La pausa dal lavoro: silenziare lo smartphone, respirare e concedersi un momento di svago, per evitare il burnout
Avere le occhiaie e un’aria emaciata e stanca sarà forse un trend di stile, ma è sintomo di un disagio, spesso provocato da ritmi di lavoro troppo intensi.
Lavorare tanto non equivale a lavorare bene, e soprattutto fa male alla salute. Nelle grandi città dove il ritmo quotidiano è particolarmente intenso, il troppo lavoro sta diventando uno status che denota importanza: chi lavora tanto ha più potere, ed è più forte.
Non dimentichiamoci, però, che l’essere umano ha dei limiti, così come il tempo che si ha a disposizione per vivere.
Se non si vuole rischiare il burnout totale, pur amando il proprio lavoro, è doveroso sapersi fermare, concedersi delle pause e dei momenti di silenzio, o anche semplicemente una chiacchierata con un amico che non abbia niente a che fare con il proprio lavoro.
Soprattutto, è fondamentale ascoltare il proprio corpo, e assecondare il bisogno di riposo che ci comunica.
Nonostante gli agenti stressanti, chiamati ‘stressor’, possano essere diversi, le risposte del nostro organismo a questo fenomeno sono pressoché uniformi, e consistono in una prima risposta istantanea, con stimolazione del sistema nervoso simpatico.
Questo risponde allo stress con il rilascio di adrenalina e cortisolo che, oltre agli effetti già sopra descritti, causa l’innalzarsi dei livelli di glucosio nel sangue e un aumento della frequenza respiratoria e del battito cardiaco.
Proprio l’impossibilità di rispondere velocemente alle sollecitazioni che contraddistingue la nostra epoca fa sì che lo stress diventi cronico.
Attenzione, dunque, ai segnali che il corpo invia. E ricordiamoci che prevenire è sempre meglio di dover curare. Lavorare a ritmi molto elevati, senza permettersi dei momenti di ripresa, può portare a un livello di stress importante, che può diventare difficile da gestire.
Per arginare questo fenomeno e far sì che il lavoro abbia il posto giusto nella vita, sono sufficienti alcuni accorgimenti da mettere in pratica ogni giorno.
Prima di ritrovarvi in una condizione di stress e difficoltà emotive, è importante ricavarsi del tempo per applicare questi consigli, così da staccare la spina e rilassarsi.
Per prima cosa, è indispensabile trovare uno o due momenti nell’arco della giornata in cui potersi disconnettere completamente da qualsiasi device.
Se, da una parte, la tecnologia e i social network facilitano la nostra vita lavorativa e sociale, dall’altra un uso poco equilibrato può portare a troppi stimoli, impedendo al nostro cervello di riposare.
Connesso a questa azione, è il silenzio dello smartphone nel momento in cui si decide di riposare, o dedicarsi intensamente a un’attività lavorativa.
Avere la suoneria o la vibrazione costantemente attive porta a una minor capacità di concentrazione nei momenti in cui si deve lavorare, e quindi a uno stress cerebrale, e a un distacco solo parziale dal lavoro nel momento in cui si decide di riposare.
Una pratica senza dubbio efficace per ritrovare il relax, tra un’attività lavorativa e l’altra, è la respirazione: un respiro corretto, a occhi chiusi, facendo attenzione alla fase inspiratoria e quella espiratoria, aiuta a ridurre la tensione e a essere in ascolto del proprio corpo.
Abbinata alla respirazione, c’è la camminata: passeggiare all’aria aperta, possibilmente in un ambiente naturale e circondato dal verde degli alberi, allontana i pensieri negativi e le preoccupazioni, e aiuta a sviluppare la creatività.
Non ultimo, anche a chi non è un appassionato del genere, c’è l’ascolto di musica classica, che aiuta a rallentare il battito cardiaco e ritrovare l’armonia. Non solo: stimola la concentrazione e fa aumentare i livelli di dopamina nel cervello, contrastando la depressione.
Leggi anche: