dei casi, infatti, le aziende si aspettano un incremento della produzione per il periodo luglio-settembre. Solo il 12,8% del campione ha invece prospettive di riduzione. In questo quadro di ripresa economica crescono anche i flussi delle assunzioni. Nel dettaglio, le imprese dei servizi programmano 397 mila nuove assunzioni, anche grazie alla ripresa del turismo che supera i livelli pre-Covid con 155 mila entrate. Seguono i servizi alle persone (con 57 mila entrate programmate) e i servizi operativi (46 mila). 

A trainare sono anche le positive performance del manifatturiero, con 97 mila entrate previste. Bene anche la domanda di lavoro delle costruzioni che si attesta sulle 40 mila unità. Ancora sotto i livelli pre-Covid è invece il comparto del tessile-abbigliamento-calzature, per quanto in netta ripresa rispetto a luglio 2020. 

Ingegneri i più ricercati, ma aumenta la richiesta di lavoratori meno qualificati

Tra i profili professionali, rispetto al 2019, le imprese ricercano maggiormente Ingegnerispecialisti delle scienze gestionali, tecnici informatici, tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi, oltre a figure professionali legate alle costruzioni e alle produzioni industriali. In netto recupero anche la domanda di profili richiesti per la ripartenza della filiera turistica, quali gli addetti ai servizi di informazione e accoglienza e gli addetti alla ristorazione.

Rispetto al pre-Covid, è in lieve aumento la domanda di laureati e cresce quella di

lavoratori senza uno specifico titolo di studio. Fra le lauree più ricercate le imprese segnalano l’indirizzo in ingegneria e quello economico (oltre 16 mila entrate per ciascuno), mentre tra i diplomi secondari l’indirizzo amministrazione, finanza e marketing (41 mila entrate previste) è seguito nelle indicazioni da turismo, enogastronomia e ospitalità (38 mila). Tra le qualifiche di formazione professionale primeggia l’indirizzo ristorazione con 33 mila ingressi, mentre quello meccanico ne conta quasi 16 mila.

Specialista STEM il profilo professionale più difficile da reperire 

Le nuove opportunità di lavoro per i giovani, 174 mila nel complesso, arrivano a rappresentare il 33% della domanda delle imprese. Fra le professioni maggiormente offerte loro e per cui al tempo stesso si registra una elevata difficoltà di reperimento, si trovano gli specialisti STEM (scienze tecnologia, ingegneria e matematica), gli operai specializzati nelle costruzioni e i tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione. 

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